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L'ultimo addio al “cuore matto” di Little Tony

Creato il 30 maggio 2013 da Webnewsman @lenews1
La bara con la foto di Little TonyLa bara con la foto di Little Tony

Little Tony, icona della musica rock, scomparso lunedì scorso all'età di 72 anni dopo una lunga malattia, indimenticabile per le sue famosissime canzoni tra cui “24mila baci”, “Riderà”, “La spada nel cuore” e “Cuore matto”, amato non solo dal pubblico ma anche dai colleghi, ha avuto un funerale in grande stile.

Stracolma la chiesa, che ha visto, tra i volti noti della TV, Mara Venier, Al Bano, Pippo Baudo, Edoardo Vianello, Fiorello, Lorella Cuccarini, Rita Pavone e ovviamente Bobby Solo, amico e collega di Little Tony, che lo ha ricordato così: “Lui era una sorta di fratello maggiore. Era l’83, quando mi chiamò alla vigilia di Natale. Ero solo e mi invitò a casa sua, per il cenone. Io gli portai un panettone in regalo. Lui mi fece trovare una chitarra Gibson Jumbo. ”E' un regalo per il mio psicanalista” disse. Si riferiva al fatto lo avevo consolato dopo una storia d’amore andata a male. Ci soffriva con le donne. Una volta gli venne perfino un’ulcera”.

Molti fedeli hanno seguito la cerimonia da un maxi schermo allestito all'esterno, dove hanno sfilato 10 auto di lusso e d'epoca, per omaggiare la grande passione di Tony per il Cavallino e per quattro ruote. Come spiegato dal suo agente, Pasquale Mammaro, che ha voluto quest'esposizione, il cantante non solo amava questo tipo di auto, ma ne ha anche posseduti alcuni esemplari storici e moderni.

Al termine della cerimonia la folla ha salutato il feretro con un lungo applauso, che è poi stato seguito dalla canzone “Cuore matto”.

A salutare Little Tony anche il sindaco di Roma Gianni Alemanno, che è poi intervenuto dicendo: “Sento il dovere di portare le condoglianze a nome della città di Roma, ai familiari di Little Tony e a tutti i presenti; ha rappresentato sicuramente talento e capacità artistiche, ma anche un modo di essere e di vivere. Una persona semplice, diretta, solare, appassionata che ha rappresentato la faccia più pulita della nostra città”. E ha proseguito: “Ha trasmesso l'idea di una musica tutta volta a sprigionare il sentimento, e da questo punto di vista è stato un maestro per tante generazioni, e Roma non lo può dimenticare. Grazie Tony, sei stato una persona eccezionale per tutti noi, grazie".

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