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L’ultimo Glenn Cooper e l’ultimo Chuck Palahniuk

Creato il 28 ottobre 2014 da Masedomani @ma_se_domani

Due letture infernali.

Mi è venuto in mente stamattina, quando mi son reso conto di aver terminato in rapida successione “Dannati”, ultimo romanzo (si fa per dire) di Glenn Cooper e “Sventura”, recente fatica letteraria di Chuck Palahniuk.

Cominciamo dall’ultimo Cooper, per descrivere il quale mi affiderò ad un magnifico rebus:

rebus

Ora, che la trama non fosse solidissima lo si intuiva già dalla sinossi, ma la lettura supera le più improbabili (e basse) aspettative: una sorta di incidente fisico quantistico scaraventa una scienziata all’inferno (!) ed un abitante dell’Ade nel mondo attuale (!), l’incidente viene poi ricreato per spedire un altro scienziato (prevedibilmente innamorato della prima viaggiatrice) nello stesso luogo, con l’effetto di costringere un nuovo dannato a ritornare sulla Terra per una questione di equilibri o, forse, di sfiga cosmica.

Personaggi di uno stereotipato ai limiti della tristezza endemica, dialoghi surreali fino al fastidioso, trovate che vorrebbero essere simpatiche (Garibaldi, Caravaggio, Enrico VIII all’Inferno) e che invece inquietano vengono completati da un finale che non solo è scontato, ma fa pure inc… come una iena.

sventura-palahniuk

Abbandonato “Dannati” ai piedi del muro verso il quale l’ho scaraventato al termine della lettura – il che definisce l’infinita superiorità del cataceo, l’avessi letto in epub avrei fatto un serio danno all’IPad – son passato al nuovo Palahniuk, affrontato con l’interesse di uno a cui “Dannazione” era pure piaciuto (qui la recensione del 2011: http://www.masedomani.com/2011/10/25/recensione-dannazione-di-chuck-palahniuk).

“Sventura” riprende da dove “Dannazione” si era concluso, e torna a raccontare le avventure di Madison, una tredicenne che – figlia di coppia da jet-set – è morta in albergo durante la cerimonia della notte degli Oscar e si è ritrovata all’Inferno. In questa nuovo capitolo Madison si trova in quella che lei stessa deinisce “crisi di mezza morte”, e che noi tradurremmo con Purgatorio, ma che in fondo è la Terra. Nel frattempo sulla Terra ha avuto successo lo Zoticonismo, una sorta di antireligione che prevede che tutti si parlino come i camerieri di Gigi il Troione in un memorabile Fantozzi perchè a maggiori livelli di volgarità corrisponderà una certa ascesa al Paradiso…

Il problema di centrare un romanzo al 100% su un personaggio forte come la Madison di “Dannazione” è che se non riesci a riprodurre quella curiosa magia nel libro successivo, resti con un pugno di sabbia in mano. E la ironica, sveglia e intrigante Madison del primo volume lascia qui il posto ad un personaggio meno convincente, privo di quelle spigolature tipicamente adolescenziali al confine fra pura crudeltà e terrore della vita (morte). “Questa” Madison è più piatta, e anche la trama – il solito mix di surreale e critica alla società americana “alla Palahniuk” – ne risente inesorabilmente, al punto da far precipitare la lettura in una esperienza un pochino noiosa. Ed è, davvero, un gran peccato.

SCHEDE LIBRI
Titolo: Dannati
Autori: Glenn Cooper
Editore: Editrice Nord
Collana: Narrativa Nord
Codice ISBN: 9788842924654
Pagine: 494
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Titolo: Sventura
Autori: Chuck Palahniuk
Editore: Mondadori
Collana: Strade Blu
Codice ISBN: 978-8804644286
Pagine: 334
Acquisto: -15% su Amazon.it

 


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