Magazine Media e Comunicazione

L’ultimo sogno : film Tv e coincidenze della vita

Creato il 04 luglio 2010 da Ilsegnocheresta By Loretta Dalola

Le cose capitano sempre per una ragione!

L’ultimo sogno : film Tv e coincidenze della vita
Frase del film: L’Ultimo sogno che mette in evidenza che gli avvenimenti della vita rispondono anche in maniera più sottile all’energia mentale che noi proiettiamo, forse siamo in  grado anche di far accadere certi eventi più in fretta o più lentamente a seconda di ciò che pensiamo.

Sono un genitore che sta attraversando un momento difficile con la sua adolescente, ed ecco arrivare una pellicola che tratta tematiche similari.

L’ultimo sogno : film Tv e coincidenze della vita
E’ la resa dei conti con la vita, il punto di non ritorno di un architetto cinquantenne che condannato a morte da un tumore incurabile,  si trova a rispondere alla domanda: Cosa si fa quando si hanno a disposizione solo ¾ mesi di vita?

Decide di dedicare quella che sarà la sua ultima estate alle due cose più importanti e più trascurate della sua vita: il figlio che vive con la madre e il progetto di ricostruzione della casa paterna, che non è mai riuscito a realizzare.

“Voglio costruire una casa o morire nel tentativo di farlo”!

Lasciare qualcosa di tangibile e concreto su questa terra, qualcosa che i suoi famigliari, i suoi amici ed anche i suoi conoscenti, possano vedere e toccare, gustare giudicare ed anche criticare, fare qualcosa di vero e reale su questo mondo.

L’ultimo sogno : film Tv e coincidenze della vita
Quest’opera di realizzazione materiale rappresenta per George (il protagonista) una scommessa esistenziale: costruire quella casa a strapiombo sull’oceano significa ricostruire il delicato e fragile filo dei sentimenti lacerato durante un’esistenza dove i rapporti con chi gli è stato vicino non sempre sono stati in cima ai suoi pensieri. Ed allora è molto più difficile ristabilire un rapporto con il figlio Sam tossicodipendente, sbandato ed in lotta con il mondo intero…

E’ bello guardare un film e sapere che entro due ore tutto si risolve, magari con il lieto fine, ma quanto è difficile fare i genitori quotidianamente

L’immedesimazione scatta forte quando le immagini ci presentano un ragazzo trasgressivo che grida al mondo la sua fame di amore passando le giornate senza far nulla e ricorrendo alla droga per non pensare e pensando in tal modo di lenire il dolore.

L’ultimo sogno : film Tv e coincidenze della vita
I miei di pensieri,  deviano sul rapporto con mia figlia, che senza ricorrere a tentativi estremizzanti di richiamo affettivo come la droga, si trova al bivio della vita, al suo punto di non ritorno tra l’infanzia rinnegata, con la troppa fretta di crescere e la paura di essere donna autonoma.

Qui entro in gioco io, che devo altalenarmi tra discrezione e invadenza, tra rifiuto e richiesta e tra  le teorie che affermano l’importanza del dialogo e la fatica nel metterlo in atto.

L’ascolto, l’attenzione sono gli elementi fondamentali per la sua crescita, lo sviluppo e la sua maturità  ma per instaurare una comunicazione efficace è importante partire da una dimensione di ascolto, prestando attenzione alle emozioni e alle opinioni che i figli possono esprimere. E’ una modalità di comunicazione che va costruita quotidianamente, con pazienza e attenzione.

Ma quando a un genitore è permesso lo sciopero? Quando può ricaricare le batterie mentali per svolgere appieno il suo ruolo?

L’ultimo sogno : film Tv e coincidenze della vita

Nella conflittualità tra i bisogni di autonomia e di protezione dell’adolescente si viene proiettati con violenza nel loro mondo di silenzi, aggressività verbale, aumento dei conflitti, provocazioni verbali e di atteggiamento, rapporto con il cibo, modalità di gestire gli spazi personali, solitudine, irrequietezza, rifiuto delle regole familiari (fino ad allora accettate). Non basta, nuove richieste ed esigenze relative al desiderio di avere il motorino, di andare in discoteca, di non avere orari da rispettare e chi più ne ha più ne metta.

Tutto questo comporta delle irregolarità di condotta nel contesto familiare, che rischiano di compromettere in modo drastico la comunicazione all’interno della famiglia e…

Risultato io come  genitore mi sento insicura,  e lei come figlia, incompresa!

Il mio scopo è quello di renderla forte nella vita, ma  il suo odio palpabile, duro e resistente, mi allontana , so con certezza che non si sente capita e che la deludo, ma non avendo la bacchetta magica ed essendo solo un essere umano, non posso far altro che attendere i suoi tempi, con un’unica certezza, che l’amore che provo per la mia  piccola donna darà buoni frutti.

Titolo originale: LIFE AS A HOUSE

Regia:Irwin Winkler

Interpreti: Kevin Kline, Kristin Scott Thomas, Hayden Christensen, Mary Steenburgen, Jena Malone.


Archiviato in:televisione Tagged: EducaZIOne, OpinioniRiflessioni, TV

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :