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L'unico modo per liberarsi da una tentazione e' cedervi

Creato il 20 giugno 2013 da Mavi
Lavoro in un open space assieme ad un centinaio di persone, età media 40 anni. Molte donne, il 70% credo, molti ammiccamenti, molte situazioni adolescenziali. Credo che in ogni ufficio si instauri tra colleghi un rapporto confidenziale, cameratesco, che scaturisce dalla convivenza (8 ore al giorno) e dalla condivisione del lavoro e del ruolo. Siamo tutti nella stessa barca, allora vediamo di rendere il più piacevole possibile il nostro viaggio. Quando entrano in ufficio, molti di noi abbandonano tutti i pensieri e le responsabilità della vita familiare ed entrano in una seconda vita, quasi un mondo parallelo,  dove si può essere liberi, come cani sciolti, dove non si è più figli, mariti, mogli, padri, madri, dove si è solo un individuo libero, spensierato. Molti di noi, non tutti. In ufficio, io sono solo Mariavittoria Picone, non vengo identificata come la moglie di, la madre di, sono Mavi e basta. Posso dire tutto, senza essere spiata dai miei familiari, da chi si sentirebbe in diritto di giudicare. Così succede che si crei un clima scolaresco, tutti solidali e complici contro il capo-professore, tutti uniti nello scopo principale di alleviare le pene del lavoro. Così capita che una mattina esci da casa sbattendo la porta perché tuo marito non ti tratta più come una donna, ma come un vecchio soprammobile di casa; capita che quella stessa mattina un collega si mostri particolarmente interessato a te, alle tue idee, ai tuoi impegni extra lavorativi, ed ai tuoi problemi. Comincia a corteggiarti, in maniera delicata, con discrezione. Ogni giorno ti offre il caffè, ti parla sempre più da vicino e tutto d'un tratto, è diventato un tuo grande amico, il tuo confidente. Non importa se fuori da quell'open space sei una donna sposata, magari con dei figli, lì sei un'adolescente libera e di nuovo interessata a te. Così, giorno dopo giorno, le conversazioni di intensificano, si fanno più intime, iniziano a tentarti. Sì, inizi a credere che il destino ti stia dando una possibilità di riscatto. Inizi a credere di nuovo nel tuo fascino, nella tua bellezza. Puoi finalmente tornare a ridere di gusto, come una bambina, dopo almeno una decina di anni di sacrifici, di dedizione alla famiglia, di annullamento della persona. Allora succede che se il tuo amico ti fa delle avance, sei ben lieta di riceverle, se mentre ti parla ti guarda il seno, ti senti bella, attraente, viva! Nel giro di pochi mesi sei rinata: ti vesti meglio, sorridi di più, anche a casa sei più felice, perché il giorno dopo c'è chi ti aspetta, chi ti sorride e ti dice che sei speciale. Poi un giorno, per caso, capita che ti trovi in macchina sola con il tuo amico ed i suoi occhi si posano sulla tua bocca, poi sul tuo seno e mentre ti avvicini, credendo finalmente di sugellare quell'intesa con un bacio ... lui ti prende la testa e se la porta tra le gambe. NO! Non era così che doveva andare! Non era così nei tuoi sogni. Mille volte avevi immaginato quell'incontro, quell'intimità, ma non era così. Lui avrebbe dovuto baciarti, guardarti con amore e baciarti ancora mille volte, dirti che ti voleva bene ... non era così. Così squallido, così triste, così mortificante!Così, in un tiepido pomeriggio di settembre, si infrange un sogno. Torni a casa, con la coda tra le gambe e mille sensi di colpa. Che cazzo ho fatto? Mi sono lasciata abbindolare da uno stronzo! Ho tradito mio marito, l'unico uomo che mi ama davvero. Ho tradito la sua fiducia, del resto è spesso arrabbiato, ma non è cattivo. Sì, mi insulta se mi vede ingrassata, ma in fondo è solo nervoso per fatti suoi, non intende ferirmi. Torni a casa, saluti i tuoi figli, congedi la baby sitter e cominci a piangere. Ti stendi sul letto e piangi sempre più forte. Inizi ad inviare sms offensivi al tuo finto amico e cominci a sprofondare in un amarissimo, indescrivibile dolore. Poi ti alzi per non destare sospetti nei tuoi figli, ti siedi davanti al computer e scopri che, toh, tuo marito ha lasciato la sua pagina di Facebook aperta ... ci sono anche dei messaggi, chissà di chi sono, magari anche lui è come il tuo oramai ex amico. Apri la lista dei messaggi e leggi "Come stai amore mio?" -  "Co co me st ai a more mio?" - No, no, ho letto male, gli occhi sono annacquati dalle lacrime, allora ... "come stai amore mio?" "COME STAI AMORE MIO?" NO! "Adesso posso anche morire, adesso sì." Pensi che non ha più senso niente, che sei la schifezza di tutte le schifezze, tradita da tuo marito e dal tuo amico, tradita da tutti, usata da tutti! Ti chiudi in camera a chiave, i bambini ti reclamano, iniziano a piangere, ti chiedono cos'hai ... poi un rumore, la serratura della porta d'ingresso, è lui, è tornato l'innamorato, non della moglie (Come stai amore mio?). Ma "amore mio" era una mia prerogativa! Io ho ceduto alle lusinghe di uno stronzo, ma non l'ho mai chiamato amore mio! Cazzo cazzo cazzo. Arriva il padre dei tuoi figli, arriva alla porta e ti chiede di aprire. Inizia ad urlare: che succede? Perché ti sei chiusa dentro? Apriii! APRI! Singhiozzando gli dici che sai di lei, gli dici che è un pezzo di merda, che non meriti tutto questo ... Poi apri la porta, gli dai dei calci, qualche pugno, lo insulti in mille modi. Lui non ha forza, d'un tratto è diventato piccolo, indifeso, impaurito. Ti implora di perdonarlo, perché non è successo niente, quella era una frase senza senso ... Urli, ti senti male, ti senti di vomitare, poi chiami la madre, le dici di riprenderselo, di riprendersi la causa del tuo dolore ... "Io non lo voglio più vedere!" Urli. Invece, dopo pochi giorni e poche notti trascorse lontani, lo abbracci di nuovo e lo perdoni, sì lo perdoni. Perché lo capisci, perché sai che vi siete allontanati simultaneamente, perché sai che lui è meglio del tuo amico che con te non ha mai avuto parole di dolcezza, meglio di quell'essere che da te voleva solo un pompino! Passano i giorni, le settimane, i mesi, tra pianti, dolorosissimi abbracci e tanto amore. Ci si ritrova, si torna a ridere insieme, perché in fondo si è solo esseri umani, solo meschini esseri umani! Dopo qualche tempo, in ufficio, osservi il tuo ex amico corteggiare la nuova preda, dirle le stesse identiche cose, guardarla nello stesso identico modo in cui guardava te! Eccolo di nuovo all'opera lo sciacallo dei sentimenti, eccolo lì, a lavorarsi l'ennesima donna frustrata. Sorridi e pensi che le servirà, è il prezzo che deve pagare per ritrovarsi con suo marito ... Poi abbassi la testa, guardi il cellulare, è arrivato un sms un po' malizioso, tentatore, rispondi con malizia al nuovo amico, ma questa volta hai deciso, solo sms, nessun incontro, MAI!

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