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L'uomo e lo specchio. Intervista a Alberto Orlandi, noto esperto di chirurgia plastica ed estetica

Creato il 25 febbraio 2011 da Ilbicchierediverso

 

L'uomo e lo specchio. Intervista a Alberto Orlandi, noto esperto di chirurgia plastica ed estetica
Mark Twain lo diceva convinto «Le rughe dovrebbero indicare soltanto dove sono stati i sorrisi.» e sono moltissimi i maschi che ricorrono alla chirurgia estetica per fronteggiare il passare del tempo.

Ma sono solo le rughe il problema oggi? La vecchiaia è la paura più grande?

Per rispondere a queste e altre domande ci siamo rivolti al dottor Alberto Orlandi (www.orlandialberto.com), vero e proprio esperto nel settore della chirurgia plastica ed estetica e della laser chirurgia, un professionista di grande esperienza che ci ha aiutato a capire che non si cerca più l’eterna giovinezza ma un posto nel mondo.

Un’intervista insolita per le nostre pagine, ma molto interessante per poter capire verso dove sta andando il maschio in generale.

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L'uomo e lo specchio. Intervista a Alberto Orlandi, noto esperto di chirurgia plastica ed estetica
Cosa chiede il maschio oggi?

L’uomo chiede oggi quello che la donna chiede da anni, come la riduzione del grasso  lamentando di più la zona dei fianchi e dell’addome oppure quella dei pettorali dove non c’è una scolpitura adeguata del muscolo, entrando così nel campo della Ginecomastia o pseudo Ginecomastia.

Altra richiesta riguarda la riduzione delle rughe o l’eliminazione delle stesse con l’utilizzo di metodiche immediate (nell’arco delle 48 ore) come la tossina botulinica oppure il riempimento attraverso dei fillers a breve-medio raggio (cioè durata).

Ci sono poi tutte le metodiche laser: dalla depilazione definitiva all’asportazione di nei e tutto quello che è antiestetico.

Sempre per le rughe si può usare il laser frazionale ablativo, quello che ustiona la pelle per vaporizzazione ovvero consumando la superficie acquea che c’è nell’epidermide e automaticamente bruciando la ruga, consumandola, oppure il laser frazionale non ablativo che stimola in profondità il collagene, attraverso la stimolazione dei fibroblasti, senza causare danni termici, lasciando con un leggero arrossamento che può essere paragonato a quello di un post-lampada solare. Ecco questi ultimi laser sono quelli che permettono di uscire la sera stessa a cena senza problemi di carattere sociale. Le due metodiche poi, dove possibile, possono anche essere associate.

Il laser viene utilizzato anche per i tatuaggi perché questo è fortemente pregiudicante in alcuni ambienti di lavoro, soprattutto nelle forze dell’ordine. Per questo tipo di operazione si usano i laser Q- Switched che hanno un allineamento di ottiche ben precise e che con 6 - 8 sedute, una al mese, eliminano il tatuaggio senza lasciare cheloidi o cicatrici (che spesso si possono vedere a causa di un uso di laser impropri o di produzione non eccellente).

E per finire l’ossigeno iperbarico (quello che fa Madonna per intenderci) che rinnova la pelle e che si può fare settimanalmente, ogni 15 giorni.

L'uomo e lo specchio. Intervista a Alberto Orlandi, noto esperto di chirurgia plastica ed estetica
Che tipo di maschio si presenta nel suo studio?

Mediamente giovane, molto motivato, determinatissimo, ha conoscenza e fa domande specifiche, sa già che laser esistono in commercio, solitamente anche i costi approssimativi e con delle richieste estremamente selettive.

Quando si sconsiglia?

Quando è improponibile. Quando non c’è un rapporto giusto tra danno (perché c’è sempre un danno anche se transitorio), disagio, costo e metodica, che a volte viene indicata fortemente dal paziente ma che comunque non è adatta al caso portando a un risultato insoddisfacente. Si rifiuta, e lo faccio ogni volta che ne capita l’occasione, quando le richieste sono eccessive, innaturali.

C’è il rischio che la chirurgia plastica possa essere un effetto placebo solo per carenze psicologiche e personali?

Altroché! Il chirurgo deve individuare questo tipo di paziente, ancora oggi declinato al femminile, che si sottopone a interventi per riempire vuoti affettivi, emozionali etc.

Il medico non deve abusare, come molti fanno,  di questa tipologia per specularci su. Sembra banale dirlo, ma oggi è più che mai giusto ribadire che il paziente è sacro e va assolutamente protetto. Il paziente non può essere “rifiutato” perché perderebbe l’orientamento, certo, ci deve essere un problema esistente e magari non si fa tutto quello che lui vuole, se ne fa una piccola parte o si fa qualcosa di non invasivo che possa sostituire la chirurgia. In questo modo si viene incontro alle sue richieste arginando, in parte visto che comunque tende a ritornare, le sue eccessive richieste. Naturalmente parliamo di casi sporadici o di piccoli numeri, non sono tutti così.

Si cerca ancora l’eterna giovinezza?

No. Si cerca di stare bene, di eliminare un difetto, di sentirsi “a posto”.

L'uomo e lo specchio. Intervista a Alberto Orlandi, noto esperto di chirurgia plastica ed estetica
Che ne pensa di personaggi come Mickey Rourke o Stallone, che hanno fatto uso di chirurgia plastica?

Mickey Rourke è devastato dalla chirurgia plastica. Aveva già una pelle acneica predisposta a varie problematiche, poi i colpi ricevuti nel suo periodo da pugile hanno segnato un viso che alla fine trattato chirurgicamente è diventato tipico dei transessuali. Stallone lifting assolutamente sbagliati, Burt Reynolds a guardarlo sembra un’iguana, il terzo medio del suo viso è di un rettile. Impressionante. E di certo non si può parlare di un risultato positivo.

Che consigli dare a chi vuole

Essere molto motivati, realmente motivati. Rivolgersi a uno specialista del settore che deve essere uno Specialista in chirurgia Plastica e Ricostruttiva riconosciuto, perché spesso in questo ambiente sconfinano persone che non hanno competenze, fregiandosi di titoli che non gli appartengono. Chiedere un parere su un proprio difetto e saper ascoltare l’indirizzo dello specialista rispettando la propria naturalezza morfologica.

 


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