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L'Uomo Verde

Creato il 27 ottobre 2012 da Ilariamutti
L'Uomo VerdeFoglie, foglie e ancora foglie... Poi due occhi che ci fissano. E’ l’Uomo Verde. La natura ci scruta... E’ Niter, la divinità egizia che lancia il suo lungo occhio sull’uomo, rimanendo però celata. Poi c’è Osiride, anche lui in verde, divinità dei fiori e dell’agricoltura. Gli indù hanno Yama, dio della morte, un uomo verde vestito di rosso, con fiori nei capelli e una mazza in mano. Cavalca un bufalo.
La scoperta delle decorazioni della Domus Aurea di Nerone, a Roma, che, da qui, presero il nome di “grottesche”, creò la moda delle figure umane immerse nel fogliame che ritroviamo nelle stampe
e nelle statue di pietra. Neppure alla religione cristiana manca l’Uomo Verde... Si può vedere su una pietra tombale a Potiers e nelle chiese medievali di mezza Europa. C’è poi una tradizione di un uomo che viveva nel profondo dei boschi.... Un Uomo Selvaggio, che poi... Diventerà Robin Hood.
Quel che è certo è che “The Green Man” – i cui lineamenti spesso si confondono nei rami delle piante - dona la fertilità alle donne, alla terra e al bestiame. E’ lui il consorte della dea madre. E’ lui uno dei tanti “amanti” della Terra. Il più giovane, il più vigoroso, quello che provoca la rinascita. Spesso lo ritroviamo nelle insegne delle taverne e perfino in un capitello a Woodbury nel Devon.
Chi è che non ha un Uomo Verde?
I Celti lo identificavano con Cernunno, dio con le corna che somigliava al cervo e sorvegliava le foreste. Un Dio forte e potente legato alla natura, che dominava e rigenerava.
In Irlanda si manifesta nei “Ragazzi di Paglia” che, nelle campagne, benedicono e rallegrano
i banchetti di nozze.
E ci si può dimenticare di “Jack in the Green”? Lui, il vero protagonista dei Festival del Primo Maggio inglese? Spesso è un ballerino, a volte un narratore, sempre un uomo cespuglio che, come uno spiritello dei boschi, è lì per ricordarci che anche l’uomo è parte della natura. Enigmatico, di pietra e a volte di legno, è arrivato fino ai nostri giorni con alterna fortuna. Di certo è un archetipo che ci riporta all’Albero della Vita, all’Uomo Selvaggio, e, perché no, anche a un Peter Pan ancestrale, vestito diverde. Dal Rinascimento in poi l'Uomo Verde perde la religiosità, ma resta fra di noi come decorazione architettonica... Finché finisce dimenticato al principio del ventesimo secolo. Poi torna prepotentemente alla ribalta negli anni '90, legato al nuovo concetto di ecologia, a uno stile di vita più naturale, al rispetto dell’ambiente.
La prossima volta che andiamo per boschi osserviamo... Chi ci sta guardando?

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