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La Avio Group? Una risorsa della democrazia (e del cabaret)

Creato il 30 luglio 2013 da Tafanus
Ricordate la storia di quell'imbecille che risponde al nome di Claudio Nai, dipendente della Avio Group, tanto imbecille da inviarmi un messaggio email di insulti e minacce in orario d'ufficio, usando la sua mail aziendale?
Avio-groupQuando ho letto il "tracciato" di quella email, non volevo credere ai miei occhi. Ero di fronte ad un imbecille che su questo messaggio criminale lasciava le impronte digitali e il DNA. Era un indirizzo aziendale del dominio AvioGroup.com
Ovviamente, non mi sono limitato a denunciare l'imbecille alla Polizia Postale e a preannunciare per email la querela alla Procura di Torino, competente per territorio, ma ho anche chiesto al Management della AvioGroup di confermare l'esistenza di questo loro dipendente (o di smentirla, e quindi di fornire giustificazioni per l'esistenza nel loro server di posta di questo indirizzo). Sottolineando il fatto che, in assenza di risposte tempestive, avrei aperto non solo a livello penale il "caso" Claudio Nai, ma anche il "caso" Avio Group a livello mediatico. Perchè, come dirigente d'azienda di lungo corso, trovo incxredibile che una grazie azienda possa tollerare che nei propri ranghi esistano potenziali criminali che minacciano altri di "spaccare teste".
A questa mia segnalazione alla Avio Group ne sono seguite altre, di altri lettori del "Tafanus", fra le quali quella un mio fratello, che di sua iniziativa ha scritto la email in calce alla AvioGroup:
Da: Filippo xxxx:  [email protected]
Inviato: venerdì 26 luglio 2013 13:53
A: Avio - Press Office
Cc: [email protected]
Oggetto: buongiorno.....
Sono Filippo xxxx, giornalista (tessera Ordine Nazionale Giornalisti  n° 094xxx) .
Vi segnalo che da un indirizzo mail riconducibile alla Avio Group [email protected] è pervenuto a mio fratello Antonio una mail così formulata (compreso errori):
"Tafanus, sei una testa di cazzo e ti aspeto per dirtelo in faccia, dopop che te l'avrò spaccata a calci, brutto pezzo di merda
Un ParA' incazzato"
Questo Signore ha creduto di restare anonimo, come tutti i Veri Signori. Ma, a seguire, eccoVi alcune delle molte e diverse rilevazioni partorite dalla mail interessata:
[email protected]>
Received: from mailrelay11.libero.it (192.168.32.95) by ims4b6.libero.it (8.6.060.22)
id 51CF4E060121C63F for [email protected]; Thu, 25 Jul 2013 10:00:02 +0200
Received: from mtalibero01.libero.it (EHLO mtalibero01.libero.it) ([192.168.36.163])
by mailrelay11.libero.it
with ESMTP id TKR02476;
Thu, 25 Jul 2013 10:00:02 +0200 (CEST)
Authentication-Results: mtalibero01.libero.it; dkim=neutral (message not signed) header.i=none
Received-SPF: None identity=mailfrom; client-ip=46.37.21.48;
receiver=mtalibero01.libero.it;
envelope-from="[email protected]";
x-sender="[email protected]"
Egregi Signori,
Vi segnalo il fatto, e vi chiedo di trasmetterlo alle Funzioni Aziendali di Avio Group a vario titolo competenti. Aspetto un Vostro sollecito riscontro, in assenza del quale darò rilievo, con altri strumenti, alla cosa. Vi sarà certamente utile intervenire su questo "spaccatore di teste di cazzo" che impiega il suo tempo di lavoro per passeggiare in rete, avvalendosi peraltro di strumenti aziendali. Per eventuali precisazioni eccoVi il mio portatile:   342.zz-zz-zzzz
Distinti saluti
 
Seguono firma, indirizzo postale e numero di telefono
Oggi ricevo in copia da mio fratello la risposta della Avio Group. Preciso, in copia da mio fratello. La forza di una tessera da giornalista? Non ricevo invece risposta personalmente dalla Avio Group, per cui per me la faccenda non è affatto chiusa. Ma ecco, in calce, la risposta della Avio Group a mio fratello:
Da: Avio - Press Office [email protected]
Inviato: martedì 30 luglio 2013 13:00
A: Filippo xxxx
Oggetto: R: buongiorno.....
Gentile sig. xxxx,
a seguito della sua segnalazione abbiamo provveduto a effettuare le dovute verifiche e a richiamare il dipendente al corretto utilizzo degli strumenti aziendali e al corretto comportamento durante l’orario di lavoro. Precisiamo inoltre di essere estranei ai contenuti espressi nel messaggio, che esulano la normale attività dell’azienda e dai quali prendiamo le distanze.
Distinti saluti,
Ufficio Stampa Avio
Non è fantastico?
Innanzitutto quelli della Avio Group ci confermano che il "Signor" Claudio Nai è un loro dipendente, tuttora in servizio. Poi ci rassicurano: hanno "richiamato" il loro dipendente (se con lettera raccomandata ufficiale o con un buffetto sulla guancia la Avio non dice). Lo hanno richiamato affinchè smetta di avere comportamenti criminali? (Perchè le minacce sono un crimine, vero, egregio Ufficio Stampa della Avio?). No! lo hanno richiamato "al corretto comportamento durante l'orario di lavoro". Che tradotto potrebbe voler dire che comportamenti criminali di un loro dipendente durante le ore libere non sono d'interesse dell'azienda.
Infine quelli della Avio Group ci tranquillizzano, precisando di "essere estranei ai contenuti espressi nel messaggio, che esulano la (sic) normale attività dell’azienda e dai quali prendiamo le distanze"
Meno male. Ora che sappiamo che spaccare teste e rompere culi esula dalla "mission" della Avio Group ci sentiamo più rilassati, ed orgogliosi del tessuto industriale italiano. Ma al contempo ci dichiariamo assolutamente insoddisfatti della risposta fornita, e comunichiamo quindi che procederemo a querelare formalmente il dipendente della Avio Group, e a rendere edotta l'opinione pubblica sia dei fatti documentati, sia della dura, implacabile azione disciplinare presa dalla Avio Group nei confronti dello "spaccatore di teste". A patto che ciò non avvenga in orario d'ufficio.
Tafanus

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