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La balia ovvero la relazione greco-turca secondo Markaris

Creato il 27 agosto 2012 da Basettona

Voliamo verso sud est.
Volando sulla Grecia (foto aerea)Il cielo è blu intenso e una foschia densa sovrasta le isole greche che abitano il mare sotto di noi..
Ryanair non concede molto margine ai bagagli a mano e quindi la letteratura a bordo si è condensata in due libri (uno a testa), un paio di minuscoli classici dei Peanuts e un libro di passaggio per quella di noi che finisce per prima il suo..
Io ho scelto La balia..
Petros Markaris non lo conosco e ho deciso di seguire un consiglio vecchio di alcuni mesi e per varie ragioni finora trascurato..

Di fronte a noi, la riva asiatica è costruita secondo la regola di sopravvivenza che vige in un autobus cittadino nell’ora di punta: mi calpesti, ti calpesto, e si ha la sensazione che le case si spintonino l’una l’altra, per farsi un po’ di spazio. Un edificio enorme, che sembra una caserma, si affaccia sul litorale, solitario e minaccioso, tanto che vicino non hanno osato costruirci nulla. Quando superiamo il primo ponte sul Bosforo sento di fianco a me la voce del generalissimo in congedo.
“Gli stretti: Termopili del mondo contemporaneo,” mi spiega. “Chi controlla gli stretti ha fatto la sua fortuna.”
Inutile per il commissario di cui ancora non conosco neppure il nome (perdonate ma è il mio primo libro di Markaris) cercare nella contemplazione silenziosa del paesaggio un metodo per arginare le elucubrazioni del generale..
“Se vuoi il mio parere, tutta l’importanza strategica della Turchia sta qui. Né i confini con l’Orso russo, né quelli meridionali con l’Islam contano qualcosa. Solo gli stretti. Li avessimo tenuti noi, gli stretti, te lo dico io quanti salamelecchi ci farebbero gli americani.

Il libro scorre, come i giorni di vacanza, senza che ci se ne accorga, e la trama che prima mi era sembrata contorta e un po’ macchinosa, si dipana senza alcuna fatica.. Non posso dire che sia un giallo appassionante La balia, ma è di sicuro il libro giusto con cui approdare a Cipro.. Il continuo rimando alle vicende greco-turche e alle rispettive realtà e tradizioni non potevo comprenderlo meglio che in questo viaggio..

Linea Verde - Nicosia Nord (Cipro)Lefkosia o Nicosia, è per dichiarazione degli stessi ciprioti l’ultima capitale divisa d’Europa.. Una linea verde sorvegliata dalle forze ONU taglia la città, il passaggio tra le due metà è sorvegliato è autorizzato solo nei checkpoint.. Si passa a piedi previo controllo di passaporto o carta d’identità a seconda della nazionalità.. La parte nord è territorio dalla Turchia, come anche il nord dell’isola (occupato dal 1974).. Non ho capito bene come si sentano i ciprioti, se più greci, più turchi o una mescolanza, ma in ogni caso la relazione tra i romei (ovvero i greci di Costantinopoli) e i turchi (cittadini di Istanbul o meno) mi pare che esca dal libro di Markaris come una trattativa già a buon punto, mentre anche ad un’occhiata superficiale la situazione di Cipro pare ancora tutta da sistemare..

L’avventura di kostas Charìtos nella città è una lettura perfetta per una vacanza a Cipro ma di sicuro se andate meno lontano e avete comunque curiosità di sapere cosa può fare un poliziotto greco in vacanza con la moglie dopo che la figlia si è sposata in municipio evitando l’abito di rito, la cerimonia ortodossa e scontentando i suoceri.. Allora direi che La balia vi piacerà.. Se così non fosse.. Non temete ho appena cominciato un altro romanzo che parla di lupi e di commissari ambientato sulle montagne del Mercantour.. Per ora buona lettura qualunque cosa abbiate sul comodino.

La balia (copertina)

La balia
Petros Markaris
Traduzione: Andrea Di Gregorio

Bompiani 2010 – € 9,90
Pagine294

EAN9788845264719



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