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La banda dei finti onesti

Creato il 23 gennaio 2013 da Oblioilblog @oblioilblog

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Dopo dei giorni tra la farsa e la tragedia, il PDL è riuscito a redigere le liste dei prossimi candidati alle elezioni. Con grande dolore per il Capo, è passata la linea del repulisti voluta da Alfano e altri. Un’operazione soprattutto di marketing, per stare al passo con il PD che già aveva fatto fuori i troppo chiacchierati Crisafulli, Papania e Brembilla, non molto noti a dire il vero.

Il PDL, invece, di inquisiti e pregiudicati e illustri ne contava molti di più e alla fine, opportunamente, li ha lasciati fuori. Cosentino, Papa, Scajola e Dell’Utri non figurano nelle liste. Ma non è che Silvio sia diventato improvvisamente Robespierre: il partito rimane pieno di personaggi dubbiosi e tanti sono stati candidati.

Parla con cognizione di causa Alfonso Papa, incarcerato per la P4 e tutt’ora sotto processo, quando dice:

Berlusconi ha distinto tra inquisiti di serie A e inquisiti di serie B.

Sono stati esclusi i volti noti del malaffare PDL, tranne Verdini, imbarcando lo stesso i pesci piccoli.

Così Dell’Utri:

Berlusconi mi ha riferito che con la mia candidatura avrebbe perso un milione e mezzo di voti. Sbaglia, io non ci credo, io in realtà pensavo di prenderli i voti, volete che non ci siano un milione e mezzo di delinquenti che mi votano?

Domanda legittima. Ma i delinquenti sicuramente troveranno tanti simili a cui dare il proprio voto nelle liste del PDL. 

Ignazio Abrignani (Camera, Marche): indagato per dissipazione post-fallimentare.

Antonio Angelucci (Camera, Lombardia 2): imputato per associazione a delinquere, truffa e falso.

Demetrio Arena (Senato, Calabria): ex sindaco di Reggio Calabria la cui giunta è stata sciolta per infiltrazioni della ‘ndrangheta, in corso la procedura di incandidabilità del Ministero dell’Interno.

Giulio Camber (Senato, Friuli Venezia Giulia): condannato in via definitiva per millantato credito.

Lugi Cesaro: (Camera, Campania 1): indagato per associazione camorristica.

Cesare Cursi (Senato, Lazio): indagato per corruzione.

Antonio d’Alì (Senato, Sicilia): indagato per concorso esterno in associazione mafiosa.

Renato Farina (Camera, Lombardia 2): ha patteggiato per favoreggiamento nel sequestro Abu Omar, condannato in primo grado per falso in atto pubblico, imputato per abuso d’ufficio, espulso dall’Ordine dei Giornalisti.

Raffaele Fitto (Camera, Puglia): imputato per corruzione, peculato, finanziamento illecito ai partiti, abuso d’ufficio. Chiesti 6 anni di reclusione.

Roberto Formigoni (Senato, Lombardia): indagato per corruzione e finanziamento illecito, nonché alla guida di un consiglio regionale in cui erano più i ladri che gli onesti.

Amedeo Laboccetta (Camera, Campania 1): indagato per favoreggiamento.

Silvestro Ladu (Senato, Sardegna): imputato per peculato.

Alfredo Messina (Senato, Lombardia): indagato per favoreggiamento in bancarotta fraudolenta.

Augusto Minzolini (Senato, Ligura): imputato per peculato per l’utilizzo disinvolto delle carte di credito Rai.

Mauro Pili (Camera, Sardegna): indagato per peculato.

Melania Rizzoli (Camera, Lazio 1): Indagata per concorso in falso.

Giuseppe Romele (Camera, Lombardia 2): indagato per false dichiarazioni ai pm in un’inchiesta su finanziamento illecito ai partiti.

Paolo Romani (Senato, Lombardia): indagato per peculato e istigazione alla corruzione.

Daniela Santanché: (Camera, Lombardia 3): indagata per turbamento e interruzione di funzione religiosa.

Elvira Savino (Camera, Puglia): indagata per concorso in riciclaggio.

Salvatore Sciascia (Senato, Lombardia): condannato in via definitiva per corruzione alla Guardia di Finanza.

Domenico Scilipoti (Senato, Calabria): casa pignorata dalla Cassazione per non aver pagato la parcella a un ingegnere.

Giorgio Simeoni (Camera, Lazio 1): imputato per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e al falso.

Denis Verdini (Senato, Toscana): indagato per bancarotta fraudolenta e associazione per delinquere, concorso in corruzione, truffa allo Stato e associazione per delinquere in quattro inchieste diverse.

E se nessuno è abbastanza convincente, si può sempre votare Berlusconi, due volte amnistiato, sette prescritto, condannato in primo grado a 4 anni per frode fiscale e con tre sentenze (rivelazione di segreti d’ufficio, frode fiscale, concussione e prostituzione minorale) in arrivo subito dopo le elezioni.

 

Fonte: Il Fatto Quotidiano


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