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La bilancia che sussurrava alla ciccia

Creato il 20 aprile 2011 da Nicol Lynne
La bilancia che sussurrava alla cicciaUna società ossessionata dal corpo e dalla linea? Una società ossessionata dai consumi di massa e dalla raccolta punti dei vari supermercati?

Ecco cosa può produrre il mix di questi due interrogativi.Indecisa su quale regalo prenotare con i punti meticolosamente accumulati nel mio supermercato di fiducia, sfoglio svogliatamente il catalogo premi. Pentole, bigliotteria, giocattoli... nulla di interessante.All'improvviso ecco un'intera pagina dedicata a una bilancia elettronica, pesapersone, in vetro trasparente e dal design decisamente accativante. Sono anni che non mi peso e rifletto sul fatto di non possedere un simile articolo nella mia cara bicocca. Il danno è ormai fatto. Almeno sfrutto i punti per qualcosa che non ho, penso. Oltretutto la bilancia è un oggetto utile, non un regalo superfluo, mi dico. Ed eccomi con un coupon tra le mani in attesa dell'arrivo della bilancia.La scarto, mi munisco di batterie ed eccomi in piedi su una sottile lastra di vetro ad implorare un aggeggio elettronico di essere magnanimo nel confronti del mio spiccato ego femminile.Ciò che non mi sarei mai aspettata è la serie di domande che la bilancia ha iniziato a pormi prima di rivelare l'agognato peso: età, sesso, altezza... Il peso è sempre quello, giusto? Perchè mai quella chiacchierona vuole sapere tutti i miei dati? Proprio una bilancia impicciona doveva capitarmi?Armata di libretto delle istruzioni, verifico quanto sia leggittima questa curiosità e udite udite... scopro di dovermi pesare scalza per permette ai sensibilissimi sensori interni della bilancia (che tuttora non riesco a spiegarmi dove siano nascosti, dato che è interamente trasparente) di fornirmi una serie di dati che non sono ancora sicura di voler conoscere.Massa grassa, massa magra, massa muscolare, quantità di acqua e percentuale di massa ossea, metabolismo basale... ma io non avevo ordinato una bilancia? Almeno il peso lo rivelerà alla fine?Analogica nell'epoca digitale, mi arrendo all'evidenza: questa bilancia è troppo tecnologica per i miei gusti. Mi infilo le scarpe, verifico che nessun sensore possa elaborare qualsiasi sorta di dato e attendo con impazienza di verificare se il mio inganno sarà sufficiente per ottenere l'unico dato di mio interesse, il peso.

Per questa volta vinco, ma ho l'impressione che si tratti solo del primo round...

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