Magazine Diario personale

La bionda in "vicini di casa"

Da Silvia
Io ho un vicino.
Quando sono arrivata qui,ad occupare nel cuore della notte,ero un pò spaurita.Poi è arrivato lui,Hulk Hogan,coi baffi lunghi e biondi,un uomo forte e sicuro.Pieno di tatuaggi,duro e scontroso.
Ma un cuore d'oro.
Nei primi giorni,il mio Hulk Hogan che abitava al primo piano proprio sotto di me mi disse: -Dormi con la finestra aperta,che tanto ci sto io che sento tutto e ti difendo-
Ed era proprio cosi,io lo chiamavo piano piano anche di notte,dalla finestra,e lui scattava come un guerriero ninja.
Più passava il tempo e più il mio vicino si apriva,e la sua vita,per strada,fatta di figli,e donne e galera,mi appassionava.
Mi raccontava dei suoi genitori che da ragazzino lo avevano lasciato in riformatorio e non se lo erano mai ripreso,e io piangevo un sacco.
Hulk Hogan mi dava gli schiaffoni in testa,quando io ero troppo debole e mi facevo mettere i piedi in testa,si mangiava i peperoncini a morsi,e diceva che lui era quello che mangiava più piccante al mondo,che aveva vinto gare con africani,messicani.
Hulk anche d'inverno stava sempre in maglietta,smanicata con le braccia forti di fuori e il freddo inesistente.La notte aveva poco sonno e camminava sotto casa,e controllava che tutto andasse bene.Urla appena si altera e si altera molto spesso.
Bestemmia sovente ed è di poche parole.
Il mio vicino porta l'anellazzo d'oro al mignolo,di primo impatto sembra un coatto terrificante mentre invece c'ha il cuore grande come un cocomero.Non fuma,mangia bene e ha un grande amore per le piante.
Ieri pomeriggio l'ho visto sotto al portone.Si regge sul bastone,non ha più i baffi e i capelli biondi ma grigi.Cammina barcollando e sta perdendo sensibilità alle mani.
Il mio vicino sta morendo.Ha un tumore che prima gli ha tolto un polmone,ora se lo è preso tutto,e me lo sta trascinando via.
Il mio vicino parla a voce bassa e lentamente,si perde nei discorsi, per colpa degli antidolorifici che lo rintronano.Mi ha detto che vorrebbe comprarsi un guanto di pelle per infilarci una forchetta perchè non sa più tenerla in mano.Mi ha detto: -c'è una notizia bella e una brutta-
-La brutta è la mano gonfia che non riesce più a fare presa-
-la bella,è che domani vado a firmare per l'invalidità totale.E' immediata-
Il mio vicino è contento che gli diano l'invalidità,mentre invece sta morendo.
Paolo,ti voglio bene.

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