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La Bohème

Creato il 18 maggio 2012 da Italiabenetti @italiabenetti

L‘ultima struggente puntata della Bohème [ Part 11 ] Puccini La Boheme - atto 4, parte 3 Mimì (Apre gli occhi, vede che sono tutti partiti e allunga la mano verso Rodolfo, che gliela bacia amorosamente.) Sono andati? Fingevo di dormire perché volli con te sola restare. Ho tante cose che ti voglio dire, o una sola, ma grande come il mare, come il mare profonda ed infinita... (Mette le braccia al collo di Rodolfo.) Sei il mio amore e tutta la mia vita!
Rodolfo Ah, Mimì, mia bella Mimì!
Mimì (Lascia cadere le braccia.) Son bella ancora?
Rodolfo La Bohème Bella come un'aurora.
Mimì Hai sbagliato il raffronto. Volevi dir: bella come un tramonto. «Mi chiamano Mimì, il perché non so...».
Rodolfo (intenerito e carezzevole) Tornò al nido la rondine e cinguetta. (Si leva di dove l'aveva riposta, sul cuore, la cuffietta di Mimì e gliela porge.)
Mimì (gaiamente) La mia cuffietta... Ah! (Tende a Rodolfo la testa, questi le mette la cuffietta. Mimì fa sedere presso a lei Rodolfo e rimane colla testa appoggiata sul petto di lui.) Te lo rammenti quando sono entrata la prima volta, là?
Rodolfo Se lo rammento!
Mimì Il lume si era spento...
Rodolfo Eri tanto turbata! Poi smarristi la chiave...
Mimì E a cercarla tastoni ti sei messo!...
Rodolfo ...e cerca, cerca...
Mimì Mio bel signorino, posso ben dirlo adesso: lei la trovò assai presto...
Rodolfo Aiutavo il destino...
Mimì (ricordando l'incontro suo con Rodolfo la sera della vigilia di Natale) Era buio; e il mio rossor non si vedeva... (Sussurra le parole di Rodolfo). «Che gelida manina... Se la lasci riscaldar!...» Era buio e la man tu mi prendevi... (Mimì è presa da uno spasimo di soffocazione e lascia ricadere il capo, sfinita.)
Rodolfo (Spaventato, la sorregge.) Oh Dio! Mimì! (In questo momento Schaunard ritorna: al grido di Rodolfo accorre presso Mimì).
Schaunard Che avvien?
Mimì (Apre gli occhi e sorride per rassicurare Rodolfo e Schaunard.) Nulla. Sto bene.
Rodolfo (La adagia sul cuscino.) Zitta, per carità.
Mimì Sì, sì, perdona, ora sarò buona. (Musetta e Marcello entrano cautamente, Musetta porta un manicotto e Marcello una boccetta.)
Musetta (a Rodolfo) Dorme?
Rodolfo (avvicinandosi a Marcello) Riposa.
Marcello Ho veduto il dottore! Verrà; gli ho fatto fretta. Ecco il cordial. (Prende una lampada a spirito, la pone sulla tavola e l'accende.)
Mimì Chi parla?
Musetta (Si avvicina a Mimì e le porge il manicotto.) Io, Musetta.
Mimì (Aiutata da Musetta si rizza sul letto, e con gioia quasi infantile prende il manicotto.) Oh, come è bello e morbido! Non più le mani allividite. Il tepore le abbellirà... (a Rodolfo) Sei tu che me lo doni?
Musetta (pronta) Sì.
Mimì (Stende una mano a Rodolfo). Tu, spensierato! Grazie. Ma costerà. (Rodolfo scoppia in pianto.) Piangi? Sto bene... Pianger così, perché? (Mette le mani nel manicotto, si assopisce inclinando graziosamente la testa sul manicotto in atto di dormire.) Qui.. amor... sempre con te! Le mani... al caldo... e... dormire. (Silenzio).
Rodolfo (Rassicurato nel vedere che Mimì si è addormentata, cautamente si allontana da essa e fatto un cenno agli altri di non far rumore, si avvicina a Marcello.) Che ha detto il medico?
Marcello La Bohème Verrà.
Musetta (Fa scaldare la medicina portata da Marcello sul fornello a spirito, e quasi inconsciamente mormora una preghiera.) (Rodolfo, Marcello e Schaunard parlano assai sottovoce fra di loro; di tanto in tanto Rodolfo fa qualche passo verso il letto, sorvegliando Mimì, poi ritorna verso gli amici.) Madonna benedetta, fate la grazia a questa poveretta che non debba morire. (interrompendosi, a Marcello) Qui ci vuole un riparo perché la fiamma sventola. (Marcello si avvicina e mette un libro ritto sulla tavola formando paravento alla lampada.) Così. (Ripiglia la preghiera.) E che possa guarire. Madonna santa, io sono indegna di perdono, mentre invece Mimì è un angelo del cielo. (mentre Musetta prega, Rodolfo le si è avvicinato.)
Rodolfo Io spero ancora. Vi pare che sia grave?
Musetta Non credo.
Schaunard (Camminando sulla punta dei piedi va ad osservare Mimì, fa un gesto di dolore e ritorna presso Marcello.) (con voce strozzata) Marcello, è spirata... (Intanto Rodolfo si è avveduto che il sole della finestra della soffitta sta per battere sul volto di Mimì e cerca intorno come porvi riparo; Musetta se ne avvede e gli indica la sua mantiglia, sale su di una sedia e studia il modo di distenderla sulla finestra.) (Marcello si avvicina a sua volta al letto e se ne scosta atterrito; intanto entra Colline che depone del danaro sulla tavola presso a Musetta.)
Colline Musetta, a voi! (Poi visto Rodolfo che solo non riesce a collocare la mantiglia corre ad aiutarlo chiedendogli di Mimì) Come va?...
La Bohème Rodolfo Vedi?... È tranquilla. (Si volge verso Mimì, in quel mentre Musetta gli fa cenno che la medicina è pronta, scende dalla scranna, ma nell'accorrere presso Musetta si accorge dello strano contegno di Marcello e Schaunard.) (con voce strozzata dallo sgomento) Che vuol dire quell'andare e venire, quel guardarmi così...
Marcello (Non regge più, corre a Rodolfo e abbracciandolo con voce angosciata grida:) Coraggio !
Rodolfo (Si precipita al letto di Mimi, la solleva e scotendola grida colla massima disperazione:) (piangendo) Mimì... Mimì!... (Si getta sul corpo esanime di Mimì) (Musetta, spaventata corre al letto, getta un grido angoscioso, buttandosi ginocchioni e piangente ai piedi di Mimì dalla parte opposta di Rodolfo. Schaunard si abbandona accasciato su di una sedia a sinistra della scena. Colline va ai piedi del letto, rimanendo atterrito per la rapidità della catastrofe. Marcello singhiozza, volgendo le spalle al proscenio.)


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