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La Briscola in Cinque - Marco Malvaldi

Creato il 10 maggio 2013 da Frencina
La Briscola in Cinque - Marco MalvaldiTitolo: La briscola in cinque
Autore: Marco Malvaldi
Editore: Sellerio
Pagine: 163
Data di pubblicazione: 01 Gennaio 2007
ISBN: 9788838922190
Prezzo: 12.00 €

Sinossi:
La rivalsa dei pensionati. Da un cassonetto dell'immondizia in un parcheggio periferico, sporge il cadavere di una ragazza giovanissima. Siamo in un paese della costa intorno a Livorno, l'immaginaria Pineta, "diventata località balneare di moda a tutti gli effetti, e quindi la Pro Loco sta inesorabilmente estinguendo le categorie dei vecchietti rivoltandogli contro l'architettura del paese: dove c'era il bar con le bocce hanno messo un discopub all'aperto, in pineta al posto del parco giochi per i nipoti si è materializzata una palestra da body-building all'aperto, e non si trova più una panchina, solo rastrelliere per le moto". L'omicidio ha l'ovvio aspetto di un brutto affare tra droga e sesso, anche a causa della licenziosa condotta che teneva la vittima, viziata figlia di buona famiglia. E i sospetti cadono su due amici della ragazzina nel giro delle discoteche. Ma caso vuole che, per amor di maldicenza e per ammazzare il tempo, sul delitto cominci a chiacchierare, discutere, contendere, litigare e infine indagare il gruppo dei vecchietti del BarLume e il suo barista. In realtà è quest'ultimo il vero svogliato investigatore. I pensionati fanno da apparato all'indagine, la discutono, la spogliano, la raffinano, passandola a un comico setaccio di irriverenze. Sicché, sotto all'intrigo giallo, spunta la vita di una provincia ricca, civile, dai modi spicci e dallo spirito iperbolico, che sopravvive testarda alla devastazione del consumismo turistico modellato dalla televisione.

Martedì mattina, dopo essere stata dal medico causa tendinite acuta al piede destro ed essere passata in farmacia a prendere i cerotti all'ibuprofene, che, detto tra noi, lasciano un po' il tempo che trovano, mi sono concessa un meritato caffè nel bar pasticceria del mio paese.
Mentre arrancavo zoppicando verso il bancone, ho notato due simpatiche vecchiette sedute al tavolino più tattico di tutto il locale: quello che fa angolo con le due vetrine che si affacciano sulla piazza ed è pure di fianco alla porta d'ingresso. Riassunto in breve: una vista a 360° sulla vita del paese.
Il giorno dopo, quando ho iniziato a leggere La briscola in cinque, ho ripensato con un sorrisso a quelle due signore che reincarnavano, in tutto e per tutto, l'allegra combriccola di vecchini che si appostano tutto il giorno al BarLume in quel di Pineta.
Nonno Ampelio, il Del Tacca, Aldo e il Rimediotti si apposta tutti i giorni della loro vita ai tavolini del bar di Massimo, nipote di Ampelio, e passano le giornate a giocare a carte e a farsi i fatti degli altri. Figuriamoci cosa non succede quando, una mattina d'estate, un ragazzo del tutto sbronzo entra nel bar di Massimo che sta rassettando il locale per chiuderlo e andare a casa a dormire e gli chiede di usare il telefono. Il barrista glielo indica e ascolta la conversazione che, più o meno, fa così: "C'è una ragazza morta in un cassonetto... sì, sono ubriaco, ma c'è davvero una ragazza morta nel cassonetto... hanno riattaccato".
Massimo, pur essendosi fatto un'idea chiara della quantità di alcol che circola nelle vene del ragazzo, decide di dargli retta e si fa accompagnare nel parcheggio della pineta per verificare lui stesso che un cadavere c'è davvero. E lo trova.
Comincia così un'indagine di polizia, congiunta con le scoperte di Massimo e i pettegolezzi della banda della briscola del BarLume.
Inutile starvi a precisare che quello che ne viene fuori è un romanzo davvero spassoso e divertente che si legge in poco tempo e col sorriso sulle labbra.
Mi è piaciuto davvero davvero tanto questo piccolo libro anche perché è ambientato in Toscana, in un paese di mare, che mi ricorda tanto la mia amata Viareggio e il fatto che i dialoghi tra i vecchietti siano scritti nella parlata toscana, non ha fatto altre che aumentare il mio entusiasmo. Mio marito è di origine toscana e martedì sera ci siamo messi a leggere insieme i dialoghi ad alta volce: è stato spassosissimo!
Comunque, a parte questi scorci di vita domestica, io vi consiglio di leggerlo, sia che amiate i gialli sia che non li amiate, perché in realtà il delitto è solo lo spunto da cui parte quel contorno spassoso e divertente che solo la vita in un piccolo paese, con i suoi pensionati pettegoli, può creare.

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