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La Buona scuola o la scuola buona?

Creato il 20 maggio 2015 da Spaziokultura

In questi giorni l'attenzione generale dei media e dei tecnici interessati è rivolta all'approvazione della Riforma della scuola che potrebbe segnare un passaggio importante per il governo targato Renzi. Dopo anni di "si farà" sembra arrivato finalmente il momento propizio... tutto è stato rimesso in gioco, dai dirigenti ai docenti, dagli alunni alle famiglie. Una riforma che si preannuncia epocale!

C'è da chiedersi tuttavia se i modi, i tempi e i contenuti sono quelli propri di un intervento di questa portata.

Intanto come già accaduto per la riforma elettorale sembra che si dia poco spazio al malcontento interno alla maggioranza di governo che pur ascoltando i dissidenti non li prende in considerazione se è vero che si sta procedendo comunque nonostante la pioggia di emendamenti. Si segnalano solo delle piccole "virate" rispetto al disegno portante della riforma e non invece interventi strutturali che evitino considerevoli anomalie quali per esempio il superpotere dei dirigenti, i non ben definiti albi territoriali e i vantaggi fiscali per le scuole paritarie, solo per citare qualcosina. L'allerta del mondo della scuola è massima tanto che dopo anni di indifferenza generale si è persino arivati ad uno sciopero condiviso dalle principali sigle sindacali. I docenti prima di tutto si interrogano su quali potrebbero essere le conseguenze di questa riforma partendo innanzitutto dal ruolo dei Dirigenti che sarà talmente rafforzato da fare paura persino agli stessi Dirigenti!

Ma al di là dei tecnicismi cosa significa Buona Scuola- lo slogan che Renzi ha fatto passare in quest'arco di tempo?

Buona scuola significa creare sinergie tali tra istituzioni, a partire dal governo, per migliorare un'agenzia educativa che deve rinnovarsi, ma non sull'anomalie segnalate, bensì sul merito, sulla professionalità e serietà dei docenti, sulla lungimiranza e apertura dei Dirigenti, e soprattutto sulla possibilità di offrire ai discenti quelle competenze e abilità spendibili oggi in una società sempre più al collasso. I nostri figli hanno bisogno di una scuola per loro disegnata in cui ci sia spazio per esperienze di inserimento lavorativo, in cui la cultura venga alimentata attraverso tutti quegli strumenti a loro congeniali, senza dimenticare l'aspetto più importante: una scuola in cui i vari "attori" si sentano sempre più stimolati dai vari processi di insegnamento- apprendimento.

La Buona scuola non è elenco regio di formule e dettami, ma è il senso di un percorso fatto di passione, volontà e costanza!

Più spazio ai cuori quindi e meno ai numeri: questa è la buona scuola e non la scuola buona per chi ci governa.


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