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La Casa di Elisabeth in Norvegia

Da Fastifloreali

Non amo l'estate; non l'ho mai amata, sin da piccola...quasi mi disgusta. Il solo pensiero del caldo, del tanto caldo e dell'eroica sua sopportazione, già mi predispone al pessimismo. E lei contraccambia, con un aumento delle temperature, con il caldo afoso, quello da cui non si sfugge, con la mancanza di acqua e con un senso di stordimento che mi accompagna per tutto il suo periodo. La mia pressione raggiunge inoltre limiti inverosimili verso il basso ed io anelo l'inverno, il freddo, le basse temperature, il ghiaccio, i brividi, quelli che ti fanno pensare ad una cioccolata calda, al camino, al cappotto, quelli per cui mi posso difendere....ma l'estate no! Nella vana ricerca del fresco poi, il cervello in una fase automatica ed autonoma, si mette a pensare; si innesca un meccanismo vorticoso di pensieri senza senso e negativi che ulteriormente non rasserena la già patetica situazione ma anzi, la peggiora; volendo fare un paradigma, l'estate penso a vuoto, l'inverno progetto...la differenza è sostanziale! E metto in discussione tante cose date per certe prima; una certa e combattuta latitanza dal blog, una sorta di reazione allergica allo stile shabby ed ad un certo perbenismo imperante.....magari con il fresco potrei ripensarci.....si ci ripenso magari...... Nel frattempo, per tirarmi su di morale, alcuni spunti da una casetta di campagna, fresca ma colorata, ovviamente nordica:
La Casa di Elisabeth in Norvegia  La Casa di Elisabeth in Norvegia  La Casa di Elisabeth in Norvegia 
Osiamo un pavimento a scacchiera finalmente, oppure distribuiamo libri e giornali dovunque: cosa sarebbe una casa senza libri? E poi un tocco di colore, magari con del tessuto, facile da trattare e da cambiare quando anche noi cambieremo gusto. Le porte, ovviamente bianche, perchè non sono così delicate come si può pensare e perchè danno luminosità a qualsiasi ambiente, e poi il rattan, sotto forma di cesti e cestelli anche da appendere, ma non industriali, ma fatti a mano, dal contadino o dagli appassionati del salice, rigorosamente trovati per mercatini.
La Casa di Elisabeth in Norvegia  La Casa di Elisabeth in Norvegia 
Osiamo il lavello sotto la finestra, non è così scomodo come sembra, basta una buona progettazione prima dellìimpianto della cucina; e poi le mensole con tanti oggetti a vista, danno un senso di cucina veramente vissuta e pensiamo comunque che la polvere si forma anche dentro le ante, quindi perchè privarsi di questo piacere? Il piano/top in legno lamellare, non è più delicato di tanti altri che tanto vanno di moda adesso e dà più calore all'ambiente: Ikea ne ha di ottimi!
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Poteva mancare il tavolo all'aperto? Ovviamente no!
Link:  http://atcasa.corriere.it/Le-case/Camera-con-vista/2011/06/29/casa-elisabeth-scanie-norvegia_7.shtml

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