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La città del futuro non è Fasano

Creato il 12 agosto 2014 da Trame In Divenire @trameindivenire

Helsinki

Helsinki conta poco più di 500 mila abitanti. Tutto il distretto ne conta 1,5 milioni. L’estensione massima dell’intero distretto raggiunge circa 20 km. Entro il 2025, la città farà definitivamente a meno delle auto. Non è solo una questione di traffico. Qui.

Nonostante sia già una città modello, Helsinki, investe per realizzare una città sempre più evoluta, che faccia a meno del trasporto privato, potenziando, anche tecnologicamente, tutto il trasporto pubblico. Come sia possibile è solo una questione di educazione, di formazione culturale, di una politica degna della sua funzione, di visione e di volontà.

Dire che la città abbia problemi di traffico sarebbe errato e scorretto, soprattutto se dovessimo fare il confronto con una della nostre grandi città. Non serve prendere a paragone Roma e la sua decennale congestione della rete viaria. Basterebbe riferirsi a una media città come Bari. E i baresi sanno cosa significa vivere quotidianamente immersi nel traffico. 

A proposito di città evolute, di politica, civiltà, progresso. La mia città, Fasano, 40 mila abitanti ha uno dei territori più densamente antropizzati e cementificati della Puglia. Chi fosse curioso, non conoscendo di persona il territorio, può facilmente rendersene conto attraverso Google Earth, ad esempio, volgendo lo sguardo a tutto l’arco collinare. In questa ridente cittadina e in uno dei territori più ricchi e mortificati dalla speculazione edilizia che non ha pari, né sosta, al contrario si fa a gara a dar sfoggio dell’auto del momento, la più grossa, la più imponente, la più costosa possibile, magari da parcheggiare davanti al banco dei salumi dell’alimentari sotto casa. 

Una specie ormai in estinzione. In una città le cui strade somigliano sempre più al volto della luna (più che di buche bisognerebbe parlare di veri e propri crateri), il codice della strada è sempre più un optional di cui si può fare tranquillamente a meno, soprattutto se a girar per strada ci sono inavvertiti pedoni e impavidi ciclisti su cui dominare: un vero intralcio.  

A proposito di futuro. Alla vuota giaculatoria della città turistica che fa tutti più ricchi, mentre c’è chi divora avidamente territorio da cementificare ancora, fa il paio l’assenza totale di servizi pubblici degni di questo nome. Quello che conta è il culto macista del possesso, come unico progresso, da ostentare, per imporsi, anche se sei una donna. 


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