Carissimi lettori di Tolkien, le sorprese non sono ancora finite. Anche io ci tenevo a scrivere qualcosa e, dopo averci pensato a lungo, ho pensato di parlare dei nani.
Spesso non vengono considerati abbastanza e quando spesso si chiede qual è il personaggio preferito, quasi nessuno risponde con: Bofur, Bombur o Gimli. Perché sinceramente i nani non sono poi così belli e simpatici! Però nonostante questo voglio parlare di loro, perché sono fondamentale per le storie del professore e poi senza di loro Bilbo non sarebbe arrivato tanto lontano. Quindi buona lettura...
I Nani sono una razza di Arda, il mondo fantastico creato da Tolkien.
All'inizio dei tempi, quando nessuna creatura parlante esisteva: Aulë, uno dei Valar (uno dei così detti Potenza del Mondo), decise di creare di nascosto una razza a cui affidare la sua abilità di fabbro.
Successivamente quando Aulë venne richiamato, perché lui non aveva il compito di creare, ma solo quello di organizzare le cose già esistente, rese i nani:
" [...] forti e resistenti. Ne consegue che essi sono duri come sasso, testardi, pronti all'amicizia e all'ostilità, e sopportano le fatiche e la fame e il dolore fisico più impavidamente di ogni altro popolo parlante. E vivono a lungo, ben più degli Uomini, non tuttavia per sempre. Un tempo si riteneva, dagli Elfi della Terra di Mezzo, che, morendo, i nani tornassero alla terra e al sasso onde erano fatti; [...] " J.R.R. Tolkien, Il Silmarillion
Che lingua parlano i nani? Il nanesco o khuzdul
Rimasto invariato dalla sua ideazione, era protetto gelosamente dai Nani, tanto che sembra che nessuno che non fosse un nano potesse parlarlo. I nani tendevano ad utilizzare altre lingue nei rapporti con le altre genti, e ad usare il nanesco solo ed esclusivamente tra di loro. Per un nano, il proprio nome originale in nanesco era uno dei segreti più preziosi e meglio custoditi.
Ma non voglio rovinarvi la lettura di questo libro quindi sorvolo sul continuo. Ma voglio farvi conoscere i singoli nani de"Lo hobbit".
Lungobarbi o popolo di Durin, è il nome dato ad uno dei sette clan dei nani, discendenti diretti del più vecchio dei sette padri dei nani, Durin.
Il popolo di Durin si trasferì a est delle Montagne Nebbiose dove fondò la città di Khazad-dûm poi conosciuta come Moria.
Nella Ricerca della Montagna Solitaria, oltre che da Thorin Bilbo è accompagnato da altri 12 nani. Alcuni, come Bofur e suo fratello Bombur, assomigliano più agli hobbit che ai nani e infatti, come Bilbo, passano il tempo a chiedersi da dove arriverà il loro prossimo pasto! Bombur è il principale cuoco della Compagnia e, se lo lasciassero fare, cucinerebbe così tanti pasti da riempire a sazietà lo stomaco di tutti, persino quello di Bilbo. Bofur ha un grande amore per la musica e il canto, proprio come uno hobbit.
Non tutti i nani della Compagnia sono altrettanto preoccupati del loro stomaco (anche se tutti hanno certamente un sano appetito). Fili e il fratello Kili sono stati allevati dallo zio Thorin e si sono uniti alla Ricerca per aiutarlo a riconquistare l'antica città di Erebor e per scrivere il proprio nome nel libri di storia. Tutt'e due sono abili guerrieri che finora hanno condotto una vita tranquilla (almeno secondo i criteri dei nani!) e sono ansiosi di assaggiare per la prima volta il sapore dell'avventura.
Dori, Nori e Ori sono fratelli.
Nori ha trascorso gran parte della vita cacciandosi nei guai, per poi fare ricorso alla sua astuzia per cercare di togliersi dagli impicci. In realtà, si è unito alla Ricerca per togliersi da una situazione imbarazzante. Purtroppo, la Ricerca della Montagna Solitaria pare averlo messo in guai superiori a quelli che si è lasciato alle spalle!
scrivendo sul suo diario, un po' come Bilbo. In genere si limita ad obbedire agli
ordini degli altri, ma a volte sorprende tutti per la decisione e il coraggio di fronte al pericolo.
Dori è il più forte del gruppo e passa gran parte del tempo a controllare i fratelli. E' portato per l'abitudine ad aspettarsi sempre il peggio, soprattutto quando c'è di mezzo suo fratello Nori!