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La Comunicazione non violenta non è (solo) affare per i capi di stato

Da Psicologomilano @psicologimilano

comunicazione non violentaLa Comunicazione non violenta è un linguaggio naturale, disponibile in ognuno di noi. In questo senso, non va appreso: piuttosto, va dis-appreso tutto ciò che ci impedisce di accedere a questo naturale modo di comunicare con noi stessi e gli altri. Non siamo, infatti, più abituati ad una comunicazione chiara e pacifica. Troppo spesso, e soprattutto quando ci sono in ballo le emozioni, finiamo per “sporcare” con recriminazioni, allusioni, pretese, interpretazioni ciò che, molto più semplicemente, vorremmo dire.

Le ragioni per cui tutto questo accade sono moltissime e diverse: tra queste, una mancanza di chiarezza rispetto a quello che sentiamo e desideriamo, una estrema difficoltà a mostrarci nelle nostre fragilità, così come nel chiedere aiuto, nel chiedere scusa e ringraziare.

La comunicazione, originariamente e semplicemente non violenta, ha finito col diventarlo, violenta. E con questo aggettivo non si intende un dialogo fitto di brutte parole, insulti o bugie. Violenta è una comunicazione che non tenga conto dei bisogni e sentimenti delle persone in dialogo.


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