Sono trascorsi ben settanta anni da quando Hiroshima e Nagasaki, le due città giapponesi, subirono al termine del secondo conflitto mondiale l'aggressione nucleare da parte degli Stati Uniti .
Tuttavia tragedie come quelle dell'agosto del 1945 possono ancora oggi ripetersi specie se si considera che nel mondo, in base a dati attendibili, è cosa nota che esistano circa 16 mila ordigni nucleari.
Ecco che, nella triste ricorrenza, la Comunità di sant'Egidio ha organizzato una giornata di riflessione e di confronto a Hiroshima tra tra leader di differenti religioni ed esperti della materia .
Si tratta di personalità del mondo della cultura, della politica e dell'economia. Giapponesi ma non solo.
Alcuni provengono dagli Stati Uniti come il pacifista Steven Leeper,che attualmente risiede in Giappone e che insegna all'università di Hiroshima e guida anche la Fondazione per la Cultura della Pace di Hiroshima.
Hiroshima, la tristemente nota città che nel 1945 ebbe ben 150 mila vittime a causa dell'atomica.
Obiettivo dell'incontro è promuovere la coscienza di pervenire quanto prima, tutti e tutti insieme, al disarmo di ogni arsenale nucleare.
Perché questo possa accadere è necessaria nelle differenti società, a qualunque latitudine esse siano, una fattiva collaborazione tra cultura, politica ed economia.
A conclusione dell'incontro ci sarà un momento di preghiera e la processione delle lanterne sul fiume accanto al memoriale del 6 agosto 1945.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)