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La conchiglia di princi

Da Nina
Devo confessarvelo: purtroppo la mia richiesta di collaborazione non ha avuto esito positivo. Si perché la storia della partecipazione attiva, che tanto desideravo e speravo, non si è mai concretizzata.
Non sono stata contattata spontaneamente se non in un paio di casi e troppo spesso non ricevo neanche risposta alle mail che invio per invitarvi ad aggiornare le vostre conchiglie.
Questa cosa mi rincresce molto, mi addolora e mi dà anche da pensare. Molto da pensare.
Ho deciso che dopo il primo richiamo se non ricevo risposta passo oltre e sposto l'interessata in fondo alla lista. Perché non lo trovo corretto nei miei confronti e neanche verso le altre che invece sono state tempestive e celeri e si sono impegnate ad agevolarmi il lavoro. Perché è nel vostro interesse e quanto meno dovreste essere voi a mostrare cura e premura. E invece sembrerebbe che così non è, pare che la cosa preoccupi solo me, pare che la questione conchiglie in molti casi importi solo me.
Non ho più molto da aggiungere, avevo dedicato un post intero alla questione e credevo fosse sufficiente per farvi capire che era un favore quello che vi stavo chiedendo, che anche io ho bisogno di voi, che è un dare e avere, uno scambio. Pazienza io vado avanti con chi c'è, mantengo l'impegno preso. Non sono rimaste poi tante conchiglie, perché da Madness in poi, a parte le poche che mi hanno chiesto di rinviare la loro pubblicazione e le ringrazio per avermi dato risposta (capito come stiamo messe, devi ringraziarvi se mi comunicate le vostre intenzioni, che io sono qui a vostra totale disposizione) e per avermi messo al corrente delle loro decisioni, le altre non si sono nemmeno degnate di rispondere, sono sparite proprio. Ecco questo non lo accetto, scusatemi.
Io chiedo la correttezza e l'onestà che do, nulla di più.
Se avete cambiato idea comunicatemelo, io rispetto ogni vostra decisione, è la vostra vita e scegliete voi cosa farne. Se avete problemi di qualunque tipo bastano due righe, in nome del tempo che io dedico a voi due minuti del vostro non sono poi tanti. E avreste così onorato il nostro accordo preso. Perché di questo si tratta: un impegno reciproco e per me è una cosa seria, penso (e a questo punto spero) lo sia anche per voi.
Mi scuso con quante sono state corrette finora e devono subirsi l'ennesimo pippotto e soprattutto con Princi a cui sto rubando spazio, mi rode e mi scoccia doverlo fare, però promesso è l'ultimo avvertimento, da oggi in poi procedo senza neanche più avvisare. Ringrazio ancora voi che invece mi fate sentire la vostra presenza e date valore e rispettate tutto questo, come io faccio con voi.
Ora vi lascio con la splendida conchiglia di oggi, che parla di scelte dure e difficili come l'adozione e l'eterologa
LA CONCHIGLIA DI PRINCI
LA CONCHIGLIA DI PRINCI 
La mia storia comincia in una famiglia non troppo felice, l'amore a volte non riesce ad essere incanalato come dovrebbe e procura brutte ferite! Ho passato tanto tempo a cercare di cacciar via tutto il rancore che avevo dentro, ho collezionato storie improbabili che hanno minato la mia autostima e azzerato la fiducia verso gli altri. Fortunatamente non ho mai dimenticato la promessa che mi ero fatta da piccolissima quando, all'ennesima delusione, ho deciso "io sarò diversa!". E' stato un caro amico ad indicarmi il futuro, mi ha fatto capire che avevo bisogno di aiuto e mi ha detto dove andare. Sono passati tanti anni e tanti sbagli, ma ho ritrovato me stessa, il mio equilibrio, la fiducia nelle persone grazie ad un "omone con i baffi" che mi ha costretta ad affrontare i mostri che mi avevano paralizzata.

Ho incontrato mio marito sette anni fa, avevo 38 anni e non davo per scontato di potermi innamorare. E' stato come riconoscersi, dopo 10 mesi mi sono trasferita a 600km da dove abitavo, abbiamo comprato casa insieme e, dopo un altro anno, abbiamo smesso di prendere precauzioni già immaginando il nostro piccolo aggirarsi per casa.Data la mia età (avevo ormai 40 anni), l'allarme è scattato dopo sei mesi di tentativi, abbiamo avuto la prima grossa delusione in un ospedale specializzato in infertilità: una giovane dottoressa, leggendo i miei esami, mi ha annunciato che avevo ormai una riserva ovarica scarsa e che non avrei potuto sperare di meglio visto che avevo aspettato fino a quel momento! Non dimenticherò mai le sue parole e i suoi occhi giudicanti: "signora, cosa pretende ormai? le possibilità che rimanga incinta sono scarsissime e ci sono solo perché suo marito ha analisi perfette!"E' stato come prendere una coltellata, ho pianto per giorni, ho temuto di rimanere sola per questa mia anomalia (lo so che è stupido, ma mi ha fatto sentire in colpa!). Ho continuato a ripetermi che mai avrei potuto avere figli prima, i figli si fanno in due! Ci siamo messi in lista (con una previsione di 8mesi di attesa) per una FIVET e nel frattempo ci siamo rivolti ad uno studio privato suggerito da un amico di un'amica (il passaparola a volte fa miracoli) per provare a velocizzare i tempi. Siamo stati accolti da una dottoressa un po' "ruvida" che, viste tutte le analisi, ci ha dato qualche speranza in più e così abbiamo programmato i passi successivi.In tutto questo piangere, farsi coraggio, sperare ed amarsi, una sera a cena è arrivata la domanda: ci sposiamo?  Rispondere "si" e commuovermi è stata un unica reazione.Due giorni dopo mia cognata (25enne) ha annunciato di aspettare un bimbo e mi ha confidato che non era sicura di volerlo, troppo presto, troppo giovane! Ho letto di qualcuna che si è sentita derubata di qualcosa alla notizia di una gravidanza, io ho scoperto di pensarla diversamente, ognuna di noi ha la sua storia, la sua vita! C'è stato un periodo in cui non riuscivo a vedere le "pance" perché mi ricordavano che la natura era stata severa con me, ma ho sempre pensato che quella donna aveva una sua storia e la mia, diversa, mi aveva regalato altre gioie che nessuno poteva più portarmi via! Sono stata vicina a mia cognata con tutto il cuore, poi la natura ha deciso per lei.Ci siamo sposati, abbiamo fatto due tentativi (falliti) privatamente, e la nostra ginecologa ci ha detto che forse dovevamo pensare all'eterologa, l'età dei miei ovuli era, secondo lei, il motivo dei fallimenti! Nel frattempo è nata la bimba di una delle mie più care amiche (che amo follemente e che mai vorrei fosse gelosa del piccolo che sta per arrivare). Siamo stati chiamati dalla lista di attesa dopo un anno e mezzo, abbiamo provato e fallito nuovamente e a quel punto abbiamo deciso di arrenderci. Basta! Troppo doloroso!Ci siamo presi qualche mese per metabolizzare, per provare a far pace con quello che ci stava succedendo.Qualche mese dopo abbiamo depositato in tribunale la disponibilità all'adozione. Qui è cominciato un altro iter, fatto di colloqui, indagini sulla nostra vita, agitazioni, pensieri, dubbi e tante tante provocazioni da parte delle operatrici (assistente sociale e psicologa). E' passato così un altro anno al termine del quale, una "simpaticissima" giudice del tribunale dei minori - ultimo colloquio prima di ricevere il "verdetto" - ha dichiarato con semplicità "voi, per me, siete un numero! Poco cambia se riuscite ad avere o meno l'idoneità, abbiamo tante di quelle coppie in attesa di adottare ...!". L'idoneità ci è stata negata perché ci hanno giudicati troppo ingenui per far fronte alle difficoltà di una adozione.Era gennaio dello scorso anno, io non riuscivo a capacitarmi. Mi frullava nella mente la parola "eterologa" ma ero così confusa ... cosa significa ingenua? Forse era vero che non potevo essere una buona madre, forse ero stata presuntuosa a pensare di poter crescere un figlio, forse non me lo meritavo, ero gramigna e la natura aveva decretato il mio destino. Il rapporto con mio marito era cresciuto, maturato, e forse non dovevo pretendere di più dalla vita.In una delle telefonate fiume con una delle due mie più care amiche (rimaste a 600km di distanza, ma più vicine di persone che vedo tutti i giorni) ho confessato i miei dubbi - e se poi un giorno mi chiede "mamma, perché lo hai fatto?" cosa rispondo? - la risposta è stata molto semplice: per amore!Ero talmente presa dalle "colpe" che mi erano state attribuite, talmente concentrata sul "doveroso esame di coscienza" - a volte so prendermi veramente troppo sul serio! - che stavo lasciando indietro il sentimento che mi aveva portato sin lì senza farmi impazzire! Amore! Quello di e per mio marito, ovviamente! Amore! Quello delle mie amiche e dei loro compagni che ci sono stati vicini silenziosi, pazienti. Che ci hanno fatto vedere il lato comico delle situazioni imbarazzanti e incoraggiati a non mollare, ci sono stati accanto come solo gli amici sanno fare.Amore! Ecco quello che manca nelle stupide domande e critiche che ti fa chi non capisce: - e voi? figli niente?- stai tranquilla perché è solo una questione di testa!- non è che puoi risolvere i tuoi problemi di figlia diventando madre!- i figli danno un sacco di preoccupazioni, che cosa credi?- sei fortunata, puoi uscire anche all'ultimo momento!!- volete un figlio? adottate, ci sono tanti orfani al mondo ...- etc ...Posso anche dire che non c'è amore nella legge 40, tutte abbiamo nel cuore i visi delle donne che hanno occupato con noi le sale di aspetto, tutte per lo stesso motivo, tutte con le stesse paure, tutte con le stesse speranze. Solo alcune possono permettersi di rivolgersi ad una clinica privata, all'estero.Siamo andati in Spagna per sentire che effetto ci avrebbe fatto, abbiamo fatto tutte le analisi (nuovamente), abbiamo firmato, accettato, aspettato! A fine settembre mi hanno trasferito due embrioni.Il 4 ottobre l'assistente della ginecologa che mi aveva suggerito di pensare all'eterologa mi ha comunicato al telefono le beta positive, e se non stava saltando dalla gioia anche lui è solo perché doveva mantenere un contegno "signora, finalmente ce l'abbiamo fatta!!"Il 22 ottobre la prima ecografia ha rivelato la presenza di un cuoricino forte che batte nella mia pancia.Abbiamo aspettato la fine del terzo mese per annunciare che a giugno saremo in tre e ci godiamo ogni attimo di questa meravigliosa avventura.Questa è la mia storia, te l'ho raccontata così come mi è uscita dal cuore. Te l'ho raccontata perché secondo me è bene che si parli anche di questa possibilità, è incredibile che l'eterologa sia ancora tabù. Non è una scelta facile, tutta la storia dell'infertilità mette in crisi chi ci va a sbattere contro, ed è assurdo che ci si trovi a combattere con il pregiudizio di chi ti dovrebbe aiutare, accompagnare in un percorso così delicato.AGGIORNAMENTO DI GIUGNO - LA PERLAE' passato un anno ed è stato velocissimo! Il mio piccolo principe è nato con tre settimane di anticipo a causa di una colestasi gravidica (transaminasi molto, troppo alte) che mi ha agguantata alla 34ma settimana di gravidanza. Sono stata ricoverata, osservata, tranquillizzata e indotta al parto che non avevo compiuto la 37ma settimana ... è stato tutto un crescendo, ma sono riuscita a partorire naturalmente nonostante l'età!Era il 24 maggio 2013 alle 6.18, lui è nato di 2,400 kg per 48 cm, dopo 40 ore di sala parto (l'induzione è lunga!), l'ho baciato due minuti appena nato e altri due appena lavato, poi l'hanno messo nella culla termica! E' stato lì un paio d'ore e poi con me!E' passato un anno e ho scoperto un mondo che raccontato non ha lo stesso effetto! Ho subito, e subisco, anche io quella sensazione di inadeguatezza che alcune persone riescono a provocare così bene ... ho sperimentato l'invadenza dei parenti, la comprensione degli amici, la solidarietà tra mamme anche se sconosciute. Ho vissuto il "chi cavolo me lo ha fatto fare" dopo notti insonni con conseguente senso di colpa per il solo pensiero, ho litigato con mio  marito e pensato di divorziare e poi no, son solo stanca che vado a pensare! Equilibri hanno vacillato per dare spazio al nuovo, alla nostra cresciuta famiglia. Guardo il mio principino crescere e penso al suo futuro, al fatto che lui sarà il futuro! Ci siamo riusciti, ma questo è solo l'inizio!E' vero che l'infertilità acuisce tutti i sensi, è vero anche che quando diventiamo mamme abbiamo il dovere di crescere i nostri figli senza sentirci più o meno di altre. Siamo mamme come lo sono tante altre, con la nostra storia, con le nostre emozioni e con una grande responsabilità.


Ho scritto l'aggiornamento qualche giorno prima di leggere la conchiglia di Fralacozza, dirompente, potente, emozionante! Io sono approdata a questo blog che già aspettavo il mio bimbo, avevo letto qualche chat, qualche storia simile alla mia ma non ero mai riuscita a condividere come si fa qui. Ho avuto la fortuna di avere gli amici vicino e poi ho rubacchiato qua e là pensieri e umori delle persone che ho incontrato in sale di attesa, in pezzi di conversazioni, in sguardi timidi e pieni di speranza!La faccio breve, la scelta di optare per una eterologa non è una passeggiata, non lo è per tutta una serie di pregiudizi a cui si va incontro solo a nominarla e anche per la fragilità in cui si arriva a prendere una decisione del genere, almeno per me è stato così!Quello che voglio dire è che sono felice del mio bimbo, lo amo follemente. Sono tra le fortunate mamme che si sono innamorate perdutamente al primissimo sguardo! L'ho guardato, annusato e amato da subito! Non saprò mai chi mi ha donato quella cellulina preziosa ma la ringrazio ogni giorno con tutto il mio cuore perché è anche grazie a lei che il mio bimbo, finalmente, c'è!

LA CONCHIGLIA DI PRINCI

Foto di Princi

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Benvenuto Prinicipino, figlio di un amore folle che ha saputo scalare montagne e attraversare mari per arrivare a te. Zia Nina ti augura il meglio del meglio che c'è. E solo quello. Fiestaaaaaa! :)
LA CONCHIGLIA DI PRINCI

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