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La conchiglia di zuppa di cipolle

Da Nina
La conchiglia che vi presento oggi una Perla già ce l'ha, come dice lei ha il lieto fine. Eppure ogni storia è un percorso che non si arresta con il raggiungimento di un obiettivo, ogni punto è solo la fine di un capitolo. Il libro prosegue, come la vita: ad ogni meta poi lo sguardo si sposta un po' oltre, più in là, per sbirciare cosa c'è dopo, desiderando di proseguire il viaggio per conquistare nuovi panorami. Mai paghi, continuiamo a volere ciò che non c'è, ciò che ancora non abbiamo raggiunto. 
Mi sono chiesta spesso se non sia proprio insista nell'essere umano questa insoddisfazione, che ci porta a muoverci e cercare, senza posa. Perché è un atteggiamento che ritrovo in ogni campo della vita umana, non solo nella ricerca della maternità. Sondiamo continuamente i nostri limiti e non ci accontentiamo di superarli una volta, abbiamo bisogno di scavalcarli e gettarceli alle spalle una volta per tutte, per sempre. Io non so cosa ci muove, qual sia il motore di tutto questo cercare e cercare perché io stessa sono, per indole, una tipetta abbastanza irrequieta, che difficilmente trova pace e si accontenta. Mettici poi la cocciutaggine e la determinazione ostinata e il quadro è fatto. Non mi sono ancora data una risposta, l'unica cosa che so, che sto imparando con voi, è che la sofferenza per il secondo figlio è reale e dura da sopportare.
Un giorno forse potrò capirvi nella pelle, per ora tutto quello che posso fare è accogliere questo vostro dolore, in un rispettoso silenzio e offrirvi questo spazio per raccontarlo. So che siete in tante e forse un giorno ci sarò anche io tra di voi, chissà... Per ora quel che mi auguro è di riuscire a conservare questo stato di grazia, di soddisfazione e realizzazione, per questo Unico e Immenso Dono del Cielo che ho accanto. Che a me già pare un Miracoloso Miracolo. Perché so che questo desiderio, che ho già provato, arde e brucia dentro e non dà pace. Non si arresta.Logora la mente, fiacca il corpo nei tentativi, se restano vuoti e vani. Sfibra i muscoli e la volontà in una ricerca che non si appaga finché non raggiunge lo scopo ultimo del suo cercare. Toglie colore e serenità ai nostri giorni e tutto quel che vorrei è non doverlo riprovare più. Perché fa male, tanto. Troppo.
LA CONCHIGLIA DI ZUPPA DI CIPOLLE

LA CONCHIGLIA DI ZUPPA DI CIPOLLE


La mia storia è simile a tante altre e per fortuna a lieto fine.
A 25 anni conosco mio marito su un forum, abitiamo a 350 km di distanza, io scrivevo su questo forum durante l'orario di lavoro, perchè facevo un lavoro davvero noioso... non era mia abitudine uscire con gente sconosciuta ma con lui ho capito subito che c'era qualcosa di particolare, e decidiamo di trovarci a metà strada.Passiamo un'intera giornata a parlare di tutto, mi sembrava di averlo conosciuto da sempre....dopo 6 mesi lui si licenzia e si trasferisce da me, che abito con altre 3 amiche, cerchiamo casa e dopo 1 anno ci sposiamo.Dopo circa 6 mesi decidiamo che vogliamo un figlio, non so cosa mi stesse succedendo, io prima di lui non avevo mai avuto una storia seria, prima di lui non avevo mai desiderato sposarmi ne tantomeno avere un figlio.Lui mi racconta che tempo addietro aveva messo incinta una sua ex, poi la gravidanza era finita in un aborto, era una gravidanza non desiderata, quindi da un lato era stato un bene che finisse cosi, nonostante il dramma del caso.Intanto passano i mesi, e non succede nulla, io mai nella vita avevo pensato che esistesse la possibilità di non riuscire ad avere figli, visto che fino a poco tempo prima non avevo neanche mai pensato di averne.Ho pensato, se lui ha messo incinta una sua ex di figli ne può avere...ma io? ho sempre avuto cicli regolari, mai un problema...Dico basta, dobbiamo partire con i controlli....risultato io tutto ok, lui sperma disastroso...Un lato positivo del mio pessimo carattere è che di fronte ai problemi non mi deprimo mai, ma cerco la soluzione....andiamo al colloquio con l'ospedale della mia città per metterci in lista, nel frattempo prepariamo tutti gli esami e comunque ogni giorno della mia vita mi chiedo perchè a me........avrò mai un figlio?......prendo tutti gli integratori del mondo, mi metto in tutte le posizioni consigliate, sperando che magari un piccolo spermatozoo buono potesse raggiungere un mio ovulo...leggo tutte le storie a lieto fine, vivo tutti i giorni con questo pensiero fisso.Andiamo al colloquio, la lista di attesa è di 18 mesi..................troppo per un'impaziente come me...inizio a cercare su internet e scopro che in toscana per i fuori regione non ci sono liste di attesa, chiamo subito e dopo una settimana siamo al colloquio, esco di li con il piano terapeutico da cominciare appena mi viene il ciclo, ero felicissima, positiva, sicura di farcela al primo colpo.le stimolazioni vanno alla perfezione, il pick up idem, se ne fecondano due belli e me li impiantano, decido di continuare la mia vita di sempre, non avrei mai potuto aspettare.........dopo 8 giorni faccio uno stick ovulatorio, mi viene leggermente positivo, ma non dico nulla a mio marito...perchè non ero certa fosse un buon segno....Le beta sono basse ma positive, 49, quel numero non lo dimenticherò mai. E stata una gravidanza stupenda e con grande puntualità nasce mia figlia il 17 luglio 2011, il parto è stato meraviglioso.
Dopo 4 mesi mi chiama l'ospedale per il quale ero in lista, ma non me la sento di ripartire, anche se un fratellino/sorellina glielo vorrei dare. Voglio godermi mia figlia, voglio non pensare a nulla se non a lei.Appena compie un anno, voglio avere un'altro figlio.....ripartiamo con i rapporti liberi, mio marito rifà lo spermiogramma ed è nettamente migliorato...spero nel miracolo, ma rientro nel loop, nel pensiero fisso, nell'ansia.Ricontatto dei medici, mi spaventa rifare tutto l'iter, vado in down, molte volte dimenticandomi che una figlia ce l'ho già.....finchè una mattina mi sveglio sento un profumo che mi ricorda quando ero una bambina, spensierata e felice, mi giro e guardo mia figlia che dorme.......ho un'ondata di emozioni positive, inizio a piangere a dirotto e mi rendo conto di quando sono stupida a non gioiere per quello che potrei non avere neanche mai avuto.
Oggi ho ripreso in mano la mia vita, ho ricominciato a sentire i profumi e i ricordi del passato e volerne avere di nuovi per il futuro, per me la Pma finisce con mia figlia, se vorrà arrivare il secondo è accolto a braccia aperte, ma lo aspettiamo vivendo.


AGGIORNAMENTO DI GIUGNOAd ottobre dopo 3 anni dal mio primo tentativo icsi finito con la nascita di mia figlia, ho voluto riprovare, quasi costringendo mio marito che invece nn me voleva più sapere. Il tentativo nn ha dato i frutti sperati, ho prodotto di più e meglio ma evidentemente nn era destino, neanche con quello che sono riuscita a congelare e' andata bene.Non credevo che mi sarei mai ributtata in un'esperienza simili, eppure è successo, io che nn credevo nemmeno di volere figli ho rivissuto tutto questo e devo dire che nonostante abbia già un bimba, il negativo lascia un vuoto dentro, un amaro in bocca dopo tutti i sacrifici fisici ed economici a cui io nn sono ancora riuscita a passarci sopra. Sinceramente nn so come avrei vissuto un negativo senza mia figlia...Oggi stiamo giocando la nostra credo ultima carta, dico ultima perché in realtà nn so più dove questa voglia di maternità mi porterà.Ci siamo rivolti ad un medico dolcissimo e molto umano, secondo lui il nostro problema sono una serie di infezioni che ci rimpalliamo, le stiamo trattando con 2 mesi di antibiotici....Poi secondo lui dovremmo riuscire naturalmente....devo ammettere che lui ( il medico) e' molto più ottimista di quanto lo sia io, dopo così tanto tempo nn ci credo più.Che dire, l'amaro in bocca di nn poter procreare naturalmente nn si scorda, nn se ne va, neanche con un bimbo in braccio.Spero di riaggiornarti presto con una nuova perla 

LA CONCHIGLIA DI ZUPPA DI CIPOLLE


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