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La Coppa Davis a Torino

Creato il 18 dicembre 2012 da Sportduepuntozero

Coppa Davis ItaliaDopo le ultime verifiche del caso i dubbi sulla sede di gara del match di Coppa Davis programmato a Torino dal 1 al 3 febbraio 2013 sono stati sciolti. Si giocherà al Palavela, struttura con la capienza di 8000 posti gestita da una società privata. L’ufficialità ha preso forma questa mattina durante la conferenza stampa svolta presso la sala Juvarra del Comune di Torino in via Corte d’Appello 16 e indetta dalla Federazione Italiana Tennis. Presenti al tavolo dei relatori l’assessore allo sport della Città di Torino, Stefano Gallo, il dirigente della sezione sport della Regione Piemonte, nonché vicedirettore direzione regionale Cultura, Turismo e Sport della Regione Piemonte, Franco Ferraresi, Corrado Barazzutti, capitano di Coppa Davis e Fed Cup, Nicola Pietrangeli, grande figura del tennis italiano e Lorenzo De Salvo, responsabile Business Development RCS Sport, partner organizzativo dell’evento. Moderatore, Massimo Caputi. Il primo a parlare è stato il padrone di casa, Stefano Gallo: <<Un onore ospitare a Torino una manifestazione prestigiosa come la Coppa Davis – ha affermato – e farlo sul percorso di avvicinamento a Torino Capitale Europea dello sport 2015. Un’onorificenza che si sta caricando di date ed eventi, quindi di fatti, vedi l’arrivo della Milano-Torino, il basket NBA approdato in piazza San Carlo, il ragionamento che stiamo facendo circa l’organizzazione della fase finale della Coppa Italia di pallavolo. Un orgoglio cittadino, ribadisco, ospitare il match Italia – Croazia e per questo ringrazio personalmente e a nome del sindaco Piero Fassino il presidente della FIT Angelo Binaghi>>. Valenze dell’appuntamento ribadite da Franco Ferraresi: <<Porto i saluti dell’assessore allo sport Alberto Cirioha esordito – e dico che anche da parte della Regione c’è stato fin dal principio un forte sostegno alla candidatura del Piemonte ad ospitare questo primo match di World Group della Davis 2013. Dico in Piemonte poiché anche Biella si era candidata e la nostra ottica è chiaramente su scala regionale. La scelta di Torino rientra nella logica di accompagnamento con i grandi eventi della figura di Torino capitale europea dello sport nel 2015. In tale chiave possiamo parlare di esordio con il “botto”, grazie a questo appuntamento di grande prestigio. Per la Regione Piemonte trattasi di evento di grande esposizione mediatica e di operazione di marketing territoriale molto interessante. La Regione contribuirà in ragione delle risorse finanziarie che ci saranno e che ad oggi non è possibile dettagliare>>. Per Nicola Pietrangeli Torino ha un sapore particolare: <<Quando il presidente Binaghi mi ha detto che sarei stato io a sostituirlo in occasione di questa presentazione sono stato molto felice di poterlo fare. Torino mi fa tornare alla mente grandi ricordi, su tutti la vittoria nella finale degli Internazionali d’Italia del 1961 contro Rod Laver. Sono tornato sul “luogo del delitto” con enorme piacere. Sono sicuro che quello con la Croazia sarà un grande incontro, dal risultato incerto e dallo spettacolo assicurato. Una piazza come questa lo merita>>.

Di piacere del momento organizzativo ha parlato anche Lorenzo De Salvo, per RCS Sport: <<E’ molto bello parlare di tennis ed essere a fianco della Federazione nell’organizzazione di questo evento. Un impegno che arricchisce il nostro portafoglio di eventi sportivi sotto il profilo organizzativo. Già ricco con il Giro d’Italia, la Maratona di Milano, la nazionale di basket azzurra, la final eight di Coppa Italia, l’Open d’Italia di golf. Mancava il tennis, anche se da qualche stagione ci si inseguiva con il presidente Angelo Binaghi. Torino è un teatro importante e i segnali della risposta circa l’interesse della piazza rispetto alla gara sono più che incoraggianti. Il palcoscenico è ideale e le strutture ivi presenti, anche grazie all’esperienza olimpica del 2006, sono assolutamente all’altezza. La decisione circa la sede, dall’originaria del PalaRuffini a quella scelta del Palavela, è stata dettata da necessità tecniche. La portata della manifestazione richiedeva un palazzetto di più ampio respiro e il Palavela, con i suoi 8000 posti, lo è. I costi che affronteremo sono legati ad una trattativa tra privati e non mi sembra elegante parlarne. Da lunedì prossimo 24 dicembre inizierà la vendita dei biglietti, attraverso il circuito Ticket-One. I più economici, sulla parte numerata della tribuna, costeranno 10 euro per la singola giornata. Abbonamenti per due giornate a partire da 23 euro>>. Parliamo di investimento del pubblico: <<Quello del Comune – ha sottolineato Stefano Gallo – è stato deliberato in 27.500 euro>>. <<Quello della Regione Piemonte – ha precisato Franco Ferraresi – non è ancora possibile delinearlo poiché non sappiamo ad oggi di quante risorse disporremo. Garantisco però un nostro intervento in ragione delle possibilità che avremo>>. Per circa 20 giorni il Palavela verrà tolto al ghiaccio. Come vi comporterete in tal senso?: <<A breve avrò incontri con il presidente della Federghiaccio Piemonte – ha proseguito Stefano Gallo – per trovare la miglior soluzione. Vedremo se mettere a loro disposizione altri impianti cittadini, per esempio il Tazzoli, per consentire il regolare svolgimento delle attività>>. Diversi anche i momenti collaterali all’appuntamento, di alto impatto scenico, vedi la cena di gala delle Federazioni presso la Reggia di Venaria. Accompagnamento inoltre dello stesso con servizi dedicati sulla Gazzetta dello Sport e altre testate del gruppo, nonché di Supertennis, la televisione ufficiale della FIT.


Veniamo al campo e alle prospettive di superamento del turno, sottolineate dal capitano, Corrado Barazzutti: <<
Anch’io – ha affermato – torno a Torino con gioia. Qui ho giocato e vinto due volte in Coppa Davis, nel 1973 contro la Spagna, alla Stampa Sporting, e nel 1980 al TC Monviso di Grugliasco, contro la Svizzera (5-0). Non c’è il due senza il tre…Quello con la Croazia sarà un match difficile, dall’esito incerto fino all’ultima giornata. Giocheremo chiaramente per vincerlo con una squadra che amo definire in crescita. Lo ha dimostrato l’ultima stagione dei nostri, con Seppi in grande spolvero. Giocheremo sulla terra battuta perché i croati amano meno questa superficie. Ciò ci avvantaggia, al pari del fattore campo. L’ultima sfida, in trasferta, la perdemmo 3-2>>. Quale il loro giocatore da battere e quali i nostri punti di forza?: <<Indubbiamente Cilic, tennista vero che ha una grande forza mentale. Poi potranno schierare come secondo singolarista o Karlovic o Dodig. Io schiererei il primo fossi nel CT croato ma, come vale per tutti i tecnici, tutto potrà essere deciso anche vedendo i giocatori allenarsi nella settimana che precederà la gara. Sono sensazioni che a volte abbiamo e ci inducono anche a cambiare formazione. Ad oggi penso per quanto ci concerne a Seppi e Fognini quali nostri singolaristi. Sono forti e sulla terra è durissimo per chiunque batterli. Seppi ha raggiunto una continuità di rendimento notevole, abbinata ai miglioramenti tecnici effettuati. Fognini ha ancora molti alti e bassi ma come ha dimostrato negli ultimi due Roland Garros, sulla distanza dei tre set su cinque riesce a gestirli meglio. Ricordo sempre che la Coppa Davis è strana e le classifiche non sempre hanno il peso dei tornei individuali. Puntiamo a battere la Croazia e a superare il turno. Sarebbe un grandissimo risultato, un premio ai ragazzi e alla Federazione che sta investendo molto anche in ottica futura>>. 


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