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La Costituzione come carta straccia (piccolissimo sfogo quotidiano)

Creato il 27 maggio 2011 da Andresilver @VivereaOrecchio
La Costituzione come carta straccia (piccolissimo sfogo quotidiano)Io non so da quanto tempo voi non leggete qualche articolo della Costituzione Italiana. Non so neppure se l'avete mai letta, né se ne avete consultato mai uno stralcio o addirittura solo un articolo. Non so tutto questo, però io, riavendola avuta in mano in questi giorni, mi sono reso conto di una cosa: che leggerla oggi, allo stato delle cose e nella condizione in cui il nostro Paese versa, per me diventa sempre più difficile e imbarazzante.
Non serve un grande sforzo o chissà quale grado di analisi per provare questo senso di nausea per un Paese che tutti sogniamo e sognavamo, ma che sembra fare sempre più fatica a sollevarsi, che non riesce ad assicurare un futuro ma neppure un presente a chi lo abita.
Basta analizzare qualche articolo e subito si riesce ad annusare questo fastidio su cui cerchiamo di soprassedere ogni giorno, ma che in realtà cova dentro ognuno di noi.
Ce ne sarebbero tanti da analizzare, ma alcuni articoli li ho ancora ben impressi, come ho ancora fortemente stampate in mente le riflessioni che sono scaturite subito dopo averli letti.
Prendete per esempio l'art. 1:
"L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione." 

Democrazia e lavoro. Lavoro in questo articolo equivale al contrario del privilegio. E lavoro vuol dire anche questo: che ciascuno deve essere messo in condizione di costruire la propria vita senza privilegi. E poi il lavoro è qualcosa che unisce le persone, è legame sociale. Dunque formare una società senza lavoro è impossibile, perché è il lavoro che crea un tessuto sociale all'interno di un paese che dà linfa e vita allo stesso e ai suoi cittadini.
La sovranità, purtroppo, da parecchio tempo non appartiene più a noi popolo. Lo so, è un discorso populista ma è tristemente reale. In merito a questo punto dell'articolo uno mi è venuto in mente un tema attuale come il referendum sull'abrogazione del nucleare del 1987, quando il popolo sovrano decise per il non utilizzo dell'energia atomica nel nostro Paese. E ora, a distanza di poco più di vent'anni quella sovranità del popolo non conta più nulla, tant'è che chi decide per noi ha stabilito che il tema è nuovamente in discussione e che bisogna decidere (ora con una falsa e ingannevole moratoria) nuovamente sulla questione.
La Costituzione come carta straccia (piccolissimo sfogo quotidiano)L'articolo 3 invece dice: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese."

Qui penso che non ci sia bisogno di aggiungere commenti.
Per quanto riguarda l'articolo 11, invece, ci sarebbe veramente molto da dire:
"L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo."
In barba ai tanti giri di parole quali "guerra umanitaria, democratica, pacifista" ecc., questo articolo è talmente elegante e chiaro che non lascia scampo ad eventuali dubbi. L'italia ripudia la guerra. Punto. Ora penso sia abbastanza chiaro il titolo di questo post: "La costituzione come carta straccia".
La guerra è una scelta. Sempre. Non è mai una necessità. E qui non si tratta di essere pacifisti o guerraioli, ma solo ed esclusivamente umani. E la nostra Costituzione traspira umanità in tutti gli articoli.
E ancora, l'articolo 32 recita:
"La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana."
A questo proposito mi è venuto in mente il famoso caso di anni fa di Beppino ed Eluana Englaro, con il padre accusato di essere un assassino e aver voluto uccidere la figlia, come se quella di Eluana di 17 anni in coma vegetativo fosse una vita. Sfido chiunque a vivere in quel modo. Questo articolo della Costituzione dice esattamente che ogni cittadino ha il diritto di disporre della propria vita. Perchè se la vita è un dono di Dio, sarà un dono di Dio per chi è credente, ma non è più un dono di Dio per chi non è credente. La vita è personale e propria e ognuno deve poterne fare ciò che vuole.
Probabilmente uno dei pochi articoli ancora rispettati è l'articolo 12: "La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni."

Ma per quanto tempo ancora?
"L'importante non è stabilire se uno ha paura o meno, è saper convivere con la propria paura e non farsi condizionare dalla stessa, altrimenti non è più coraggio ma è incoscienza."
(Giovanni Falcone)



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