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La cucina bruta

Da Riccardobenvenuti
La cucina bruta
A volte la cucina è anche bruta, come ad esempio quando si osservano due norcini che sezionano il maiale appena ammazzato. Non sono un animalista: sono un cuoco onnivoro, ma mi fa lo stesso un certo effetto. Il rituale della macellazione del maiale è una pratica antica e nobilissima, tramandata da norcino a norcino. Per di più, siamo a Norcia.
Dopo che il maiale è stato ucciso, eviscerato e dissanguato, viene sezionato longitudinalmente in due parti uguali, esclusa la testa, che viene trattata a parte.
La cucina bruta
In seguito vengono sezionate le costine:
La cucina bruta
Dopo vengono staccate la coscia e la spalla:
La cucina bruta
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La spalla, a meno che non venga trattata come un prosciutto, viene disossata completamente per fare le salsicce:
La cucina bruta
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A questo punto si prende in esame la parte centrale: una volta staccate le costine, tracciando una linea longitudinale si sezionano le spuntature da una parte e le bistecche dall'altra, unite nel carré. Poi viene "segnato" il rettangolo della pancia, compresa la pelle, col quale si farà la pancetta. Quindi si stacca il capocollo (o lonza) dal carré.
La cucina bruta
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Questa è la pelle che riveste il carré, che serve per le "cotiche":
La cucina bruta
Questa, infine è la guancia:
La cucina bruta
Le interiora e le altre parti sono state lavorate in laboratorio, come la testa per la coppa: prenderò in esame queste preparazioni in un secondo momento, magari con delle ricette di cucina.

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