Magazine Racconti

La cugina Liz

Da Ata
Pomeriggio.
Ata è sulla cyclette e mentre pedala cerca di ripetere quel po' che è riuscita faticosamente a studiare.
"Ata!" Sua madre la chiama dalla cucina.
Lei sbuffa e fa finta di non aver sentito.
"Ataa!"
Chiude gli occhi e si tappa le orecchie.
No, deve ancora ripetere un paio di argomenti e deve ancora pedalare altri cinque minuti.
"Ataaaaa!!!" Urla stridula la madre.
"Uffa!" Esclama Ata scendendo arrabbiata dalla cyclette.
Raggiunge di corsa la cucina.
"Che c'è?" Chiede nervosa, ma si blocca di colpo.
"Cuginetta!" Cinguetta la cugina Liz salutandola.
Liz è la figlia di una cugina di sua madre, che vive in America.
Alta, bionda e con un fisico mozzafiato.
"Sono appena tornata dagli States e noto con piacere che sei sempre... la stessa". Termina con una smorfia.
Ata la guarda: tubino griffato, scarpe col tacco, orecchini di perle.
Lei: tutona sudata.
"Ecco io... ero sulla cyclette e..."
"Ah, finalmente ti sei decisa! - esclama sua cugina. - Sai negli States quanti ce ne sono come te?"
"In che senso?" Chiede Ata tra i denti.
Liz fa un risolino.
"Su, ci siamo capite".
"Caffè?" Le interrompe sua madre.
"Oh, grazie zietta".
"Per me no, a quest'ora non lo prendo". Risponde brusca Ata.
"E come mai?" Domanda Liz curiosa.
"Ha da poco iniziato la dieta". Dice sua madre allegra.
Ata la fulmina con uno sguardo di fuoco.
"Davvero? Ma funzionerà questa volta?"
Ata apre la bocca per rispondere.
"Prego, il caffè". 
La madre serve il caffè facendo gli occhiacci alla figlia.
Ata si trattiene a stento.
"Comunque, - continua la cugina, - se posso esprimere un mio parere, non credo che la cyclette possa fare miracoli per i tuoi coscioni".
"Che coosa?" Domanda lei ringhiosa.
La madre le mette una mano sul braccio.
"Dai, Ata, sii obiettiva. - prosegue Liz imperterrita. - Per il tuo caso ci vogliono molti esercizi, sì, ma anche tanti tanti massaggi. Oh, io adoro i massaggi di Alfred, il mio massaggiatore personale. Se vuoi te lo presto".
Risatina frivola.
"Non mi interessa, grazie. - risponde lei secca. - Ho molto da studiare e..."
"Come ti capisco! - fa Liz comprensiva. - Anch'io quando stavo per laurearmi, dieci anni fa, non avevo tempo per nulla nulla nulla".
"Be', sai... - cerca di difenderla sua madre, - lei non ha pensato solo a studiare e..."
"Lascia stare, mamma". Mormora Ata.
"Oh, ma lo so! - esclama Liz. - La nostra Atina è una perla di ragazza!"
"Non chiamarmi Atina ". Sussurra tra i denti Ata.
"E proprio per questo mi dispiace che stia ancora ad ammuffire sui libri!" Continua spietata la cugina.
"Bene. - dice Ata alzandosi. - Mi ha fatto piacere vederti, Liz.
Sei in splendida forma, davvero. Ma io devo andare. Devo fare tanti tanti esercizi". Conclude facendole il verso.
Anche Liz si alza.
"Ok, vado anch'io. Devo passare a ritirare un vestito. Sai dove l'ho comprato? In quel negozio che vende abiti massimo taglia 44".
Sorride prendendo la borsetta.
Bacia sua madre.
"Ciao zietta".
"Ciao Liz, vieni a trovarci quando vuoi".
Ata l'accompagna alla porta.
"Dai, Atina, datti da fare, magari un giorno potresti entrare anche tu in quel negozio".
"Magari". Risponde lei ironica.
"Anzi, potremmo andare a fare compere insieme".
E ride divertita.
'Ora la strozzo'. Pensa Ata.
Liz scende allegra le scale."Bye, bye!"

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Magazines