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La cura omeopatica dell'ansia e della paura: convegno a Padova

Creato il 13 novembre 2015 da Informasalus @informasalus

La cura omeopatica dell'ansia e della paura
L'Omeopatia è una delle poche medicine capace di trattare in profondità ansia e paura

L'ansia, come la paura, è un'emozione primaria propria ad ogni essere umano, un'esperienza che tutti in più occasioni abbiamo provato e che fisiologicamente svolge un compito di allarme e di anticipazione di un possibile pericolo, con il risultato di attivare le funzioni corporee e psichiche idonee ad affrontarlo, compresa la fuga. È un'emozione che riveste quindi un fondamentale ruolo difensivo e adattativo all'ambiente, così come una funzione maturativa della personalità.

Quando invece perde il suo legame con una situazione concreta  e la reazione a questa diventa sproporzionata, l'ansia assume il significato patologico che comunemente le viene attribuito.

Le società contemporanee impostate sull'individualismo espongono a continue situazioni di incertezza e instabilità, richiedendo molto ad ogni persona, imponendo ritmi intensi, non favorendo tempi naturali di recupero e spazi adeguati di relazionalità. La diffusione dell'ansia è una conseguenza quasi inevitabile di tutto ciò, col prevalere dei suoi aspetti negativi, cioè di uno stato emotivo soggettivamente spiacevole di paura o apprensione nei confronti del futuro prossimo accompagnato da disagi o chiare disfunzioni corporee. Questo stato, a differenza dell'ansia fisiologica, protraendosi diventa motivo di disadattamento all'ambiente a volte molto pesante, e di disgregazione della personalità.

Il 21 novembre p.v. ci sarà un convegno a Padova intitolato: "Conoscere l'Omeopatia e la cura omeopatica di Bronchite, Tosse, Polmonite, Raffreddore allergico, Dermatiti pediatriche, Ansia, Paura".

In questo incontro ci occuperemo dell'ansia patologica e in particolare di quella che diventa un tratto ricorrente del carattere della persona. Ricordo però che tanti sono i tipi di ansia e quasi costante è la sua associazione con patologie organiche o psichiatriche anche molto gravi (qui svolge invece il suo ruolo fisiologico di allarme). Bisogna quindi sempre inquadrarla correttamente da un punto di vista diagnostico, specificandone la natura.

Molto è lo spazio dedicato nell'omeopatia allo studio dell'ansia e ampie sono le sue possibilità di impiego, per quanto non siano mai situazioni di facile risoluzione essendo uno stato d'animo spesso legato a nuclei profondi della storia del paziente.

L'omeopatia, la medicina che cura la persona e che "personalizza" la malattia, non può non dare peso a queste espressioni del modo di funzionare di un organismo. Le malattie sono spesso l'esito di un susseguirsi di disagi emozionali, psichici, relazionali e di stili di vita, e poter intervenire in queste fasi, cosa che possono fare l'omeopatia e poche altre medicine, permette un lavoro realmente terapeutico e preventivo. E' la capacità di lavorare sul piano funzionale, riconoscendolo e stimolando le capacità di riorganizzazione del sistema-individuo, che impedisce di passare a un piano lesionale.

Tanti sono i rimedi impiegabili da un professionista competente. Qui ne suggerirò alcuni, tra i più indicati in queste circostanze e anche di facile uso domestico.

Ciò che è indispensabile perché la prescrizione risulti efficace è però sempre l'individualizzazione della terapia, cosa che passa attraverso una corretta "modalizzazione" dei sintomi, cioè la specificazione del "dove, come, quando, perché" del disturbo.

Come si manifesta l'ansia in quel soggetto? In quali circostanze? Cosa la scatena o migliora? Con che sintomi fisici si associa? Che mezzi ho a disposizione per affrontarla? In che storia va inserita? Con quali altri disturbi è associata? Quali altre caratteristiche generali e più particolari sono proprie a quell'organismo? Quali i meccanismi di compenso e adattamento?

Sono queste le domande che l'omeopata deve porsi e a cui deve dare una risposta per essere efficace nella sua prescrizione.

Avremo allora l'ansia caratterizzata da una fretta incessante di Argentum nitricum (il nitrato d'argento) o dall'angoscia di morte e dal bisogno di controllare di Arsenicum album; la paura paralizzante di Bryonia o dei Carboni; la fretta progettuale di Mercurius o Aurum; il bisogno di sostegno di Pulsatilla e delle Calcaree e così via.

Riferimenti a più corretti stili di vita accompagneranno il Convegno del 21 novembre, dove ovviamente daremo ampio spazio alle domande del pubblico.


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