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La decrescita per riscattare la nostra libertà

Da Enjoylife

La decrescita per riscattare la nostra libertà
Ok, l'ho già detto....il mio lavoro non mi piace, perciò forse sono un po' prevenuta nelle mie considerazioni sul lavoro, però in questi giorni stavo riflettendo sul detto "il lavoro nobilita l'uomo".......
e ho pensato: ma davvero?!???!?!??
Quaranta o più anni passati in fabbrica o in ufficio per 8 o 10 ore al giorno,  viaggi in auto o metropolitana e pranzi fatti al bar con un panino o in una saletta aziendale con la "schiscetta" portata da casa nobilitano davvero? 
E' davvero necessario buttare così tutto quel tempo a fare qualcosa che non è in linea con il nostro "essere" e il nostro "sentire" per guadagnare mille euro al mese?
Quei mille euro al mese che spendiamo per riempire di cose inutili il carrello del supermercato approfittando di offerte 3x2 oppure per comprare a caro prezzo il vestito firmato, l'ultimo modello di cellulare o la macchina nuova a rate.
Il consumo è considerato il criterio per misurare il livello di sviluppo di una società, ma questo ha senso solo se questo consumo è legato ai reali bisogni di una società, mentre quando i bisogni sono in realtà bisogni indotti e diventano capricci non si sta più misurando se quella società ha una vita dignitosa e di buona qualità, ma solamente il guadagno ed il potere delle aziende che producono beni.
Abbiamo creato questo sistema economico e continuiamo ad alimentarlo restandone schiavi e se non ci adeguiamo ci sentiamo diversi, se viviamo al di sotto delle nostre possibilità economiche e non compriamo compulsivamente quasi ce ne vergognamo.
Non sappiamo neanche più attribuire il giusto valore alle cose che compriamo, ma se questo valore lo misurassimo con le ore del nostro lavoro che sono occorse per comprarle ci renderemmo conto della nostra schiavitù!
La decrescita per riscattare la nostra libertà
Un sistema basato sulla crescita ed il consumismo non migliora le condizioni di vita, ma accentua le diseguaglianze socio-economiche della popolazione.
Credo sia davvero ora, in questo momento storico, di fermarsi a riflettere sul fatto che basterebbe consumare meno e meglio per poter lavorare meno e godere meglio del tempo libero che ne consegue, ottenendo così una migliore qualità di vita.
E' essenziale capire che il lavoro dovrebbe permetterci di vivere e migliorare le nostre condizioni di vita, non renderci schiavi solo per poterci sentire parte del branco di consumatori!
La mancanza di informazione ci rende plasmabili e fonte di guadagno per i potenti del mondo.
Spesso si pensa che come singoli non si possa fare alcuna differenza e così non si fa nulla per cambiare,  ma i nostri gesti quotidiani e le nostre scelte sono importantissimi per riuscire a cambiare il sistema e a migliorare le condizioni di vita dell'intera umanità, degli animali e dell'ambiente.
Una delle più importanti scelte che facciamo quotidianamente è quella di come fare la spesa.
Ad esempio scegliere di non comprare prodotti di marche pubblicizzate significa risparmiare il costo aggiuntivo della pubblicità che è sempre incluso nel prezzo di vendita e ricade sempre sul consumatore. Spesso si dà più credito al nome di un prodotto solo perchè lo si è visto e stravisto in TV,  che non alla sua reale qualità.
Comprare un inquinantissimo detersivo per la lavatrice di una marca famosa e strapubblicizzata perchè è in offerta 3x2 non significa risparmiare dei soldi, ma solamente continuare a girare in quel diabolico vortice creato appositamente dagli esperti di marketing per tenerci schiavi delle loro strategie di mercato.
Le offerte in realtà servono a farci comprare di più di quanto abbiamo bisogno.....se compriamo tre prodotti perchè il terzo è in offerta a solo un euro, ma in realtà ce ne serviva solo uno stiamo facendo il loro gioco. 
Spesso poi bisognerebbe domandarsi cosa significa, da un punto di vista etico, riempire il carrello con marchi conosciuti spendendo il  meno possibile. 
Partiamo dal presupposto che dove ci sono grandi interessi economici non c'è spazio per l'etica e ci renderemo conto che per vendere quei prodotti così a buon mercato si è risparmiato sulle materie prime, sui salari e la sicurezza dei lavoratori.
E spesso proprio quelle multinazionali senza scrupoli in cui non vi è spazio alcuno per etica e/o morale, lanciano campagne pubblicitarie a sostegno di progetti di aiuto dei Paesi poveri per pura questione di immagine che li aiuterà ad aumentare le vendite, oppure si inseriscono nel circuito dei prodotti equi e solidali o ecologici senza condividerne i valori ma solo per entrare in quelle nicchie di mercato....detersivi pubblicizzati come ecologici solo perchè se ne può usare una minima quantità, automobili definite ecologiche solo perché bruciano meno benzina .... l'ecologia, che dovrebbe essere un principio etico, è stata fatta diventare una moda per sfruttarne il mercato! 
Molti pensano che mangiare sano e biologico costi troppo, invece nutrirsi in maniera sana è anche un modo per risparmiare oltre a mantenere in salute noi e il Pianeta. 
Consumare prodotti naturali, locali, biologici e di stagione ci farà spendere meno ed inquinare meno, perchè eviteremo di acquistare tutti quei prodotti confezionati o che arrivano da lontano, che ci fanno male e costano molto....... acquistare frutta e ortaggi fuori stagione significa acquistare prodotti che arrivano da Paesi lontani e ciò ha un costo molto elevato sia in termini economici che ambientali a causa del petrolio necessario al loro trasporto, così come le merendine e tutti i prodotti da forno, pieni di olio di palma,  causa di enormi problemi sia alla nostra salute che all'ambiente. 
Preparare in casa sane merende, come una torta, una barretta di cereali o un gelato partendo dalle materie prime ci aiuterà certamente a risparmiare e a mantenerci in salute.
L'autoproduzione è la soluzione migliore in ogni campo, a partire da quello alimentare e ci permette davvero di renderci indipendenti, almeno in parte. 
Autoprodurre il pane e gli altri cibi partendo dalle materie prime, i prodotti per l'igiene personale e della casa e altri svariati oggetti di uso comune ci rende più autonomi oltre che più sicuri su cosa mangiamo e mettiamo sulla nostra pelle.
La situazione degli acquisti indotti è ancora peggiore se si parla di auto, elettrodomestici, televisori ed articoli vari di elettronica perchè con supervalutazioni dell'usato e pagamenti dilazionati ci inducono ad acquistare ciò che è davvero superfluo e che magari è anche caro, pur essendo prodotto a un costo reale molto inferiore ottenuto risparmiando sulla manodopera in Paesi dove non esistono tutele per i lavoratori. Senza considerare che sostituendo un bene ancora funzionante produciamo una maggiore quantità di rifiuti che poi andranno smaltiti e finiranno probabilmente ad inquinare quegli stessi Paesi del terzo mondo dove sono stati prodotti.
Come si dice......cornuti e mazziati!!!
Aggiungiamoci pure che per produrre beni superflui continuiamo ad estrarre risorse dal pianeta come se fossero inesauribili!
Un'altra importantissima scelta che possiamo fare nel nostro quotidiano è quella di liberarci della TV o quantomeno di ridurre il tempo passato davanti ad essa, che tra messaggi pubblicitari e programmi demenziali condiziona la nostra mente ed è la causa principale del nostro sonno della ragione. 
Anche utilizzare meno l'automobile e quando possibile utilizzare i mezzi pubblici, il car sharing, la bicicletta o semplicemente camminare a piedi è un modo per attuare una sana decrescita utile a noi, all'ambiente e alle nostre tasche.

Persino fare un regalo ad un amico può trasformarsi in una scelta etica, evitando di acquistare articoli prodotti in serie e scegliendo invece oggetti prodotti artigianalmente da qualche bravo creativo o, meglio ancora, autoprodotti da noi stessi. Sarà certamente un dono originale e molto più apprezzato!


Risparmiare le risorse è un altro importante passo verso una sana decrescita. 
Si può risparmiare acqua chiudendo il rubinetto mentre ci si lava i denti o preferendo la doccia al bagno o ancora dotando il proprio orto di impianto a goccia e, anche se molti non lo sanno, si risparmia acqua anche smettendo di mangiare carne perchè per produrre un chilo di carne bovina occorrono più di 15000 litri di acqua, mentre ne bastano circa 1500 per produrre un chilo di riso.
Si può risparmiare energia elettrica semplicemente spegnendo le luci quando si esce da una stanza (sembra banale ma mi sono resa conto che moltissimi non lo fanno!) oppure utilizzando lavastoviglie e lavatrice solo a pieno carico e negli orari serali se si ha la tariffa bioraria.
La crescita illimitata, che punta solo al profitto ha conseguenze disastrose per l’ambiente e per l’umanità.
Eliminare gli sprechi, combattere l'obsolescenza, riciclare e riutilizzare, autoprodurre, coltivare un orto, acquistare prodotti locali, evitare i supermercati, comprare frutta e verdura direttamente dai contadini, fare la spesa nei negozi del biologico e del circuito equo e solidale, rivalutare il baratto e l'economia del dono significa vivere in modo sostenibile ed è questo il significato del termine "decrescita".
Tutto questo ci permette di ridurre i nostri acquisti e quindi il tempo dedicato al lavoro, lasciandoci più tempo da dedicare a noi stessi, ai rapporti interpersonali e a fare ciò che ci appassiona. E questo aumenterà certamente la qualità della nostra vita, molto più che possedere oggetti superflui.
La decrescita per riscattare la nostra libertà
La decrescita è anche un modo di riscattare la propria libertà e la propria indipendenza!

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