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La delusione del “tieffino”

Creato il 28 luglio 2014 da Simo785

A cura di Bruce Wayne

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La "storica" sconfitta contro Costa Rica

Vabbè, il Mondiale è bello che andato. Ho sofferto per la Nazionale?
Macché. Il “tieffino”, come vi spiegai qualche tempo fa, ha occhiaie e male ai piedi perché studia dalle sei del mattino a mezzanotte, e nel pomeriggio, per vincere la sonnolenza post-pranzo, passeggia coi libri in mano e ripete la lezione. Insomma: il “tieffino” non ha tempo di soffrire per la Nazionale.
Però, ecco, tempo per rimanere deluso sì. Perché, insomma, è un “tieffino” e per lui il mondo è a forma di libri di storia, letteratura e geografia: ma che gli azzurri ce le hanno prese dal Costa Rica (ripetiamo tutti insieme: dal Costa Rica!) e dall’Uruguay (ancora una volta: dall’Uruguay!) lo sa.
E sa pure che i Teutoni di Crucchia, hai voglia tu a sfotterli, hanno spianato le schiene brasiliane con un serafico 7-1 presentandosi in finale contro Messi – non contro l’Argentina, che è una proiezione della “pulga” – per fargli passare la voglia di dire che da solo trascina le squadre. Insomma: per il “tieffino” l’Italia è il luogo in cui si è svolta la battaglia di Legnano e si sono approvati i Patti Lateranensi: ma quando ce le prende ai Mondiali resta deluso lo stesso.
E pure la Germania, certo, è la patria di Ottone I e di Martin Lutero: ma comunque resta anche un esempio calcistico, un modello. Dannazione.


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