Magazine Salute e Benessere

La dieta BARF nell'alimentazione del cane

Creato il 27 ottobre 2015 da Informasalus @informasalus

La dieta BARF nell'alimentazione del cane
L’idea alla base della dieta BARF è dunque fornire al cane un'alimentazione simile a quella che troverebbe in natura

Non è possibile preparare un programma alimentare che copra le necessità di ogni singolo soggetto. Poiché ogni cane è diverso, sarete voi a dover osservare con attenzione il vostro animale e, se necessario, adattare la dieta alle sue esigenze. Ci sono cani che non tollerano i cereali o cani che all'inizio digeriscono a fatica la carne cruda e le ossa. Ad altri cani semplicemente non piacciono le interiora o le verdure. Ci sono anche cani che hanno bisogno di avere un'alimentazione almeno parzialmente cotta. In questo libro ci si occupa dell'alimentazione di un cane mediamente sano.

Il concetto di un cibo unico, perfettamente equilibrato, viene dall'industria. La motivazione di una tale idea è un guadagno economico e non un'alimentazione ottimale e salutare per il cane. Non esiste la necessità di somministrare ad ogni pasto tutte le sostanze nutritive di vitale importanza. L'equilibrio si raggiunge nell'arco di tempo di molte settimane, come del resto accade anche in natura. Seguendo un'alimentazione crudista e naturale non è un problema se, per un breve lasso di tempo, si alimenta il cane in maniera monotona. La cosa importante è che, di norma, il cane mangi in maniera variata. Quando andate in vacanza oppure avete poco tempo, potete, ad esempio, dargli da mangiare semplicemente rumine o un paio di ossa polpose.

Non si insisterà mai abbastanza sull'importanza della variazione nella composizione degli alimenti. Tanto più si varia, tanto più si amplia lo spettro delle sostanze nutritive e si può quindi essere sicuri che il cane assuma tutte le sostanze nutritive per lui necessarie. I problemi si vedono più spesso negli animali ai quali viene somministrata un'alimentazione sempre uguale, ad esempio solo carne di pollo oppure le carote come unica fonte vegetale.

La carne dovrebbe essere data, se possibile, in grossi pezzi o attaccata all'osso, poiché la masticazione è importante per la cura dentale. La carne o le ossa non vanno mischiate con i cereali, poiché una tale combinazione può portare a flatulenza e perché la fitina contenuta nei cereali limita l'assimilazione dei minerali e degli oligoelementi e può bloccare gli enzimi digestivi. Ciò significa che, se desiderate dargli cereali, il cane deve mangiare di norma due volte al giorno. Questa soluzione è migliore per due motivi: per prima cosa è opportuno separare determinati ingredienti e poi, suddividendo la razione di cibo in due pasti, si riduce il pericolo della torsione dello stomaco. I cani che assimilano male il cibo dovrebbero comunque fare almeno due pasti al giorno.

Una volta alla settimana bisognerebbe alimentarli senza carne e senza ossa e dovrebbe poi seguire un giorno di digiuno. Riassumendo, quindi: 5 giorni alla settimana i cani possono mangiare carne, un giorno seguono un'alimentazione senza carne e infine fanno un giorno di digiuno. Se il cane tollera male il digiuno, basta rinunciare alla carne una o due volte alla settimana.

Potete dare le verdure da sole come pasto unico oppure aggiungerle alla carne; in genere vanno passate al passaverdura oppure vanno cotte leggermente al vapore, poiché i cani digeriscono a fatica la cellulosa. A me piace aggiungere, una volta alla settimana, verdure grattugiate grossolanamente (soprattutto carote) perché aiutano la flora intestinale. Ci sono cani a cui non piacciono le verdure: in questo caso si possono mischiare con carne tritata o macinata, tonno o sangue oppure si possono frullare insieme al fegato.

Se desiderate far seguire al cane una dieta priva di cereali, le verdure dovrebbero ricoprire il 10-25% della razione totale mentre carne/ interiora/RMB il 75-90%.

La quota di RMB non dovrebbe superare il 30% della razione totale, è sufficiente restare intorno al 10-15%. Se si opta invece per un'alimentazione con cereali, la porzione va adeguata percentualmente a quella delle verdure, in modo tale che la somma dei due ingredienti rappresenti il 25% della quantità totale. In generale i cereali non dovrebbero mai superare il 10% della complessiva dose quotidiana di cibo, meglio ancora se ci si limita al 5%.

Un programma alimentare si può mettere insieme in diversi modi. Potete dare da mangiare al cane una volta al giorno, due volte al giorno o, addirittura, ogni due giorni. In definitiva la modalità dipende dal vostro cane e dalle sue abitudini di vita. Ci sono cani per i quali è meglio fare pasti frequenti e altri che invece hanno l'esigenza di pasti più abbondanti e piuttosto sporadici. Consiglio di iniziare con due pasti al giorno.

Veniamo ora alle quantità: per cani adulti e con una normale attività fisica, i nutrizionisti consigliano che la quantità di cibo quotidiana equivalga al 2% del peso corporeo. In base alla mia esperienza, però, la quantità può variare fortemente a seconda del temperamento, dell'attività, delle condizioni di salute e dell'età del cane. Oltre a ciò, giocano un ruolo importante il fatto che il cane sia castrato oppure no e la temperatura esterna. Per la maggior parte dei cani la dose ideale è di circa il 2-4% del peso corporeo. Di questo 2-4%, il 75-90% deve essere di origine animale (carne, ossa, prodotti caseari ecc.) e il 10- 25% di origine vegetale (verdure, frutta, cereali ecc.)

La dieta BARF nell'alimentazione del cane

Digiuno

Il digiuno non è un obbligo nell'alimentazione crudista. Personalmente ho sempre fatto digiunare i miei cani con regolarità, ma dopo anni ho constatato che esistono cani che lo tollerano male. Con il digiuno si cerca di imitare un po' ciò che accade in natura: i canidi selvatici non abbattono ogni giorno una preda e nel caso riescano a procacciarsela, mangiano finché possono. In teoria si potrebbe dare da mangiare al cane ogni tre giorni e anche solo nelle quantità che riesce effettivamente a consumare. In realtà, però, rischiamo di causare problemi all'animale, perché nell'allevamento non pratichiamo una selezione naturale basata sul concetto secondo cui solo i più forti sopravvivono; quindi la nostra popolazione canina è affetta da debolezze importanti. Questo riguarda la digestione, la masticazione e la struttura corporea. Inoltre, le razze che alleviamo sono talmente limitate (ad esempio la razza brachicefala) che in natura non sarebbero mai in grado di sopravvivere da sole.

Un argomento a favore dei giorni di digiuno, o dei giorni in cui non si consuma carne, è che attraverso il digiuno il tratto gastrointestinale e gli organi digestivi si possono alleggerire e i pasti vegetali ricchi di fibre depurano ulteriormente l'intestino. La maggior parte dei cani tollera senza problemi uno o due giorni di digiuno ogni 7-14 giorni, non così la maggior parte dei proprietari. Semplicemente non riescono a sopportare lo sguardo affamato dei loro prediletti.

In conclusione: non tormentatevi e non tormentate il vostro cane. Se voi o lui soffrite troppo, passate a due giorni di dieta priva di carne. La cosa importante è che l'animale almeno un giorno, meglio se due, alla settimana, non consumi carne.

Il mio cane ha sempre fame

La maggior parte dei cani ha sempre fame, in fondo si tratta di predatori geneticamente programmati per divorare tutto insieme e grandi quantità di cibo. Geneticamente i cani si differenziano pochissimo dai lupi e molti dei loro istinti e modi di comportarsi si possono vedere ancora oggi nei nostri amici a quattro zampe, tra cui la mancanza del senso di sazietà. Quindi, se il cane cerca continuamente altro cibo, è normale, non significa che abbia problemi.

Regimi alimentari

Per iniziare può essere di grande aiuto formulare e seguire un regime alimentare preciso, in modo che possiate avere una visione generale ed essere poi più sicuri che le esigenze alimentari del vostro cane siano coperte. Per poter preparare una dieta dovete dapprima calcolare la quantità totale di cibo. Per fare ciò potete usare la tabella 1.1 oppure potete calcolare la quantità con esattezza aiutandovi con la tabella che segue.

La quantità totale verrà suddivisa ulteriormente in base ai diversi componenti del cibo. Potete calcolarla per un singolo giorno o per l'intera settimana. Probabilmente, quando avrete fatto l'abitudine ad alimentare il vostro cane seguendo la dieta crudista, non vi serviranno più aiuti di questo genere. Tuttavia, anche dopo una dieta prolungata a base di cibi crudi, è utile controllare ogni tanto la composizione degli alimenti seguendo le indicazioni del regime dietetico scelto.

La dieta BARF nell'alimentazione del cane

Come esempio prendiamo un cane mediamente attivo, non castrato, con un peso di 30 kg. Al nostro cane servono circa 600 g di cibo al giorno oppure 4200 g alla settimana. Iniziamo a suddividere ora questa quantità complessiva proporzionalmente in due gruppi di alimenti: quelli di origine vegetale e quelli di origine animale. Per la tabella 1.3 ho utilizzato come valore medio di riferimento il 20% di alimenti di origine vegetale e l'80% di origine animale in un'alimentazione priva di cereali e il 30% di alimenti di origine vegetale e il 70% di origine animale in un'alimentazione che comprende cereali. Questi due gruppi vanno poi ulteriormente suddivisi: gli alimenti vegetali in verdure, frutta e cereali, quelli di origine animale in muscolo, rumine, interiora e ossa. Poiché le uova e i prodotti caseari sono alimenti che forniscono proteine e grassi, se necessario vengono inseriti tra i componenti di origine animale.

La dieta BARF nell'alimentazione del cane

La dieta BARF nell'alimentazione del cane

A questo punto ormai dovrebbe essere chiaro che il tentativo di preparare il cibo seguendo il principio su cui si basano i prodotti industriali, cioè "tutti gli elementi nutritivi, nelle giuste quantità, ad ogni pasto", non farà molti proseliti. Naturalmente potete anche preparare la razione quotidiana seguendo le indicazioni in grammi, ma io consiglio di attenervi alla dose settimanale, articolata come nella seguente tabella:

La dieta BARF nell'alimentazione del cane

Per rendere il tutto più facile arrotondiamo anche le quantità. Adesso si tratta solo di ripartirle equamente tra i diversi pasti. Nel piano alimentare che portiamo ad esempio, consideriamo sei giorni di alimentazione e uno di digiuno. Per il nostro cane sarebbero, quindi, dodici pasti alla settimana, due dei quali senza carne.

La dieta BARF nell'alimentazione del cane

Il misto di verdure e quello di frutta devono contenere rispettivamente almeno tre tipi di verdure e due di frutta, in questo caso è importante variare. Quando si ha fretta, si può ricorrere alle verdure secche, liofilizzate o surgelate, la verdura fresca e la frutta fresca e matura, però, sono meglio. Completiamo il piano alimentare con oli, erbe aromatiche e altri integratori alimentari a seconda delle necessità. Nei capitoli seguenti verranno dettagliatamente descritti i singoli tipi carne, ossa, verdure, cereali e frutta, oli, spezie e i diversi integratori alimentari.

Qui di seguito si propone un regime alimentare esemplificativo, che può servire come indicazione. Poiché ogni cane è diverso, bisogna adattare il programma alle singole esigenze.

La dieta BARF nell'alimentazione del cane

La dieta BARF nell'alimentazione del cane

Tratto da “La Dieta Barf per Cani. Manuale di Alimentazione naturale” di Swanie Simon


Hai un account google? clicca su:


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :