Magazine Sport

La diversa distribuzione del Market Pool fra CL ed EL (seconda applicazione pratica)

Creato il 23 maggio 2014 da Tifoso Bilanciato @TifBilanciato

Dopo la simulazione della distribuzione del Market Pool (mp) della CL 2012/13 colle regole dell’EL, eseguo ora … l’operazione inversa: la spartizione del mp di EL 2012/13 colle regole della CL.

Per quanto possa apparire strano, sono necessari più adattamenti per rendere “trasferibili” le norme da una coppa all’altra, a partire dalle federazioni chiamate a dividersi il mp, che sono le 26 cui appartengono i 56 club coinvolti dai gruppi in poi. Infatti, nella CL reale si parla più semplicemente di federazioni presenti nei (e non dai) gironi ma “trasportando” tale e quale la limitazione, nel caso concreto, rimarrebbe esclusa la Bielorussia, presente col solo BATE nei sedicesimi di finali di EL, quale ripescato dai gruppi di CL.

Il successivo passo è dividere il mp totale di €. 83.500.000 in 26 fette nazionali, sempre in proporzione ai diritti tv pagati dalle emittenti nazionali di riferimento; purtroppo, contrariamente alla CL dove dette proporzioni sono facilmente ricavabili, per l’EL devo usare delle approssimazioni, e pertanto sono possibili degli scostamenti rispetto ai dati reali. Tuttavia, i risultati finali non dovrebbero concretamente risentirne, giacché le differenze dovrebbero in ogni caso annullarsi in quanto tutte le cifre qui devono essere approssimate alle migliaia di euro (fette nazionali, parti di fette nazionali e quote dei club per parti).

 

Ogni fetta nazionale è poi suddivisa in due parti uguali, e ognuna di queste è distribuita in modo diverso fra i club “connazionali”, e più precisamente:

  • la parte A in base ai piazzamenti ottenuti nel precedente campionato nazionale;

  • la parte B in proporzione al numero di gare giocate dai gruppi in poi.

In linea di massima, A e B sono del medesimo importo (il 50% delle fetta nazionale); in realtà vi possono essere delle lievi differenze (nell’ordine dei 1-2.000 euro) dovute agli arrotondamenti e aggiustamenti.

 

La parte A

Se in CL si fanno i conti solo sul campionato, e chi vi si è piazzato meglio avrà una quota maggiore, in EL si parla di posizioni nei tornei interni: oltre al campionato, la coppa nazionale e di lega. Qui l’adattamento è abbastanza semplice, sostituendo la classifica in campionato colla “lista di preferenza” stilata per decidere chi inizia l’EL dal turno migliore. Di fatto, questa comincia sempre dai piazzamenti in campionato, colle seguenti eccezioni, tali per cui in ogni caso:

  • il primo posto tocca al vincitore di coppa nazionale;

  • l’ultimo posto tocca alla finalista di coppa nazionale, se partecipa all’EL in quanto tale (e non per la posizione in campionato, titolo che prevale);

  • l’ultimissimo (se mi è concesso) posto, dietro quindi anche alla finalista, spetta a chi partecipa grazie al fair play.

Può apparire “stonato” preferire il vincitore di coppa al campione nazionale (eventualmente presente), la cui partecipazione al torneo è però prevista esclusivamente come ripescato dalla CL (dal 3° turno di qualificazione, dagli spareggi o dai gruppi), ma non bisogna dimenticare che il premio della prima fetta dei gironi di EL spetta comunque al vincitore di coppa, anche in presenza del campione nazionale, e questo mi pare argomento decisivo per mantenere la lista così come descritta.

Le quote di A spettanti ai singoli club sono quantificate in blocchi del 5% l’uno: fino al 2011/12 dipendevano esclusivamente dal numero di squadre connazionali presenti nei gruppi; dal 2012/13 è stata aggiunta la seconda variante del numero totale di squadre iscritte in CL. Nessuna delle due variabili può però essere replicata pedissequamente in EL.

La struttura di CL è tale per cui il numero massimo (non superiore a 4) di squadre presenti ai gruppi di una federazione ammessa alla spartizione del mp, differisce dal minimo per una sola unità. Sono pertanto presenti solo tre diverse tabelle di distribuzione della parte A, rispettivamente per le federazioni con 2, 3 e 4 iscritte, qui sotto riportate: le colonne indicano le quote spettanti ai club in ordine decrescente di squadre presenti nei gironi (fra parentesi l’incremento rispetto alla colonna precedente).

 

MP EL con criteri CL - tab 1

 

Da ricordare che il piazzamento (prima, seconda, ecc.) non è da intendersi in termini assoluti ma relativi a chi è ammesso alla spartizione.

In EL, invece, la gamma è molto più ampia: in linea teorica, una federazione può parteciparvi con ben 9 squadre (fra ammesse dall’inizio e per il fair play, ripescate dalla CL e detentore), anche se il numero preciso è conoscibile solo una volta terminati i gruppi di CL; inoltre, se le partecipanti totali sono n, alla spartizione possono esservi ammesse 1, 2, 3…, n-1 o n squadre.

Senza perdere la testa in tutti i casi ipoteticamente possibili, mi fermo sul concreto: ognuna delle 26 federazioni interessate, ha iscritto all’EL da 1 a 6 squadre (a vario titolo). Si tratta ora di ricavare delle “regole” di costruzione delle tabelle di CL per poter sia completare le 3 note sia predisporre ex novo le 2 “mancanti” (quelle per 5 e 6 iscritte totali). Le uniche ricavabili con una certa sicurezza sono:

  • in ogni colonna, le quote (fin dove è possibile) sono diverse l’una dall’altra;

  • nella situazioni di en plein (prima colonna) le quote spettanti alla prima diminuiscono all’aumentare delle partecipanti totali, mentre quelle spettanti agli altri club aumentano o al peggio restano identiche.

Inoltre, è possibile intuire che, in ogni tabella, la spartizione dei blocchi del 5% della quota del club escluso dalla seconda colonna, parta dall’alto verso il basso, prosegua dal basso verso l’alto e continui così alternativamente.

Con queste regole, ho quindi predisposto le seguenti 6 tabelle per l’EL.

 

MP EL con criteri CL - tab 2

 

Dal 2012/13 anche il detentore di CL ha diritto a un “premio”. Secondo la ricostruzione più attendibile (non vi sono certezze sul punto, con un unico precedente a disposizione), questo è pari al 20% della parte A, mentre il restante 80% è suddiviso nelle proporzioni riportate nelletabelle. Nel concreto, anche l’EL 2012/13 vede presente alla spartizione il detentore Atlético Madrid, con altri due club spagnoli, Levante e Bilbao, per un totale di 3 squadre sulle 3 partecipanti. Si applica, pertanto, la prima colonna della seconda tabella per cui, una volta dedotto il 20% spettante all’Atlético:

  • allo stesso Atlético, prima squadra spagnola quale 5ª della Liga, va un ulteriore 40% (il 50% dell’80%), per una quota complessiva del 60%;

  • al Levante, seconda squadra spagnola quale 6ª della Liga, va il 30% (arrotondamento del 28% pari al 35% dell’80%);

  • al Bilbao, terza (e ultima) squadra spagnola quale finalista di Coppa del Re, va il 10% (arrotondamento del 12% pari al 15% dell’80%).

 

La parte B

Le quote sono divise in proporzione al numero di gare giocate dai gruppi in poi. L’unica difficoltà risiede nel fatto che in EL non tutti i 56 club ammessi alla spartizione partono da lì: infatti, le 8 ripescate dai gironi di CL cominciano direttamente dai sedicesimi. Una replica perfetta della norma, pertanto, le penalizzerebbe “sottraendo” loro 6 partite, e la sua ratio è quella di premiare chi va più avanti nel torneo. È poi decisivo ricordare come le ripescate abbiano sempre partecipato alla spartizione delle fette del mp di EL per tutti i turni effettivamente giocati, essendo ritenuta ininfluente la circostanza che hanno già intascato la loro quota del mp di CL. In pratica, le 8 ripescate sono trattate alla pari delle altre 48 squadre.

Per mantenere tale par condicio, l’unico mezzo è sempre conteggiare tutte le gare dai gironi in poi, ma sia in EL sia in CL. In termini concreti, le 6 partite dei gruppi sono considerate, a prescindere se questi fossero di EL o di CL.

 

 

La ripartizione simulata

La tabella che segue illustra la ripartizione del mp di EL 2012/13 applicando le norme della CL, adattate come finora esposto. Nell’ordine da sinistra a destra le colonne riportano: la federazione (Fed) di appartenenza, ricordando a fianco fra parentesi la quota relativa di diritti tv (DTV) ponendo l’italiana pari a 1,000, e sotto il numero totale di club ammessi alla spartizione sui totali partecipanti all’EL; il nome della squadra; la quota club della parte A (A) affiancata dalla percentuale; la quota club della parte B (B) affiancata dal numero di gare giocate; la quota club complessiva, somma delle quote club delle parti A e B (MPC); la quota club reale (MPE); le differenze fra quota club simulata e reale (in negativo quando la prima è inferiore alla seconda) in termini assoluti (D) e percentuali (%). Le 8 ripescate sono evidenziate da un asterisco sul nome. In caso di federazione con più club, l’ultima riga riporta i totali.

 

MP EL con criteri CL - tab 3

 

Ad una prima occhiata, nessuno dei 56 club ha visto confermare la propria quota finale, anche se le differenze sono abbastanza variegate: lo Sporting è quello che meno se ne discosta, in termini assoluti (-1.204) e relativi (-0,38%). Il maggior vantaggio assoluto tocca allo Zenit con un incremento di 1.628.626, per un +378,42% relativo che però impallidisce di fronte al mostruoso +1.071,05% (oltre 10 volte tanto!) registrato dalla Dynamo Kiev. Dall’altro capo, in casa nostra si versano le lacrime più amare, colla Lazio e il suo -1.678.976, anche se percentualmente a soffrire di più è il Liverpool a -60,68%.

 

Le differenze

È possibile tracciare una linea di tendenza delle differenze fra un metodo e l’altro? Rispetto alla prima simulazione, qui la risposta non è decisamente affermativa dovendo operare numerosi distinguo. Riproponendo le medesime (tranne l’ultima) tabelle comparative, rielaborando i dati della soprastante, per evidenziare in modo più chiaro alcuni punti chiave, parto con quella che ordina le federazioni in base al turno di eliminazione (T) della loro ultima squadra.

 

MP EL con criteri CL - tab 4

 

È facile concludere che la suddivisione del mp di EL secondo le norme della CL risulti meno meritocratica rispetto alla reale: infatti, le uniche federazioni ad aver incrementato la propria fetta sono quelle arrestatesi agli ottavi. Non solo, ma tendenzialmente:

  • tanto più una federazione si è spinta dai quarti in poi, tanto più la propria fetta è diminuita in termini percentuali;

  • tanto prima una federazione si è fermata dai gruppi agli ottavi, tanto più la propria fetta è aumentata in termini percentuali.

Al di là di ciò, però, è difficile tracciare una linea ben marcata di tendenza; analizzando turno per turno:

  • chi è arrivato in finale, perde circa il 31,5%;

  • chi si è fermato in semifinale, perde circa il 21,4%;

  • chi si è fermato ai quarti, perde circa il 4,15%;

  • chi si è fermato agli ottavi, guadagna circa il 10,2%, ma la Repubblica Ceca si ferma a poco meno del 9%;

  • chi si è fermato ai sedicesimi, guadagna intorno al 23%, ma la Bielorussia si spinge fino a circa il 750%(!);

  • chi si è fermato ai gruppi, guadagna dal 40 al 45%, ma la Slovenia si ferma a circa il 35%.

All’interno di ogni blocco di federazioni, è poi impossibili capire i motivi che portano alle differenze fra l’una e l’altra, nemmeno ricorrendo a DTV.

Anche qui, non bisogna estendere le conclusioni tratte sulle fette di federazione alle quote dei club: infatti, una fetta nazionale inferiore non si traduce automaticamente in quote di club inferiori, e viceversa. A tal riguardo, nella prossima tabella i club sono inseriti in ordine di turno (T) di eliminazione.

 

MP EL con criteri CL - tab 5

 

Se per le fette nazionali il decremento è sicuro dai quarti in avanti, e l’incremento dagli ottavi in giù, per le quote di club la seconda sicurezza vacilla. Infatti, per ogni turno compreso fra gruppi e ottavi, esistono club con quote sia aumentate sia diminuite, anche se numericamente i primi superano i secondi, eccezion fatta per gli ottavi. All’interno di ogni blocco di squadre, poi, persiste l’impossibilità di risalire alle variabili che spieghino l’aumento o la diminuzione e la relativa maggiore o minore incisività.

Colla dovuta cautela, è però possibile confermare anche nelle quote di club la minore meritocrazia rispetto alle norme di EL. Caratteristica che, in termini generali, è emblematicamente rappresentata dal caso italiano: giunti fino ai quarti colla (sola) Lazio, i club nostrani vedono la fetta nazionale diminuire di 695.308 (-4,15%), e al loro interno l’Udinese (l’unica arrestatasi fin dai gironi) conosce l’aumento più consistente assoluto e relativo (+1.338.053 pari al +55,55%), mentre la Lazio (spintasi più in là di tutte le altre) patisce la diminuzione più accentuata relativa e assoluta (-1.678.976 pari al -28,17%)

 


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :