La domenica delle Icone

Quale paese o cittadina che non supera i 20.000 abitanti, non ha, a detta di tutti, icone tra le fila delle persone che la popolano? Dove vivo adesso, non l’ho ancora trovata (è da poco che mi sono trasferito…), ma nel paese dove sono cresciuto, ce n’è sicuramente una che mi fa piacere citare sul blog: Alberto Guzzi. Per tutti è “il Guzzi”, un cognome un destino. Non gli ho mai chiesto se mette le mani anche su motori di quella marca –  forse non gliel’ho mai chiesto perchè immagino la risposta: <<… con chi pensi d’avere a che fare, o “Martul”! >> Lui non ripara le moto, le rimette a nuovo. Se non è in negozio, d’abbigliamento (una delle tante anomalie…), sai che è in officina. Dentro quella bottega, da ragazzini, riponevamo le speranze di veder volare i nostri Garelli Vip 4. Catena, rapporti, pignoni, carburatori 14/12… (potrei non smettere più). La gioia di veder sfrecciare la nostra ferraglia sopra i 100 Km/h, sapevamo sarebbe durata solo qualche giorno: il motore “spompo” avrebbe avuto bisogno del suo chirurgo. Oggi, mi racconta: << non c’è neanche più il divertimento! Sono tutti scooter che di meccanico hanno ben poco >>. Sempre in vena di complimenti: << Per fortuna, ci sono “bigoli” come te, che buttano via i soldi per comprare moto d’epoca che necessitano “tecnici” preparati come il sottoscritto >> Un mito! Sfilata la tuta da meccanico, e lavate le mani con la pasta abrasiva, c’è un ultimo rito da compiere prima di congedarsi: ” il prosecchino”. L’occasione, è buona per farsi le ultime due risate, e “casciar quattar bal” come diciamo in Brianza. Tornando a casa in moto, penso che la ricetta di oggi, dovrà essere un omaggio alla semplicità che contraddistingue i rapporti veri. Qualcosa di grande – un filetto –  che sveli l’anima – al sangue – senza compromessi – alla griglia -.                                           Buona domenica, gente. ” Al za vedum!”

Ingredienti e Preparazione (per 1 persona):

Fatevi consigliare dal macellaio, per il taglio del filetto. ( Peso circa 200 gr.) Rosmarino, sale, pepe e olio EVO. Cospargete il filetto, per qualche ora, con del sale grosso (consiglio di un amico gaucho ;-) ammorbidisce ulteriormente il taglio. Scaldate bene la griglia o la piastra, e mettete a cuocere il filetto: 3 minuti da un lato e 3 dall’altro (al sangue) 4/5 minuti (cotto medio) 6 minuti e oltre ( non mangerete più un filetto… ;-). Condite con un giro d’olio EVO a crudo e una spolverata di pepe nero macinato.