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La donna tra lavoro (e carriera) e famiglia, una scelta difficile

Creato il 14 maggio 2011 da Lupoantonio

La donna tra lavoro (e carriera) e famiglia, una scelta difficileNon è sbagliato affermare che il ruolo che la donna riveste oggi sia un problema sociale. La donna infatti è madre, moglie e lavoratrice. Aumentano sempre più le donne divise tra lavoro (e carriera) e famiglia, sia per motivi di bisogno finanziario sia per la realizzazione professionale derivante dalla parità dei diritti vantata nei confronti degli uomini.

La donna di oggi non ha neanche il tempo di fermarsi a pensare su quale sia la scelta migliore da compiere tra il dedicarsi al bene della famiglia o quella di dover lavorare per poter vivere in modo dignitoso. Fa una gran fatica a

conciliare i tempi di lavoro con quelli di cura della casa e dei figli, dedicando a volte più tempo al lavoro a scapito della famiglia, o viceversa. Sicuramente è una scelta difficile. Cosa fare? Esiste una scelta più giusta dell’altra? Forse no. Probabimente la domanda che la donna deve porsi è: “Qual è la mia priorità?”

Se la priorità è quella di dedicarsi esclusivamente alla famiglia, la decisione deve essere presa in modo consapevole, altrimenti diventa un sacrificio, una rinuncia. Se la donna sceglie di occuparsi della famiglia è perchè si sente realizzata e appagata da tale scelta. Ma spesso in molte donne, anche se decidono di non lavorare per stare in famiglia, subentra una frustazione, perchè non si sentono riconosciute per la loro capacità lavorativa e perchè non riescono a realizzare gli obiettivi professionali che si erano dati, soprattutto quando hanno trascorso molti anni a studiare per conseguire una laurea. In questo caso la soluzione migliore sarebbe per loro un lavoro part time.

Quando la donna invece decide di intraprendere una carriera lavorativa a tempo pieno, anche se mette tutta la buona volontà nel dedicare del tempo alla famiglia, purtroppo il suo ruolo di moglie e, soprattutto di madre, viene meno, nel senso che il legame affettivo va costruito nel tempo in modo costante e non nei brevi momenti, come per esempio quando rientra la sera stanca dopo una giornata di lavoro.
La donna che decide di dare priorità alla professione deve essere consapevole dei rischi che corre nel trascurare o nel dedicare poco tempo alla famiglia e delle conseguenze che può avere nelle relazioni affettive (moglie-marito, madre-figli). E’ pur vero che la donna lavora per contribuire ad assicurare il benessere economico alla famiglia, ma non bisogna mai dimenticare l’importanza ed il valore che il suo ruolo di madre riveste nel prendersi cura dei figli.
Purtroppo la realtà sociale vuole che il lavoro non sia più una scelta ma una necessità, sia per il marito sia per la moglie, e questo incide in modo significativo sulla famiglia.

Che dire. Come in tutte le questioni, forse la via migliore è quella di mezzo, evitando di sbilanciarsi eccessivamente a favore del lavoro o della famiglia. Le scelte sono molto personali e dipendono da proprie convinzioni, da un autoesame che la donna deve fare per verificare le proprie attitudini e capacità di riuscita in un ruolo piuttosto che nell’altro.



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