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La drammaturgia contemporanea è IN.OFF al Teatro Stabile del Veneto

Creato il 11 novembre 2012 da Robertoerre

// Roberto Rinaldi 

 

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Il Teatro rappresenta da sempre per la sua straordinaria forza comunicativa un' espressione artistica capace di arricchire la formazione culturale; un valido supporto alla didattica tradizionale che viene impartita a scuola. L'assistere ad una rappresentazione teatrale diventa occasione di apprendimento, senza venir meno al piacere, fine a se stesso, che il Teatro ha come elemento costitutivo. È significativo quindi notare come molti Teatri Stabili aprano a nuove proposte di drammaturgia contemporanee, molto più vicine alle forme di espressione diffuse tra i giovani.

Il Teatro capace di germinare in seno le problematiche socio culturali, presenti nella vita reale e quotidiana, come specchio di urgenze esistenziali non più rinviabili al giorno d'oggi. Il Teatro Stabile di Venezia ha deciso meritoriamente di investire le sue risorse, offrendo una rassegna di spettacoli dal titolo IN.OFF proposta al Teatro Goldoni di Venezia nello scorso mese di ottobre. La scelta di programmare sette titoli, inserita nella stagione di prosa 2012-2013, è il segno evidente di un'attenzione particolare ad un genere che viene contemplato come Contemporaneo. Il Teatro nelle sue varie accezioni senza classificazioni di supremazia, dove la prosa classica ha sempre avuto maggiore rilevanza. Con la promozione di quelle che sono le proposte più attuali, è possibile avvicinare sempre più le nuove generazioni a teatro, non solo come semplici fruitori, ma anche come partecipanti attivi ad un genere di teatro che annulla le distanze. Solo così diventa possibile prendere coscienza di cosa agita la società attuale grazie al confronto su cosa accade in scena.

 

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La sala in.off del Teatro Goldoni di Venezia 

Il Teatro Contemporaneo è anche “fisico” e favorisce un dialogo maggiore tra attore e spettatore, lo stimola, lo interroga, lo sollecita provocando anche forti reazioni emotive. Assolve ad un compito di denuncia, spostando l'asse tra scena e platea dove la fruizione è l'elemento principale del rapporto, che si viene a creare tra gli attori e il pubblico, oltre a favorire una maggiore vicinanza nel tentativo di abbattere la quarta parete: il “muro” immaginario, posto di fronte al palco di un teatro, attraverso il quale il pubblico osserva quello che accade. E' il confine tra il mondo della finzione e il pubblico. E' il dubbio che esiste tra la finzione dell'opera e lo spettatore. Questo muro immaginario è stato annullato dalla scelta della direzione artistica (Alessandro Gassman è il direttore del Teatro Stabile del Veneto) di avvicinare il pubblico della rassegna IN.OFF al palcoscenico, elevando al suo livello una pedana con i posti a sedere. Una sorta di condivisione non solo sul piano della distanza prossemica, ma cosa più importante, la possibilità di cogliere l'energia trasmessa dall'artista o dalla compagnia che si esibisce. Così è accaduto con Antropolaroid di Tindaro Granata, (uno dei titoli in cartellone), vincitore tra gli altri del Premio della Critica, assegnato nel 2011 dall'Associazione nazionale critici di teatro. Il suo fare teatro diventa condiviso nel momento stesso chiede al pubblico di “avvicinarsi” al suo mondo, dove la realtà biografica si mescola ad un immaginario quasi favolistico e narrativo grazie al cunto siciliano.

 

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La rassegna IN.OFF comprendeva Buco di Giorgio Sangati (Teatro Stabile del Veneto) Satyricon (Compagnia Verdastro Della Monica-TSI La fabbrica dell'attore), Idoli (Carrozzeria Orfeo), La merda (Cristian e Marta Ceresoli), Antropolaroid (Proxima Res), Raccontare, raccontare.. Francesco ( Comitato per le celebrazioni del centenario della nascita di Francesco Pasinetti), e Gaber se fosse Gaber (Fondazione Giorgio Gaber). L'iniziativa del Teatro Stabile del Veneto è auspicabile possa trovare anche in futuro una sua collocazione all'interno della stagione principale.

 

 la recensione di Antropolaroid pubblicata su www.rumorscena.com

http://www.rumorscena.com/2012/02/12/scatti-di-polaroid-siciliane-per-raccontare-una-storia-di-vita-tindaro-granata-emoziona-con-antropolaroid/

 


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