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La dura crisi dell’ università: in tre anni 30mila iscritti in meno

Da Leggere A Colori @leggereacolori
universitaLa crisi economica e, più in generale, quella della scuola e della cultura infligge un duro colpo all’ Università italiana. Gli iscritti calano annualmente; quest’anno abbiamo 78mila iscritti in meno ; tante sono le lettere che arrivano ai rettori dalle famiglie che non ce la fanno a sostenere la spesa: dato preoccupante, se si pensa che le borse di studio per i meno abbienti si sono visibilmente ridotte. Nonostante la riforma universitaria  con il tre più due, l’università è in declino, non solo per il calo di iscritti, ma per la qualità dell’insegnamento. A questo si aggiunga che il numero chiuso è stato esteso a molte facoltà, e questo è un deterrente per quegli studenti (la maggioranza) che esce mal preparata dalle Superiori. Una crisi profonda valoriale e culturale ci attraversa, e il mondo dei giovani volge sempre più prepotentemente verso una dimensione nichilista , come avverte il filosofo Galimberti, nel noto saggio L’ospite inquietante . Il nichilismo. Un saggio non solo per gli esperti di filosofia, ma per chiunque sia sensibile alle dinamiche giovanili. In primis, dovrebbero leggerlo gli insegnanti, perché, se decresce la fiducia nella cultura, la responsabilità è anche di chi dovrebbe esserne depositario. Vedremo nel testo di Galimberti insegnanti svogliati, nichilisti esse stessi, nel senso deteriore, poco motivati, insieme ad alunni ciondolanti per i corridoi delle scuole; ma quel che più mi pare grave nella scuola e nell’università è lo scollamento tra ideale Continua a leggere

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