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La felicità contempla tutto e vede che tutto è uno.

Creato il 12 novembre 2014 da Greysis
La felicità contempla tutto e vede che tutto è uno. Sat Nam bello essere divino! Tante benedizioni e tanto amore a te che sei parte di me! 

Chi potrebbe crede alle illusioni se non quello che le ha inventate?


Chi altro potrebbe vederle e reagire ad esse come se fossero la verità?


Dio non sa niente su i tuoi piani per cambiare la sua volontà.


L'universo è indifferente sulle leggi con cui hai creduto di governarlo.


E il cielo non si è piegato davanti all'inferno, né la vita davanti alla morte.

Tutto quello che puoi fare è scegliere di pensare che puoi morire o soffrire di malattia o che in qualsiasi modo puoi travisare la verità.


Ciò che è immutabile non può cambiare. E ciò che è assolutamente impeccabile non può peccare. Questa è la semplice verità.

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La felicità contempla tutto e vede che tutto è uno.
Capitolo 21.
La ragione e la percezione.
VIII-Il cambiamento interno.
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1. Sono allora pericolosi i pensieri?  Per i corpi sì che lo sono! I pensieri che sembrano distruggere sono quelli che sono stati insegnati a quello che pensa ed è che lui può essere distrutto. E così “muore” per ragione di ciò che ha imparato. Passa dalla vita alla morte, che è la prova finale che lui ha dato valore a ciò che è effimero invece di avere stima di quello che è costante.  Sicuramente ha creduto che voleva la felicità. Però non l'ha desiderata, perché la felicità è la verità e pertanto dev'essere costante.

La felicità contempla tutto e vede che tutto è uno.
2. Una gioia costante è una condizione completamente lontana dalla tua comprensione. Nonostante se tu potessi immaginare come sarebbe questo lo desidereresti anche se non lo capissi. In questa condizione di costante gioia non ci sono eccezioni né cambiamenti di nessun tipo. È tanto incrollabile come è l'amore di Dio per la Sua Creazione. È tanto sicura della sua visione nella stessa maniera che il Suo Creatore è sicuro di ciò che Egli sa. La felicità contempla tutto e vede che tutto è uno. Non vede ciò che è effimero, perché desidera che tutto sia come essa stessa è, e così è che lo vede. Niente ha il potere di cambiare la sua costanza, perché il suo proprio desiderio non può essere commosso. Questa arriva a quelli che capiscono che l'ultima domanda è necessaria perché le altre possano essere risposte, nella stessa maniera in cui la pace deve arrivare a quelli che hanno scelto di guarire invece di giudicare.
La felicità contempla tutto e vede che tutto è uno.
3. La ragione ti dirà che non puoi chiedere la felicità di una maniera inconsistente. Perché se ciò che desideri ti è concesso e la felicità è costante, allora non hai bisogno di chiederla che soltanto una volta per godere di essa eternamente. E se essendo ciò che è non godi di essa per sempre significa che non l'hai chiesto. Perché nessuno smette mai di chiedere ciò che desidera a chi crede che ha la capacita per concederlo a lui. Forse sta sbagliando rispetto a ciò che chiede, dove lo chiede e a chi lo chiede. Nonostante chiederà perché desiderare è un richiesta, una petizione fatta da qualcuno a cui Dio Stesso non lascerebbe senza darle una risposta. Dio ha dato a te tutto ciò che in realtà vuoi. Però quello di ciò che tu non sei sicuro, Dio non lo può dare a te. Perché mentre continui ad essere insicuro significa che non vuoi in realtà quello che hai desiderato e quello che Dio dà non può essere completo fino a che tu non lo riceverai.
La felicità contempla tutto e vede che tutto è uno.
4. Tu che completi la Volontà di Dio e che sei la Sua Felicità, tu la cui volontà è tanto poderosa come la Sua, la quale è un potere che non puoi perdere neanche in illusioni, pensa attentamente per quale ragione non hai ancora deciso come risponderai all'ultima domanda. La tua risposta alle altre ti ha aiutato ad essere parzialmente sano di mente.  Questa è l'ultima, nonostante ciò è quella che in realtà ti chiede se sei disposto ad essere completamente sano di mente.
La felicità contempla tutto e vede che tutto è uno.
5. Cosa è l'istante santo che la chiamata di Dio a che tu possa riconoscere ciò che Egli ti ha dato?  È qui la grande chiamata alla ragione, alla coscienza di ciò che è stato sempre lì di fronte ai tuoi occhi, alla felicità che potrebbe essere tua per sempre. È qui la pace costante che potresti sperimentare sempre. È qui rivelato davanti a te ciò che la negazione ha negato. Perché all'ultima domanda è stata data la risposta qui e ciò che chiedi ti è stato già concesso. Qui il futuro è adesso, perché il tempo è impotente davanti al tuo desiderio di ciò che non cambierà mai.
Perché hai chiesto che niente si interponga tra la santità della tua relazione e la tua coscienza di quella santità. Un corso di miracoli.


Grazie bellissimo essere per essere presente nella mia vita e per leggere i miei post. Pioggia di benedizioni e abbondanza. Ti amo. Tu sei me e io sono te. Namastè.
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