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La Fiducia nell’installatore antifurto

Da Mauro

La Fiducia nell’installatore antifurtoSalve Mauro… mi si perdoni il pensar male, ma a volte (dicunt) ci si azzecca! Si tratta di un problema che potrebbe interessare chiunque di noi. Racconto: alla scadenza dei 3 anni di garanzia, è andato in avaria l’antifurto volumetrico AVS installato in casa. E’ arrivato il tecnico (dopo 5 giorni) ed ha riparato l’impianto (almeno teoricamente). Totale:75 euro!!! Passano 15 giorni, stesso problema: la tastierina segnala TAMPER relativamente al sensore volumetrico della stessa camera della volta precedente. Domanda: visto che i venditori/installatori possono variare i contatti telefonici dove far arrivare l’allarme e possono attivare dalla loro postazione varie funzioni dell’antifurto, possiedono anche la capacità tecnica di creare disonestamente “ad arte” avarie e malfunzionamenti REMOTE che portino il cliente a chiamare più volte l’assistenza che, come sappiamo, è tutt’altro che gratuita? E poi, magari, approfittare della situazione per proporre al cliente in difficoltà anche un ampliamento dell’impianto, così come è successo a me. Faccio presente che entrambe le volte l’avaria si è verificata verso le 23:30, orario in cui non si può chiamare nessuno e ci si deve sorbire per tutta la notte (svegli) una sirena continuamente in allarme, con tanto di problemi col vicinato, etc. Come ci si deve comportare? Quali sono, se ci sono, le eventuali alternative alla “fiduca ad oltranza” nei confronti del venditore? Grazie.

Buongiorno
Innanzitutto grazie per il suo post: il caso che ci segnala ci permette di aprire una piccola parentesi che speriamo sia di utilità per tutti i nostri lettori.
Cominciamo col dire che non vogliamo stigmatizzare la categoria degli installatori dei sistemi di allarme che, come credo sia per tutte le categorie, è popolata da professionisti molto seri, abbastanza seri, poco seri e qualche (speriamo pochi) cialtrone. Generalizzare sarebbe fare un torto a tutti (buoni e cattivi) e quindi analizziamo la situazione per quella che realmente è: il suo personale caso con una particolare ditta di installazioni.
Detto questo, facciamo due considerazioni in merito alla sua situazione: se il problema che si ripresenta è lo stesso che aveva generato il primo intervento lei è coperto (per Legge) dalla garanzia sulla riparazione. Quindi può serenamente far presente al manutentore che il difetto originario è ancora presente e che lui è tenuto a venire a rimettere a posto l’impianto. Avendo pagato l’intervento, automaticamente la garanzia sulla parte sostituita riparte da zero e vale i 24 mesi previsti dal Codice Civile.
Se il difetto è diverso, diciamo che è stato sfortunato ma può succedere: non è che se oggi lei porta la sua auto a cambiare i freni domani non si possa rompere il cambio…
Veniamo alla seconda parte del suo post, ovvero sulla fiducia cliente e fornitore. Tecnicamente, l’installatore non può accedere ai controlli della centrale: può monitorare (nel senso di ricevere i messaggi di anomalia) per poter offrire un servizio di assistenza o tele-assistenza migliore – magari senza dover intervenire in loco – ma non può agire sulla centrale.
Il tele-controllo deve essere abilitato esclusivamente con il consenso da parte dell’utente, deve essere esplicitamente dichiarato ed autorizzato in fase di contratto ed è comunque soggetto alla registrazione dell’evento in centrale. Quindi la mia risposta è, senza dubbio, no.
Nell’ipotesi che un fatto del genere accada ci deve essere manomissione dell’impianto e malafede da parte dell’installatore (che, per altro, lascerebbe tracce evidenti ed in caso di denuncia sarebbe esposto in modo praticamente indifendibile). Il gioco vale la candela? Secondo me, no. In diversi anni di esperienza nel campo non ho mai avuto esperienze in questo senso: le garantisco che i costi di inviare un tecnico in loco a fare una manutenzione sono elevati e non penso che i 75 euro lordi incassati, sebbene non siano pochi, abbiano arricchito di molto le tasche dell’azienda.
Certo, tutto è possibile. Ma la considerazione spontanea che mi viene da fare è che un installatore costruisce il suo mercato sul passaparola e sulla pubblicità fatta dal Cliente soddisfatto: un’operazione del genere allo scopo di mettersi qualche euro in tasca non farebbe che fare terra bruciata intorno alla sua azienda, con conseguenze deprimenti per il business.
Ma se, al netto di tutto quanto sopra, ancora dovesse avere dei dubbi in merito, chiami un’altra azienda ed affidi a loro la manutenzione.


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