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La “fiducite” perenne del Governo Renzi, mai nessuno come lui

Da Openblog

Con la tripletta del week end sulla Legge di Stabilità le questioni di fiducia poste dall’Esecutivo sono salite a 29. Quindi Il rapporto fra voti di fiducia e leggi approvate sale al 52%, il valore più alto registrato dal 1996 in poi. Continua la “fiducite” del Governo Renzi.

Una sindrome evidente di “fiducite”. Da quando si è insediato il 22 febbraio 2014, il Governo Renzi ha chiesto ed ottenuto la fiducia ben 29 volte, 16 alla Camera e 13 al Senato. Un numero alto, che ha ricevuto un’ulteriore impennata durante il week-end, quando l’Esecutivo ha posto la fiducia sugli articoli 1, 2 e 3 della Legge di Stabilità 2015.

Il dato importante emerge però nel confronto con i Governi che hanno preceduto quello dell’ex sindaco di Firenze. Dalla XIII Legislatura ad oggi nessuno ha avuto un tasso di voti di fiducia-leggi approvate così alto. Dal 22 febbraio ad oggi sono state approvate 55 leggi, che portano la percentuale al 52%. In poche parole, oltre la metà delle leggi approvate ha avuto bisogno di una mozione di fiducia.

Pe rendere il tutto ancora più suggestivo, andiamo a sottrarre dal totale delle leggi approvate le ratifiche da parte del Parlamento di trattati internazionali, che hanno ben poco valore politico ed un esisto abbastanza scontato. Dal 22 febbraio ad oggi parliamo di 16 leggi, che sottratte al totale portano i provvedimenti approvati sotto con il Governo Renzi a 55, e il tasso di questioni di fiducia per legge al 74%.

Vista la determinazione del Premier nel portare avanti le riforme che sono ora sul tavolo (Jobs Act, Italicum e riforma costituzionale) in tempi stretti, non ci sarà da sorprendersi se le “fiducite” del Governo continuerà nei prossimi mesi.

Per approfondimenti:


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