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La figura di Francesca Capece e l’origine dell’istruzione pubblica a Maglie

Creato il 10 giugno 2014 da Cultura Salentina

La figura di Francesca Capece e l’origine dell’istruzione pubblica a Maglie

10 giugno 2014 di Vincenzo D'Aurelio

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Il ritrovamento di un documento del 1800 poco noto, o a cui non è stata data la considerazione che merita, offre l’occasione per proporlo come nuovo elemento di analisi sulla figura della benefattrice di Maglie, la duchessa Francesca Capece. Solitamente un documento pone lo storico di fronte a nuove evidenze che consentono di arricchire le conoscenze su vicende, personaggi ed eventi o di riconsiderare aspetti ritenuti assodati.

Ed allora nel rivisitare i fatti, specie se essi sono stati giustificati da una specifica motivazione, c’è il rischio di trasmettere concetti ed idee personali che finiscono per far male alla verità. L’aggiunta di un tassello alle conoscenze che si hanno richiede perciò un distacco nella valutazione del documento, altrimenti c’è il rischio di dare un giudizio personale e non quello di conoscere la relazione che può essere stabilita tra il documento e la realtà. Non è però tanto in questo caso il contenuto del documento a destare una riflessione o ad essere motivo di considerazione ma è l’esistenza stessa di questo documento che consente di scoprire un aspetto della protagonista anche se esso non potrà bastare per modificare del tutto la valutazione che è stata data dai biografi della duchessa su alcune sue qualità riguardanti l’istruzione e la cultura, o di suoi particolari sentimenti quali l’insicurezza e l’incertezza.

Questo documento è anche il pretesto per una rilettura del contesto in cui vive la duchessa, alla quale la città di Maglie ha dedicato una strada, una piazza, una istituzione di pubblica beneficenza ed assistenza (Ente Capece), l’Istituto scolastico da lei voluto (Liceo-Ginnasio), una tipografia collegata all’Istituto, una lapide commemorativa (in occasione del centenario della sua morte) nel Duomo, dove riposa, ed un monumento marmoreo, quali attestazioni di gratitudine della sua donazione alla comunità.

 

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