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La fissazione di sacconi

Creato il 31 ottobre 2011 da Speradisole

LA FISSAZIONE DI SACCONI

LA FISSAZIONE DI SACCONIPer convincerci che ci sarà più lavoro, se si aumentano i licenziamenti, Sacconi ci spaventa e spera che ci ”scappi il morto”.

L’Italia ha conosciuto l’anomalia di circa 40 anni di terrorismo . Mi auguro che non si arrivi all’omicidio come è già accaduto con Marco Biagi”. E insiste: ”Oggi vedo una sequenza dalla violenza verbale, alla violenza spontanea, alla violenza organizzata che mi auguro non arrivi ancora una volta anche all’omicidio come è accaduto, l’ultima volta 10 anni fa proprio con il povero Marco Biagi nel contesto di una discussione per molti aspetti simile a quella di oggi”.

Sacconi crede che questi siano i tempi giusti perchè le Brigate Rosse, Forza Nuova, Prima Linea si risveglino e comincino ad ammazzare qualcuno o a sparare alle gambe a qualcun altro.

Solo in questo modo si potranno poi spiegare le leggi speciali, le forzature del governo sui sindacati, le paure dei lavoratori che, proprio perchè spaventati, potrebbero ritorcersi contro i sindacati stessi.

Non per nulla il licenziamento facile ha già “incassato” il placet di Confindustria.

Se non è fissazione (che rasenta la disperazione, fino ad invocare il morto), come dobbiamo chiamare la volgarità di questo ministro?

Per andare avanti sa solo rompere tutti i legami sociali sul lavoro e spezzare la solidarietà tra i lavoratori.  All’insegna del “vai via tu che subentro io”. Ha già creato, nel mondo del lavoro, enormi spaccature, con questa sua fissazione sui licenziamenti.

Le parole hanno il loro peso, ed un ministro, che ha in mano  il destino dei lavoratori ed il futuro dei giovani, dovrebbe pensare cento volte prima di parlare e stare attento a quello che dice.



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