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La Fornero e Goran Pandev

Creato il 23 ottobre 2012 da Peolaborghese @mesosbrodleto
La Fornero e Goran Pandev

Choosy, dov’è il bagno?

Siamo fatti così, choosy per natura. I giovani sono schizzinosi, lo si capisce da alcuni segnali inequivocabili. Ad esempio si lasciano rappresentare da Renzi, il giovane che vuole rottamare il PD. 37 anni, 3 figli, una carriera tutta in politica e mai al lavoro, però è boy scout. I giovani sono talmente svogliati che il primo paraculo in calzoncini può ergersi a loro rappresentante senza che nessuno batta un colpo.

Il ministro Fornero, tra un caffè e l’altro, racconta la sua visione del mondo del lavoro. I giovani non accettano il primo impiego che trovano, aspettano si liberi un posto da trequartista all’Inter o al limite da inviati di Santoro, nel caso siano un po’ più impegnati culturalmente (leggasi: piedi quadrati). Dal fondo del bar arriva però una risposta alla sciura Elsa, neanche troppo gretta. “Se ce giocava Pandev in attacco co l’Inter, ce posso giocà anch’io!”

La ministra ci rimane un po’ male, a Pandev non c’aveva pensato. L’italia è piena di questi piccoli attaccanti scarsi che dio solo sa come possano essere finiti in una squadra da leggenda. In ogni posto possibile, li incontriamo ogni giorno sulla nostra strada. Governatori, dirigenti, imprenditori. Gente ben retribuita che ci guarda dall’alto di un macchinone, di quelli che si vedono nelle pubblicità. Gente che si è messa d’accordo nel fare impresa per sé e stage per tutti gli altri. Gente che ha preferito, e preferisce, manodopera schiavista assumendo chi stava peggio, ovvero gli immigrati. Così i giovani si sono trovati tra un muro di gomma e un forno a duemila gradi. Cosa scegliere? Chi non ha la forza di sbattere tutta la vita contro la gomma o sopportare l’inferno, è rimasto fermo a guardare.

La sciura Elsa capisce di aver detto una stupidaggine e si mette a piangere. I giovani intanto dormono nel camper di Renzi.



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