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La Germania “verde” torna a carbone

Creato il 26 aprile 2012 da Lorenzo_gigliotto

Non è un ritorno, ma una conferma. La Germania si affida a gas e carbone per assicurare la sua produzione di elettricità, I rumors sulla decisioni obbligata per Berlino di varare un nuovo piano per la costruzioni di centrali a fonti tradizionali girava da tempo e ora è realtà.

La Germania ha autorizzato la costruzione entro il 2020 di 69 centrali elettriche, per una potenza totale di 42 gigawatt e un volume di investimenti di oltre 60 miliardi. Il Paese ha fame di energia ed è a rischio blackout soprattutto nei momenti di emergenza invernali come gli utlimi vissuti dal paese in febbraio.

La maggior parte dei nuovi impianti funzionerà a gas e a carbone, con 10 centrali idrauliche a ripompaggio di acqua e 23 parchi marini eolici.

Hildegard Mueller, presidente dell’Associazione delle industrie produttrici di energia (Bdew), ha spiegato alla Fiera di Hannover che a causa dell’uscita dal nucleare verranno meno entro il 2022 altri 12 gigawatt, che dovranno essere compensati.

Nel 2011 il fabbisogno tedesco di energia era stato di 541 miliardi di Kwh, con una riduzione dello 0,1% rispetto all’anno precedente, risultato ottenuto grazie all’aumentata efficienza energetica delle industrie tedesche, che hanno assorbito il 46% della produzione. Un altro 26% è andato a coprire il fabbisogno energetico delle famiglie, mentre il 23% e’ servito per far funzionare il commercio e i servizi. Nel 2011 il consumo di gas è diminuito del 13%, per un totale di 842 miliardi di Kwh.

Con il nuovo piano varato da Berlino i conti del mix nazionale dovranno essere ritoccati e anche la verde Germania dovrà spingere ancor di più l’acceleratore su efficienza energetica e tecnologia perché la politica Ue rimane esigente e se carbone dovrà essere (la Germania non lo ha mia abbandonato, in realtà) dovrà essere carbone pulito.



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