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La Gnoma e l’ovetto kinder… ovvero come passare per una cattiva madre…

Da Mammabigne


Il momento topico di questa settimana la Gnoma l’ha avuto ieri al super…
Immaginate la scena.
Ovviamente l’orario è il più indicato per fare la spesa, le 17.30, chiusura degli uffici e uscita dalle scuole a tempo pieno, che nel mio quartiere sono ad ogni angolo (se non sto atttenta fanno entrare anche me la mattina…).
All’ingresso del super tutti i carrelli con il porta bambini sono finiti. Guardo mio marito e con aria sconsolata ci avviamo a prendere uno di quei meravigliosi carellini (chi l’ha inventato poi è andato a farsi un viaggio a Lourdes). Lui il carello io la Gnoma.
Giro difficoltoso del super (due ragazzine, fornite anche di macchinina appariscente, giravano come zombi per i reparti investendo a caso con il carrello chiunque fosse sulla loro traiettoria).
Arriviamo finalmente alle casse, dove la fila è ferma alla preistoria.
Ovviamente la Gnoma dopo tre secondi scarsi ha già agganciato con lo sguardo il plateau degli ovetti kinder, due secondi scarsi ne ha già uno in mano.
La guardo con la faccia da mamma severa e le dico:”Prima si paga e poi si mangia, capito?” Lei mi guarda con l’aria di chi mi sta per mandare a quel paese, poi mi sorride, guarda la cassiera, le passa sotto, le mostra l’ovino, ritorno indietro e si mette vicino al carellino.
Io e mio marito ci scambiamo due parole.
Abbasso lo sguardo per controllare la Gnoma e cosa vedo….?
Con la cura di un chirurgo ha aperto l’ovetto, stando attenta a non rovinare il codice a barre, e lo ha già mangiato per metà!
Io la sgrido e la cassiera per pura risposta mi dice:”Signora non si preoccupi, sua figlia è così solare che fa sorridere anche chi non ne ha voglia!”.
Grazie, è una buffoncella, come dice suo nonno.
Lei alla affermazione della commessa si stampa un sorriso e le rivolge la migliore delle sue risate.
Qualunque cosa avessi detto in quel momento sarei stata una madre cattiva….


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