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La grafologia. La scrittura come mezzo per scoprire se stessi

Creato il 21 giugno 2013 da Fernanda Cosentino
Il termine grafologia deriva dal greco grafè (scrittura) e lògos (studio) e indica lo studio della personalità dell’individuo attraverso l’analisi della scrittura. La grafia, infatti, non è solamente espressione di tendenze innate, ma rivela la cultura, le attitudini, le capacità, il temperamento, i gusti, le abitudini acquisite da una persona in seguito alle influenze dell’educazione e dell’ambiente. L’analisi grafologica permette, pertanto, di accertare ciò che è innato nella personalità di chi scrive, e ciò che è invece acquisito. In particolare è dall’analisi grafologica del segno grafico e dello stile che emergono aspetti della personalità e del carattere di un individuo e il grafologo deve saper distinguere fra atto e gesto grafico (il primo è voluto e consapevole, il secondo è spontaneo).
La grafologia. La scrittura come mezzo per scoprire se stessi L’esame grafologico deve essere il più analitico possibile: ogni segno grafico, infatti, è interessante e ha un significato specifico solo nella globalità della scrittura. L’analisi grafologica esamina diversi elementi: le lettere dell’alfabeto, che insieme compongono le parole, rivelano le qualità e le quantità intellettive, morali e affettive della persona; le parole rivelano il modo in cui si manifestano tali qualità e quantità; il rigo, formato da più parole, rivela il comportamento e l’equilibrio intellettivo, affettivo e morale dell’individuo; i margini del foglio (destro e sinistro, superiore e inferiore) danno, invece, informazioni sul grado di socializzazione e di inserimento nell’ambiente. Oltre ciò il grafologo valuta l’ampiezza della scrittura: se l’estensione orizzontale delle lettere è minima in rapporto all’estensione verticale, le lettere sono “strette”; se il rapporto è contrario, le lettere sono “larghe”. La scrittura può inoltre presentare occhielli, spirali, avvolgimenti delle lettere maiuscole, tratti aggiunti all’inizio o alla fine delle parole, che possono appesantire l’aspetto armonico della scrittura. Una scrittura può essere poi “legata” se dalle ultime lettere di ogni parola si protrae un tratto più o meno lungo e curvilineo che sembra toccare la parola seguente. La grafia legata indica carattere estroverso e a volte superficiale; nel caso contrario indica invece spirito d’osservazione e intuito. Anche se due scritture, inoltre, sono simili per uno o più tratti grafici, non potranno mai essere uguali fra loro nella grandezza e nelle angolature. Ogni scrittura, infatti, è espressione di ciò che si riferisce alla singola persona e alla sua personalità. Per finire, se siete curiosi e volete provare anche voi diversi test grafologici interattivi, andate QUI.

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