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La grande fauna appenninica – Conferenza a cura di Franco Tassi

Creato il 09 settembre 2014 da Benedetta Tintillini @BiTintillini

Aula Magna del Complesso Monumentale di San Pietro Borgo XX Giugno, 74

Giovedì, 11 Settembre 2014 ore 17:30

Umbria Scienza – Pagine di Storia Naturale 2014
Incontri a tema e presentazione di libri e prodotti multimediali con naturalisti italiani e non che ci faranno esplorare, attraverso la loro guida, idee, teorie e luoghi naturali pieni di biodiversità. Incontri a carattere scientifico-divulgativo aperti a tutti, in particolare rivolti agli studenti e agli insegnanti delle scuole superiori e agli studenti e docenti universitari.

Circa mezzo secolo fa, l’Appennino sembrava destinato a perdere la propria fauna endemica più grande e carismatica, mentre monti e boschi venivano assaliti dai “nuovi vandali” nel

fauna appenninica
nome di un malinteso progresso fatto di strade, impianti, ville e condomini, tagli e cementificazioni. I mitici grandi mammiferi che avevano ispirato tante storie e leggende parevano avviati irreparabilmente alla progressiva scomparsa: a rischio il leggendario Orso bruno marsicano, a un passo dall’estinzione il fiero Lupo appenninico, in pericolo lo splendido Camoscio d’Abruzzo, virtualmente cancellata la misteriosa Lince della penisola. A difenderli restava una sola, piccola Area protetta all’epoca quasi sconosciuta, il Parco Nazionale d’Abruzzo, assediato da ogni parte, e ormai considerato perduto… Ma al tempo stesso, stava sorgendo una nuova coscienza ecologica, cresceva la sensibilità per la natura e si sviluppavano anche in Italia movimenti spontanei in sua difesa. I destini di questi “animali-totem” allora si intrecciano, e dalla “memoria storica” dei loro rapporti con l’uomo abbiamo molto da imparare. Ma certamente la vera prova di civiltà, etica e cultura che ora ci attende al varco è dimostrare che sapremo davvero convivere con loro.



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