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La guerra per la guerra

Creato il 29 marzo 2011 da Tnepd

La guerra per la guerra

La guerra per la guerra
C’è solo una cosa più infame del fare la guerra: fare la guerra senza nominarla. In questo modo le nostre democrazie aggiungono ai maggiori difetti dei passati regimi un’ ulteriore vergogna, l’ipocrisia.
Da un certo punto di vista, l’ipocrisia è il più subdolo degli inganni: di fronte all’ipocrita non si hanno difese, perché non si sa chi ci si trova davanti, non si riconoscono le insidie, non si è in grado di percepire il pericolo, e di conseguenza non è possibile prepararsi e difendersi.

Così noi siamo nati e cresciuti nell’occidente libero del pianeta, nella convinzione di appartenere alla terra dei buoni, dove regna la democrazia e dove si ripudia la guerra.
Ma basta chiamarla missione internazionale, missione umanitaria, e tutto si risolve.
Viviamo nel più subdolo dei regimi, quello che nasce nella e si nutre di menzogna.
E non a caso, quando in passato si voleva affibbiare un attributo al diavolo, lo si chiamava l’ingannatore, il menzognero.
Non il malvagio, non il perfido, ma l’ipocrita.
Perché l’ ipocrisia, come ben sapevano i saggi della Grecia classica, è la madre di ogni male.

L’Italia è in guerra, con le altre democrazie libere dell’occidente, contro uno stato sovrano col quale di recente aveva firmato un trattato dove si garantiva l’impegno a non ricorrere alla minaccia o all’impiego della forza contro l’integrità territoriale o l’indipendenza politica della controparte o a qualunque altra forma incompatibile con la Carta delle Nazioni Unite
Uno stato retto da un dittatore, odioso e psicopatico come ce ne sono molti, anche tra i nostri “amici”, come amico era fino a ieri lo stesso dittatore oggi in disgrazia.
Un cattivo perfetto, per noi che siamo i buoni, per noi che bombardiamo sì, ma con umanità.

E sarà inutile cercare motivazioni economiche in questo conflitto. Non si fa per il petrolio, non si fa per le materie prime, e nemmeno per eliminare il dittatore. Questa è una guerra fatta per la guerra: le bombe che a migliaia cadono sono fini a se stesse. Il loro scopo è distruggere, uccidere: il loro scopo è cadere. La guerra per la guerra. Quello che serviva era un bersaglio accettabile.
E il sole in questo occidente è tramontato già da molto tempo, e c’è chi chiama giorno la notte.

http://santaruina.splinder.com/post/24326444/la-guerra-per-la-guerra


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