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La guerra stanca gli americani, Obama cerca di renderla accettabile

Creato il 09 settembre 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Mentre gli italiani piano piano iniziano a rendersi conto che le loro idee non contano niente e che lo stesso Stato italiano è realmente un’espressione geografica di servizio, uno sgabello altrui, mister Obama affronta problemi realmente seri. Il popolo americano non sopporta l’idea di una nuova guerra, “è comprensibile” dichiara al New York Times (notare) il vice-capo staff della Casa bianca “dopo dieci anni di Iraq e Afghanistan”.
“L’americano medio inizia a vedere dei segni di ripresa, forse il cugino ha ritrovato un lavoro, che cosa deve pensare questo povero padre di famiglia di mezza età con tutti i problemi che ha per la testa? E lasciatelo in pace no?” (Questa è una citazione mia adattata al caso tratta dal film “Sbatti il mostro in prima pagina” dove Volonté, nella parte del direttore, addolcisce le notizie aspre per il suo target, il giornale della Grande Mela non perde tempo così).
Allora si parla di attacco aereo, di obiettivi preselezionati, di blitz, ma il presidente non ha ancora deciso. Il New York Times presenta anche il parere di Assad, il nemico. Sembra che gli Stati Uniti stiano cercando un complicato equilibrio che giustifichi un intervento che col passare del tempo dovrebbe diventare sempre meno traumatico per il cittadino alle prese con i soliti guai della vita di tutti i giorni e che del Medio Oriente comincia a non poterne più. Un nemico accusato di mostruosità appare serenamente seduto a un elegante tavolo mentre viene intervistato. Gli Usa vogliono cancellare la percezione della guerra mentre l’aviazione sventrerà gli obiettivi?
Nel frattempo il giornale americano, guarda caso, vende copie di un libro sul disastro russo di Chernobyl. Tanto perché le idee restino chiare.

Resta il fatto che senza armi e senza violenza non si esiste. Sarebbe bello un mondo senza guerre e armi, ma chi avrebbe abolito lo schiavismo senza armi? Chi avrebbe fermato Hitler disarmato? E al-Qaeda? È possibile la giustizia senza armi?
Da destra giungono critiche tremende, in Italia a Obama, anche dal papa, che però la questione della pedofilia non l’affronta. Delega e demanda alla magistratura, ma non consegna i colpevoli e i sospetti, anzi li protegge. Proteste ovunque dei pacifisti. Ma l’alternativa qual è? Lasciar fare ad Assad?

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