Magazine Per Lei

"La legge è uguale per tutti" quelli che se la possono permettere!

Creato il 04 luglio 2013 da Elena Babetto @BabettoElana

Le vede queste due foto? La vedete questa madre? 
Adesso guardatele gli occhi e l'espressione del volto. Una donna così non è per tutti ed il messaggio che trasmette è incomprensibile a molti. Sono 9 anni che si batte, si sgola e tenta in tutti i modi di trovare sua figlia. Viva o morta. Provate a mettervi per un attimo nei suoi panni. In questo caso non si parla di insinuazioni o di presunzioni. In questo caso ci sono prove su prove, ci sono testimonianze e ci sono intercettazioni chiarissime. Nonostante tutto questo, ha sentito pronuciare la frase "Assolta per insufficienza di prove." Di quali prove avevano ancora bisogno? L'intervista fatta dopo la sentenza è stata chiarissima e, vista l'espressione del suo viso alle parole pronunciate dal giudice, secondo me, in cuor suo, l'aveva messa in conto. Chiaramente la speranza e la voglia di verità erano indirizzate altrove. La forza e la voglia di porre fine a questo incubo infinito dovranno vivere nuovamente in lei sperando, se possibile, ad un appello. 
Queste le parole di Piera Maggio: "Si è arrivati all’assoluzione di Jessica nonostante i pm avessero detto che gli indizi contro di lei fossero chiari, univoci e convergenti. C’è qualcuno che vuole gettare in fondo a un fiume questo procedimento”
Queste le parole dell'avvocato: "I giudici non hanno ben compreso. Non dico che non c’è giustizia, ma probabilmente il Tribunale non ha ben compreso tutti gli elementi."
Dopo che i pm hanno detto che gli indizi contro Jessica fossero chiari, univoci e convergenti i giudici hanno la facoltà di non comprendere bene? Scherziamo? A cosa pensavano durante tutte le udienze? Alle loro ferie o alle loro case ai Caraibi? Vergogna!
In generale, staccandomi dal caso Pipitone, i giudici e i magistrati hanno responsabilità pari a quelle dei medici. Decidono della vita delle persone e dei loro figli. Spesso i casi vengono trattati con sufficienza, non vengono analizzati dettagliatamente e le prove, che le parti presentano, non vengono verificate per colpa di un sistema giudiziario e burocratico obsoleto e che ne impedisce la velocità di verifica. Si è quindi, nelle loro mani e si lascia il proprio destino in mano alla speranza. Questa è la giustizia italiana e non c'è niente di cui meravigliarsi se la verità viene infangata e nascosta grazie a conoscenze e a situazioni economiche e/o familiari favorevoli. Vince chi ha i soldi per farlo, chi fa parte di elitè o di qualche lobby e chi può permettersi economicamente di lottare.

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