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La Legge nella Società della Semi-Immortalità

Creato il 12 novembre 2010 da Estropico
La Legge nella Società della Semi-ImmortalitàSegnalo l'uscita di una pubblicazione di Gabriele Rossi, degli iLabs, insieme a Marta Rossi (guest-blogger di Estropico) e Paolo Sommaggio. Dal sito del libro (dove sono disponibili alcuni estratti):
La Legge nella Società della Semi-Immortalità, di Gabriele Rossi, Marta Rossi, Paolo Sommaggio
Uno degli aspetti più problematici della nostra società è l’intervento umano nell’amministrazione della giustizia: ogni giorno veniamo a conoscenza di situazioni in cui, a parità di codice condiviso (“la legge”) ed azioni compiute (“i fatti”), due persone ricevono, per i loro comportamenti, un giudizio differente.
La discrezionalità nell’amministrazione della giustizia è una delle principali cause nella sfiducia dell’individuo verso le istituzioni della società cui appartiene; tuttavia, se l’intervento umano a “mediare” tra i fatti e la legge si è reso indispensabile fino ad oggi, l’avvicinamento della Singolarità tecnologica promette un superamento di questa difficoltà attraverso la progressiva introduzione di strumenti di giudizio totalmente imparziali: una nuova generazione di leggi e l’introduzione di un “super-giudice” contribuiranno a cambiare in maniera radicale la nostra organizzazione sociale.
L’ “esplosione di intelligenza” che caratterizzerà la Singolarità metterà a nostra disposizione possibilità fino a poco tempo fa inimmaginabili: da una parte, la nostra conoscenza della realtà aumenterà esponenzialmente; dall’altra, sistemi super-intelligenti saranno in grado di dedurre in pochi istanti la compatibilità o meno di un dato comportamento con un corpus di principi. Prerequisito fondamentale diviene dunque la computabilità completa del codice stesso: l’ordinamento dei principi e la loro formulazione deve essere tale da consentire la creazione di un algoritmo che assegni in modo deterministico un giudizio ad un evento. In questo scenario, l’attuale discrezionalità scompare: a parità di “fatti”, la forma della legge e l’operato del “software giudice” assicurano che eventi uguali siano sempre assolti/puniti in modo uguale; l’amministrazione della giustizia diviene da affare prevalentemente umano – con tutte le indebite ingerenze emozionali ed errori di valutazione – un normale compito di calcolo per un sistema esperto, con riduzione di tempi, costi e soprattutto disagio sociale.
Se sul piano della forma sono chiari i vincoli di computabilità per la nuova legge, sul piano del contenuto sono ovviamente disponibili diversi candidati al ruolo di “valori base” per la società della Semi-Immortalità. Dal nostro punto di vista, l’Etica si configura come il giusto mezzo per raggiungere un obiettivo prefissato (non esiste “giusto” o “sbagliato” a priori): poiché l’obiettivo degli iLabs è da sempre il prolungamento indefinito della vita, i principi che proponiamo, e l’ordine in cui li abbiamo disposti, riflettono il profilo etico che crediamo dia le maggiori probabilità di raggiungere il traguardo.
Vedi anche (su Estropico.org):

Il laboratorio di ricerca sull'immortalità, il secondo capitolo di Semi-Immortalità, di Gabriele Rossi e Antonella Canonico 
Il meccanismo dell’apprendimento, il quinto capitolo di Semi-Immortalitàdi Gabriele Rossi e Antonella Canonico

Intervista a Gabriele Rossi (su Estropico.com)

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