La Legge non è uguale per Berlusconi

Decadenza, ineleggibilità... "agibilità politica"... E' praticamente impossibile elencare tutte le ragioni (giuridiche) per le quali il reo Silvio Berlusconi è incompatibile con qualsiasi incarico pubblico. Per la nostra legislazione, fra le più garantiste del mondo, può fare tutta la politica che vuole, ma non all'interno delle istituzioni, dove devono entrare solo persone moralmente e giuridicamente "degne". Un qualsiasi dipendente pubblico condannato a quattro anni di carcere viene licenziato. Per legge. Precisiamo il concetto: un usciere che prende le mancette deve essere licenziato, col pubblico (e "brunettiano") ludibrio. Un tizio che crea fondi neri per 270 milioni, sottraendo soldi agli azionisti ed evadendo il fisco, solo nel paese di Al Capone può entrare in Parlamento. 5, 10 o 50 milioni di voti non comprano l'onestà. La legge (votata senza porsi dubbi da quelli che oggi la vogliono ignorare) è fatta soprattutto per ricordare alle volubili volontà umane che esistono principi che non possono essere piegati a seconda delle necessità. Anche perchè in questo caso le necessità sono solo quelle del condannato, non certo di 60 milioni di altri italiani. Se il PD cede su questo punto (ahihai Violante, com'è che la tua flessibilità non sorprende?) è finito. Non ci sono Renzi che tengano. Passerebbe il concetto per il quale non esistono valori etici o morali, e soprattutto legali, da rispettare. Se sei ricco e potente puoi tranquillamente gabbare la legge. Un partito che si richiama ai lavoratori, ai principi democratici di uguaglianza, non può accettare qualcosa di così terribilmente classista. Da "democrazia" africana post coloniale. Se l'alternativa che pone Berlusconi al governo è quella del "muoia Sansone con tutti i Filistei", allora è bene andare a vedere se davvero i Filistei sono pronti a morire. Se la maggioranza degli italiani fosse convinta che va bene essere guidati da un delinquente almeno sarà fatta chiarezza, e la minoranza avrà la consapevolezza di non essere complice della più scandalosa bassezza che una democrazia moderna, occidentale, abbia mai affrontato.