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“La legge obbligava a quello che non dava, la grazia dà quello a cui ci obbliga” (Pascal)

Creato il 04 maggio 2012 da Winged_zephiro

Giuliano Ferrara ha un bel dire che contro la crisi bisogna essere razionali e che resistere con le armi al fisco non è da eroi, è nobile l’appello dei filosofi a ricorrere alle virtù etiche e dianoetiche in risposta ai nostri persecutori o aguzzini, come Socrate incarcerato insegna ai suoi discepoli, ma non tiene conto della natura storpiata “La legge obbligava a quello che non dava, la grazia dà quello a cui ci obbliga” (Pascal)degli uomini, i quali non tanto per ignoranza del bene quanto per impotenza metafisica a perseguirlo si ritrovano ad assecondare il naturale istinto di sopravvivenza. Lo stesso Ferrara che mesi fa rimproverò al moralista Eco di non capire Kant, laddove costui parla del legno storto dell’umanità, capirà cosa intendo. La ragione giunta per gradi a descrivere la perfezione del bene morale alla fine si arresta, può persino dimostrarne la necessità universale ma non persuaderne la libertà individuale, per questo si risolve solitamente a imporlo compiendo il salto logico dell’imperativo categorico o quello politico dello Stato etico. L’istinto, a differenza dell’intelligenza che è un dono degli Dei, è una dotazione universale della natura ai viventi per preservare se stessa: come anche l’animale più timido e spaurito stretto all’angolo dai predatori rivela una forza e un’agilità fuori dalla norma, così anche l’uomo più mite messo alle corde da nemici o esattori strozzini rivela una furia di cui non si sospettava capace, poco cambia che la rivolga contro se stesso o contro 15 malcapitati. Tali reazioni non sono crisi psicotiche ma costanti naturali della casistica comportamentale, contro le quali è vano e assurdo lanciare invettive o scaricare l’estintore della ragione dialettica, come sarebbe vano e assurdo cercare di sedare un temporale con la parola. Tale potere è concesso solo ai maghi, che alla maniera di Prospero sanno come sottomettere gli spiriti dell’aria ai propri voleri, oppure a Dio stesso, come hanno visto i discepoli increduli sulla barca, ma è negato ai filosofi e ai sapienti, per quanto saggi e intelligenti.



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